Star Wars: The Clone Wars (settima stagione): la recensione
Star Wars: The Clone Wars chiude la sua storia ricordandoci che i veri protagonisti della serie sono Ahsoka e i cloni
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Alla fine, Star Wars: The Clone Wars è sempre stata la storia di Ahsoka e dei cloni, e la settima stagione lo ha confermato. La più grande intuizione della serie animata di Dave Filoni è stata quella di offrire una prospettiva ravvicinata sui campi di battaglia disseminati per tutta la galassia partendo dallo sguardo dei semplici soldati. Rex e gli altri sono stati in più occasioni i veri protagonisti della storia, ma in prospettiva ne sono anche le vittime più grandi. Nati per combattere, per obbedire, per morire, senza poter aspirare ad altro. Sono figure che lottano per avere un'individualità che la loro natura stessa non gli concederebbe, e che alla fine diventano armi umane per il tradimento più grande.
L'assedio di Mandalore è probabilmente tutto ciò che i fan di lunga data della serie potevano sperare. Partita nel 2008 con un film mediocre, dodici anni dopo – nel frattempo è successo di tutto – la serie si chiude con la migliore delle sue parentesi. È evidente fin da subito l'impegno produttivo profuso in questi ultimi episodi, che spiccano per animazione, fotografia, regia, musiche. La storia è trascinante, esaltante, drammatica come doveva essere. Non era una chiusura obbligatoria, Ahsoka e Maul erano già tornati in Rebels, ma tutto in questo finale giustifica in prospettiva la scelta di tornare a quel momento della saga.
La progressione del personaggio è strabiliante. Agli esordi era l'apprendista irrispettosa e scatenata che strizzava l'occhio agli spettatori più giovani (chiamava "Skyguy" il suo maestro). Qui è invece forte la disillusione dopo l'abbandono dell'ordine dei Jedi. Ogni suo gesto, ogni sua parola lascia trasparire grande maturità e senso di responsabilità. La speranza adesso è quella di vedere nuovi progetti nell'universo animato parallelo, ma canonico, magari un progetto speculare che chiuda le storie di Rebels rimaste in sospeso.