Star Wars: The Bad Batch 1x09: la recensione

Star Wars: The Bad Batch 1x09: la recensione

Episodio molto importante questo numero nove di Star Wars: The Bad Batch, che segna l'inizio della seconda metà di stagione. La puntata si lega inevitabilmente a quanto raccontato nella precedente, e al colpo di scena finale con il rapimento di Omega da parte di Cad Bane. In realtà alla fine dell'episodio tutto tornerà ad un suo equilibrio, ma al tempo stesso non potrà mai davvero essere come prima. La puntata infatti svela il motivo per il quale Omega è così importante per i Kaminoani, cosa ne vogliono fare e come loro stessi sono divisi al loro interno. Il gruppo della Bad Batch è più sullo sfondo in questo episodio, che però è uno dei migliori visti fino a ora.

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Si riparte dalla prigionia di Omega. La bambina si trova sulla nave di Cad Bane, sorvegliata a vista da un droide non troppo sveglio. Troverà il modo di fuggire, ma a quel punto scatterà una sfida a due tra Cad Bane e Fennec Shand, anche lei decisa a prendere la ragazzina per i suoi scopi. Ed è evidente in questo episodio più che nei precedenti l'influenza di The Mandalorian sulla trama generale della serie. Omega, come Grogu, ha un corredo genetico che ne fa la preda ideale per chi vorrebbe recuperare le preziose informazioni. È infatti l'unica altra variante genetica pura di Jango Fett oltre a Boba, che però a questo punto è sparito. Tra i kaminoani c'è chi vorrebbe recuperarla per fare esperimenti su di lei e poi lasciarla morire e chi invece vorrebbe aiutarla.

Anche se non si tratta di quel tipo di aiuto che lei gradirebbe, visto che tutto ciò che vorrebbe è stare con i suoi nuovi compagni. L'episodio, nella sua semplicità, ha due buone intuizioni. Intanto racconta tutto dal punto di vista di Omega, non facendone un semplice obiettivo di una missione di salvataggio, ma qualcuno che può provare a salvarsi da sé. Quasi riuscendoci. E poi c'è la bella sfida tra due apparenti villain come Cad Bane e Fennec Shand, due cacciatori di taglie molto dotati ma separati dal loro obiettivo comune. Gli scenari dell'episodio sono abbastanza spogli e vuoti, ma i personaggi bastano a riempirli.

Episodio dopo episodio la serie ha costruito una buona caratterizzazione per Omega e ha raccontato il suo rapporto con la squadra. In particolare con Hunter, che ormai ha sviluppato un rapporto quasi paterno e protettivo nei confronti di Omega. In chiusura di puntata, quando le promette che non tornerà mai più su Kamino, possiamo scommettere che farà qualsiasi cosa per mantenere il suo giuramento.