Star Wars: The Bad Batch (stagione 3), la recensione dei primi tre episodi

I primi tre episodi della stagione 3 di The Bad Batch hanno un ottimo slancio, raccogliendo i pezzi del tragico finale della seconda

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Star Wars: The Bad Batch, la recensione dei primi tre episodi della stagione 3, disponibili su Disney+ da oggi 21 febbraio.

Sembra ieri quando la Clone Force 99 esordì nei primi episodi dell'ultima stagione di Star Wars Clone Wars. Episodi che portavano lo stesso titolo della serie che li avrebbe visti protagonisti da lì a poco tempo dopo. Sono invece passati cinque anni da quella puntata intitolata The Bad Batch, che introdusse nel canone di Star Wars i cinque cloni modificati comandati da Hunter.

La stagione 3 di The Bad Batch inizia questa mattina, con un trittico di episodi che riprende le fila di quanto successo lo scorso anno, con il tragico finale e il saluto eterno a un membro del team. Questa stagione sarà poi l'ultima, chiudendo le vicende della squadra, e spostando il focus su qualcosa d'altro. Nonostante non sappiamo ancora nulla sul futuro delle serie animate di Star Wars, la clone force 99 ci accompagnerà ancora fino al primo di maggio, data in cui si abbasserà il sipario su Hunter e soci.

Con questi primi tre episodi dell'ultimo capitolo della storia di The Bad Batch, scopriamo insieme che destino attende i sopravvissuti al finale dell'anno scorso, e come affronteranno quanto successo.

The Bad Batch: dove eravamo rimasti?

Il finale della stagione 2 ha distrutto quasi nella sua interezza la squadra. Se è vero che Echo si è riunito al gruppo, i nostri sono stati traditi e hanno perso prima Tech, e poi Omega, rapita dallo scienziato imperiale Hemlock. La stagione 3 riparte proprio dall'arrivo di Omega nella struttura scientifica dell'Impero, dove vengono portati avanti esperimenti sui cloni, ormai quasi del tutto sostituiti da truppe umane. Il primo episodio vede Omega crescere, volente o nolente, far tesoro del suo tempo con i fratelli, per cercare di ideare un piano per fuggire da Hemlock, magari liberando anche un ormai psicologicamente distrutto Crosshair.

Il secondo episodio invece ci mostra cosa è successo a Hunter e Wrecker, usando un furbo stratagemma che ci viene rivelato man mano che l'episodio prosegue. I due sono distrutti per la perdita dei propri compagni, ma sono pronti a tutto pur di recuperare Omega, anche ad affrontare una minaccia vegetale decisamente affamata. Il terzo episodio infine, torna a concentrarsi su Omega e Crosshair, ora riuniti e decisi a scappare. Un inizio decisamente più convincente rispetto allo scorso anno, che sa davvero di avventura finale per la Clone Force 99.

La posta in gioco è alta

A far pesare l'atmosfera, sicuramente la regia, almeno per quel che riguarda gli episodi dedicati a Crosshair e Omega. Basta un'inquadratura delle mani del clone, per capire che qualcosa si è rotto, e non è più il cecchino micidiale delle scorse stagioni. Per il resto invece lo show si attesta sulla solita qualità medio-alta, con purtroppo nessuna scena veramente memorabile. Ottimo ancora una volta il doppiaggio inglese, sia per i protagonisti sia per gli imperiali, con anche un'attesa guest star.

I primi tre episodi della stagione 3 di The Bad Batch hanno un ottimo slancio, che nella seconda veniva rallentato dal gruppo di puntate successivo. Nel malaugurato caso succeda nuovamente, spero sia per aumentare ancora di più le risposte ai misteri della clonazione, ormai punto focale di questa serie animata.

L’ultima missione è iniziata ma solamente nelle prossime settimane scopriremo se la Clone Force 99 avrà un meritato lieto fine o se sarà destinata a soffrire. Vi do appuntamento quindi a inizio maggio, quando il finale di serie ci avrà dato le tanto agognate risposte a quest'ultima avventura.

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