Steep - Road to the Olympics, il racconto delle montagne orientali - Recensione

Il videogioco di Ubisoft dedicato agli sport invernali si espande con un contenuto dedicato ai Giochi Olimpici Invernali 2018: la recensione di Steep - Road to the Olympics

Un giorno troverò qualcosa di interessante da scrivere qui dentro.


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Steep - Road to the Olympics non è il videogioco ufficiale dei Giochi Olimpici Invernali 2018 di PyeongChang ma ne utilizza la licenza, il che significa che nell'espansione della produzione Ubisoft il giocatore non troverà tutte le discipline che da qui a un mese e mezzo vedranno impegnati in Corea del Sud atleti provenienti da ogni parte del mondo, ma solo alcune di esse, ovvero quelle che si praticano con gli attrezzi maggiormente celebrati dal gioco base, sci e snowboard, come ad esempio la discesa libera, lo slalom gigante, lo snowboard cross. Allo stesso modo non bisogna pensare che si tratti di un contenuto che punti a impressionare il giocatore attraverso la trasposizione videoludica della magnificenza dell'evento; in Road to the Olympics le Olimpiadi rimangono quasi sullo sfondo, anche se fa strano dirlo è proprio così.

Nella modalità che costituisce la metà dell'espansione infatti è vero che si segue un atleta nel lungo percorso che lo condurrà fino alle prove olimpiche, ma il tutto avviene in una dimensione quasi personale, visto che il 90% degli eventi è inserito negli anni che precedono i Giochi Olimpici, tra allenamenti, prove ufficiali e altri ancora, e solo negli ultimissimi ci si ritrova veramente a lottare per una medaglia. Una volta effettuata la scelta tra sci e snowboard si inizia quindi un percorso il cui fine ultimo è scrivere la storia, perché per la prima volta a PyeongChang saranno presenti tre discipline acrobatiche sulla neve, ovvero slopestyle, big air e half pip, e il gioco fa finta che sia possibile conquistare medaglie in tutte e tre (cosa impossibile, lo dicono gli atleti reali stessi nei brevi spezzoni di intervista che gradevolmente inframezzano gli eventi).

[caption id="attachment_180547" align="aligncenter" width="1920"]Steep - Road to the Olympics screenshot Un salto per impressionare i giudici: è il big air[/caption]

Seguire le vicende del proprio alterego digitale non è particolarmente emozionante, la storia è appena abbozzata, a tratti gli eventi sono ripetitivi e solo occasionalmente si trovano momenti dal taglio più particolare, come quando per rilassarsi dallo stress degli allenamenti si scende tranquillamente dai bellissimi pendii delle montagne giapponesi, tra i primi ciliegi in fiore, accompagnati da una piacevole melodia. Ecco dove Road to the Olympics funziona benissimo, nel suo essere anche Steep, quel gioco che l'anno scorso aveva fatto innamorare gli appassionati della montagna, in grado comunque, al netto di un sistema di controllo un po' impreciso e dello spezzettamento dell'esperienza di gioco, di avvincere, grazie alle sue atmosfere, ai suoi scenari, al percepibile respiro della montagna.

"La semplice esplorazione dei pendii è capace di regalare sensazioni uniche"L'altra metà di Road to the Olympics è il Giappone, lo è sia dal punto di vista geografico che da quello ludico. In Corea del Sud c'è spazio solo per le gare, non per tutta quella varietà di attività che di Steep è il fulcro e che invece si spande anche sui massicci dell'arcipelago. I Racconti della montagna, tra i momenti più suggestivi del gioco base, lo sono ancora di più quando hanno come teatro, ad esempio, il monte Fuji, e rievocano tutta la spiritualità e la connessione con la natura della cultura orientale. La semplice esplorazione dei pendii è capace di regalare sensazioni uniche, differenti da quelle sperimentate sulle placide Alpi o tra le verticali vette dell'Alaska. Sono poi ovviamente presenti tantissime nuove sfide, immediatamente disponibili così come da sbloccare raggiungendo prima i luoghi che le ospitano, presenti in numero tale da garantire un'ottima offerta ludica.

[caption id="attachment_180548" align="aligncenter" width="1920"]Steep - Road to the Olympics screenshot E' quando si gode della montagna che Steep dà il meglio di sé, e Road to the Olympics offre tanti momenti del genere[/caption]

Steep - Road to the Olympics ha quindi un doppio volto: intrattiene, ma senza particolari picchi, con la storia di un atleta alla caccia di una medaglia e con la manciata di discipline che saranno anche a PyeongChang; amplia, in maniera ottima, l'esperienza così particolare del gioco originale, riuscendo a far sì che i nuovi massicci propongano qualcosa di diverso rispetto a quelli già esplorati delle Alpi e dell'Alaska e soprattutto ancora a raccontare la montagna e a rappresentare la natura attraverso lo sport.

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