Star Wars: The Bad Batch 1x10: la recensione

Episodio riempitivo per Star Wars: The Bad Batch, che svela qualcosa sulle capacità di Omega

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Spoiler Alert
Star Wars: The Bad Batch 1x10: la recensione

Dopo la puntata concitata della scorsa settimana che ha visto proprio Omega correre un grave pericolo, The Bad Batch torna al suo solito equilibrio. Che significa per la squadra ricevere un nuovo incarico da Cid e dover viaggiare su un pianeta lontano per svolgere una missione importante. L'unica differenza è che stavolta Omega verrà lasciata a terra da Hunter, che tuttavia in chiusura di episodio dovrà ricredersi e accettare il valore aggiunto che questo elemento riesce a portare alla squadra.

L'episodio è a dir poco riempitivo, e stavolta non ci sono nemmeno piccoli spunti in grado di dare alla puntata un senso nel più ampio arco stagionale. L'obiettivo della squadra consiste nell'andare sul pianeta Raxus, che ora è sotto la giurisdizione dell'Impero, e salvare dalla prigionia il senatore Avi Singh, che aveva parlato apertamente contro gli occupanti. L'unico elemento di conflitto allora è rappresentato dal fatto che Raxus durante la guerra dei cloni era la capitale separatista. Per Hunter all'inizio è un controsenso intervenire per salvare un suo vecchio nemico naturale, ma anche su questa cosa, come su altre, dovrà ricredersi.

Ecco, il tema centrale della puntata è proprio legato ai pregiudizi di Hunter. Da un lato quelli che non gli permetterebbero di andare a salvare un separatista, dall'altro quelli che lo rendono iperprotettivo nei confronti di Omega. Proprio la ragazzina rimane infatti con Cid, e qui, tra una lamentela e l'altra, scopre di essere davvero brava a Dejarik, che sarebbero gli scacchi di Star Wars presenti anche sul Millennium Falcon. Al di là del gioco, questo spunto serve a mostrare quanto sia strategicamente dotata e quanto possa quindi aiutare la squadra. Lo stesso Hunter dovrà ammetterlo in conclusione, accettando quindi di portarla con sé in futuro.

La missione di per sé è raccontata in modo molto standard, accennando al minimo indispensabile e senza sfruttare spunti particolari. Il conflitto di inizio episodio sul salvataggio di un separatista è abbandonato in fretta, ed è difficile capire quale, tra la sottotrama della Batch e quella di Omega, sia quella riempitiva.

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