Steve Jobs, la recensione del Blu-ray disc

Il biopic in tre atti sulla vita di Steve Jobs arriva nel mercato home video italiano con un Blu-ray sopraffino

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Malgrado i nomi coinvolti, il production value dato da regista, Danny Boyle, e sceneggiatore, un certo Aaron Sorkin, il biopic sulla vita di Steve Jobs basato sulla biografia autorizzata del co-fondatore della Apple scritta da Walter Isaacson e pubblicata nel 2011, non ha ottenuto i isultati sperati dalla Universal e dalla Legendary.

Forse parte della colpa è da ricercare nella lunga gestazione di un progetto passato dalle mani di studios e registi differenti e un processo di casting che, senza nulla togliere alla performance di Michael Fassbender, doveva inizialmente vedere Leonardo DiCaprio prima e Christian Bale poi nei panni del geniale e discusso Jobs.

Tendenzialmente, quelli di Bale e, soprattutto, quello di DiCaprio sono nomi capaci di garantire già da soli un certo ritorno economico per la pellicola cui prendono parte.

Costato una trentina di milioni di dollari, il film di Boyle ne ha portati a casa 34,5, meno di quanto ottenuto da quello interpretato da Ashton Kutcher che, oltretutto, ne era costato meno della metà, malgrado i due Golden Globe e il BAFTA vinti, non ha ottenuto nulla durante la Notte degli Oscar, dove concorreva in due categorie, Miglior Attore (Michael Fassbender) e Migliore Attrice Non Protagonista (Kate Winslet).

Steve Jobs è ora disponibile nel mercato home video italiano grazie alla Universal con un Blu-ray estremamente apprezzabile dal punto di vista tecnico. Il regista britannico ha scelto di girare il lungometraggio con tre differenti formati, uno per ciascun atto della vicenda: 16mm per il 1984, 35mm per il 1998 e in digitale per il 1998. E il transfer video è in grado di trasmettere perfettamente le differenti "sensazioni" stilistiche della regia di Boyle.

Estremamente fluido, permeante il comparto audio in italiano DTS-Digital Surround 5.1, nonostante si tratti di un film chiaramente molto basato sui dialoghi.

Gli extra propongono due differenti tracce per il commento audio, una con la voce del filmmaker e una con quelle di Aaron Sorkin e il montatore Elliot Graham.

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