SteamWorld Quest: Hand of Gilgamech è l’ennesimo successo della fortunata saga di Image & Form – Recensione

Image & Form cambia ambientazione e genere, ma non rinuncia alla qualità: la recensione di SteamWorld Quest: Hand of Gilgamech

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Da tower defense a platform. Poi da strategico a turni a metroidvania. Infine, gioco di ruolo, card game a dirla tutta, ambientato in un regno fantasy, ovviamente a tinte steampunk, così diverso dallo spazio siderale o dagli afosi panorami western a cui siamo stati abituati per ben due capitoli.

La camaleontica saga di Image & Form, fortunatissima ed apprezzatissima sia dalla critica che dal pubblico, torna su Nintendo Switch nuovamente rinnovata e rivoluzionata, ovviamente riproponendo l’ormai classico tratto che caratterizza ed identifica l’art design adottato dagli artisti della software house svedese e tirando in ballo il solito universo immaginifico popolato interamente ed esclusivamente da personaggi biomeccanici.

SteamWorld Quest: Hand of Gilgamech, come anticipato, ci trascina in un coloratissimo e suggestivo mondo magico dove le sinistre macchinazioni dell’Esercito del Nulla rischiano di gettare il mondo nel caos. Toccherà alla saccente Copernica e all’entusiasta Armilly, coppia di eroine alla quale si aggiungeranno presto altri eroi, più o meno convinti nell’abbracciare la causa, a riportare la situazione alla normalità, in un’epopea, dalla durata complessiva non superiore alle venti ore, che vi accompagnerà a visitare diverse ambientazioni.

[caption id="attachment_195597" align="aligncenter" width="1000"]SteamWorld Quest Hand of Gilgamech screenshot Oltre alle carte, potrete acquistare nuove armi che renderanno più efficaci gli attacchi e, in alcuni casi, doneranno ai personaggi ulteriori bonus[/caption]

A premesse narrativamente scontate e assolutamente riciclate, fa da contraltare un intreccio pressocché privo di scossoni e colpi di scena. Tutto procede lungo un binario prevedibile, canonico, noto agli amanti del genere. Eppure, anche quello che resta certamente l’ambito più fragile della produzione, si difende ugualmente bene grazie all’ottima caratterizzazione dei personaggi, a loro agio nel dare vita a siparietti comici piuttosto brillanti.

Il vero pezzo forte di SteamWorld Quest: Hand of Gilgamech è difatti il gameplay, ancorato a meccaniche di per sé semplici, tutt’altro che inedite tra l’altro, quasi inspiegabilmente efficacissime ed assuefacenti.

Nel titolo di Image & Form si combatte a turni, selezionando tre carte alla volta tra quelle pescate casualmente dal mazzo, a sua volta composto dalle ventiquattro figure che avrete scelto nel menù grazie al quale comporre il deck di ogni singolo eroe mandato in campo.

"Il più grande pregio di SteamWorld Quest: Hand of Gilgamech consiste nell’affidarsi a molteplici meccaniche ludiche, senza soffocare il videogiocatore"Tra attacchi corpo a corpo, incantesimi e mosse speciali, alcune di queste carte avranno un costo d’attivazione, un certo quantitativo di ingranaggi che potrete accumulare ogniqualvolta che vi affiderete ad un attacco base per rosicchiare un po’ della barra di salute dei nemici.

Non sarà l’unico elemento da tenere in considerazione nell’architettare le strategie che vi consegneranno la vittoria. Giocando in una stessa mano le carte di un solo personaggio attiverete una combo che si tradurrà in una mossa extra. Attivando una precisa sequenza di carte potrete godere di bonus aggiuntivi. Ogni nemico avrà il suo allineamento elementale che gli donerà resistenza o debolezza contro una specifica tipologia di offensive.

Non è tutto qui. Nel negozio preposto potrete potenziare progressivamente il mazzo. Affidandovi al crafting, o esplorando attentamente le ambientazioni, troverete nuove carte che arricchiranno il ventaglio di possibilità strategiche.

Il più grande pregio di SteamWorld Quest: Hand of Gilgamech consiste nell’affidarsi a molteplici meccaniche ludiche, senza soffocare il videogiocatore, gradualmente introdotto alle regole che determinano il gioco. Battaglia dopo battaglia, si entra in sintonia con la filosofia di fondo, si riconoscono pregi e difetti del proprio mazzo, ci si scopre estasiati all’idea di passare lungo tempo tra le schermate dei menù, nel tentativo di comporre il deck più efficace contro le minacce di turno.

Ogni scontro, tra l’altro, è inaspettatamente prolungato, frutto di molteplici turni in cui solo una buona organizzazione e strategia può sopperire agli inevitabili scherzi del destino orditi da una mano sfortunata.

[caption id="attachment_195596" align="aligncenter" width="1000"]SteamWorld Quest Hand of Gilgamech screenshot Le tipologie di nemici che dovrete affrontare sono molte, ognuno con un set di attacchi ben preciso[/caption]

Ad ogni vittoria, sudatissima selezionando il livello di difficoltà maggiore, ci si scopre più caparbi, coccolati da un gameplay che premia il coraggio di sperimentare nuove tattiche.

Anche artisticamente il gioco non delude affatto. Se il sonoro si difende senza mai sorprendere, con motivetti che accompagnano degnamente l’azione, graficamente ci si lascia rapire dal delizioso art design che dipinge ambientazioni dalle dimensioni contenute e ben dettagliate. Ottimo anche il character design che mette in campo un roster di eroi sufficientemente carismatici.

SteamWorld Quest: Hand of Gilgamech è un eccelso gioco di ruolo a turni, ennesimo rappresentante di una saga che non conosce passi falsi. La progressione dell’avventura, nonché la profondità del gameplay, rendono il gioco ideale sia per gli utenti più navigati, che si crogioleranno in un sistema che prevede innumerevoli variabili, sia per i neofiti, che avranno tutto il tempo e il modo di prendere la mano con ogni meccanica ludica.

L’ennesima chicca per Nintendo Switch.

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