Star Wars: War of the Bounty Hunters Alpha #1, la recensione

Il preludio di War of the Bounty Hunters è un racconto lineare e coinvolgente che però non trasmette appieno la portata dell'evento

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War of the Bounty Hunters Alpha #1, anteprima 01

Fin da quando i fumetti di Star Wars passarono sotto le insegne della Marvel, nell'ormai lontano 2015, era lecito aspettarsi che sarebbero stati adottati molti dei marchi di fabbrica tipici della Casa delle Idee: serie regolari, monografie dedicate ai personaggi, un tripudio di variant cover (lo storico numero #1 di Star Wars superò abbondantemente la quota cento!), sceneggiatori e disegnatori di spicco come guest star e, ovviamente, crossover e grandi eventi. Un paio di esperimenti furono fatti con Vader Down e The Screaming Citadel, con risultati interessanti e divertenti, ma che, visto il parco limitato delle testate stellari esistenti, alla fine si snodavano su pochi numeri e poche testate, al punto che il progetto in questione finiva per comporre nella sua interezza l'equivalente di una miniserie. Si cambia decisamente musica con War of the Bounty Hunters, l'eento starwarsiano partito in questi giorni, che ci farà compagnia per tutta l'estate e buona parte dell'autunno: con il coinvolgimento di quattro testate regolari (Star Wars, Darth Vader, Doctor Aphra e Bounty Hunters) a cui si aggiungono vari speciali e one-shot, il piano dell'opera abbraccia la mastodontica quantità di ben trentasette uscite, cosa che lo pone all'altezza dei grandi eventi marvelliani, da Civil War a King in Black.

War of the Bounty Hunters Alpha #1, anteprima 02
Il tutto, come vuole la tradizione, introdotto da un albo "alfa" che funge da preludio alla vicenda: Star Wars: War Of The Bounty Hunters Alpha #1, realizzato dal team creativo composto da Charles Soule, ormai vero e proprio nume tutelare delle produzioni starwarsiane cartacee, e Steve McNiven.

Dire che Alpha funge da preludio va inteso nel senso più stringente del termine: è un albo molto sintetico e asciutto nella sua essenza che pone le basi di quello che sarà l'evento vero e proprio, vale a dire la sosta forzata che il cacciatore di taglie Boba Fett è costretto a compiere a causa di un guasto all'apparato di grafite che contiene il corpo ibernato di Han Solo, destinato a essere consegnato al palazzo di Jabba the Hutt su Tatooine dopo la partenza da Cloud City. La tappa in questione riporta in scena una delle ambientazioni più caratteristiche dell'universo fumettistico, la luna dei contrabbandieri di Nar Shaddaa, e si conclude con il colpo di scena che darà il via a tutta la vicenda: il furto del corpo ibernato di Solo da parte di ignoti.

War of the Bounty Hunters Alpha #1, anteprima 03

Per inquadrare meglio l'incipit di War of the Bounty Hunters converrà fare un paragone col suo corrispondente a fumetti dell'universo Legends, Shadows of the Empire, che trattava a grandi linee lo stesso argomento. Nella serie Dark Horse del 1996, Fett era sì bersaglio dei cacciatori di taglie rivali, ma non mollava l'osso e riusciva a conservare il possesso del trofeo di grafite per tutta la vicenda. La storia era quindi, sottotrame secondarie a parte, un road trip dove il cacciatore di taglie doveva superare i vari ostacoli che si frapponevano alla sua destinazione.

"Fett dà il meglio di sé nelle scene d'azione, e Soule ha orchestrato per lui un combattimento in un'arena che gli consenta di scatenarsi"Rimuovendo l'oggetto del contendere all'inizio della storia, l'evento Marvel si prefigge di raccontare una storia di tutt'altro tipo: innanzitutto un giallo (probabile che l'identità del rapitore di Solo resti nell'ombra almeno per un po') e soprattutto una sorta di "caccia al tesoro", dando a tutte le fazioni l'opportunità di convergere sul trofeo per i motivi più disparati (l'Impero per catturarlo, la Ribellione per salvarlo, i vari cacciatori di taglie e mercenari per fare soldi, e Fett, che agisce come sempre in solitario, semplicemente per riavere ciò che è suo). Alleanze, tradimenti e scontri incrociati in tutte le combinazioni possibili promettono una lunga e scalmanata avventura degna dello Star Wars più classico. Tutto questo però è lasciato all'immaginazione del lettore, che in questo Alpha può seguire solo le peripezie di Fett e le vicende che lo portano a perdere il prezioso carico. La storia in sé è divertente, valida e godibile e richiama molto da vicino le atmosfere delle imprese in solitario di Fett che raccontavano John Wagner e Cam Kennedy nei loro speciali targati Dark Horse.

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Com'è lecito immaginarsi, Fett dà il meglio di sé nelle scene d'azione, e Soule ha orchestrato per lui un combattimento in un'arena che gli consenta di scatenarsi, ispirandosi probabilmente alla performance che abbiamo visto fare al personaggio nello storico episodio di The Mandalorian in cui fa la sua comparsa. Da questo punto di vista, molto ricca e movimentata è anche la prestazione di McNiven ai disegni, che sfrutta al massimo l'ambientazione esotica e decadente di Nar Shaddaa, e la sua miriade di forme di vita aliene, per scene di combattimento che paiono rapide e frenetiche sequenze di taglio cinematografico.

L'unica pecca imputabile a questo Alpha è che sarebbe risultato ancor più d'impatto se ci avesse lasciato intravedere almeno le prime mosse delle altre fazioni in gioco: vedere gli eroi della Ribellione, Vader o le altre fazioni coinvolte apprendere del furto e pianificare un intervento avrebbe reso sicuramente il tutto più appetibile. Sono momenti che sicuramente sono destinati ad andare in scena negli appuntamenti futuri dell'evento, ma che se inclusi almeno in minima parte nel preludio avrebbero probabilmente generato un hype maggiore. La scelta di concentrarsi solo sulla vicenda iniziale permette di creare un racconto più lineare e coinvolgente, ma forse non trasmette appieno l'idea della portata e delle dimensioni del progetto che preannuncia.

Il tempo ci dirà se è stata una scelta saggia. Sia come sia, la guerra dei cacciatori di taglie è cominciata e l'estate starwarsiana del 2021 si preannuncia movimentata e infuocata. Mano ai blaster!

Star Wars: War of the Bounty Hunters, copertina panoramica di John Cassaday

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