Star Wars: The Bad Batch 1x02: la recensione

Dopo il primo episodio, davvero molto lungo e introduttivo, Star Wars: The Bad Batch ritorna su binari più tradizionali

Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.


Condividi
Star Wars: The Bad Batch 1x02: la recensione

Dopo il primo episodio, davvero molto lungo e introduttivo, Star Wars: The Bad Batch ritorna su binari più tradizionali. Il secondo episodio della serie dura poco meno di mezz'ora, presenta una piccola avventura – ma è tanto definirla così – autoconclusiva, e si concentra sul definire meglio il gruppo dei protagonisti. La scelta sugli eventi da raccontare sembra obbligata: se la ex squadra 99 è già formata e affiatata, la novità su cui concentrarsi è l'arrivo nel gruppo di Omega. E la puntata parla proprio di questo, mostrando al tempo stesso qualcosa sul funzionamento del nuovo Impero.

Hunter e gli altri della squadra sono ormai disertori, come loro stessi si definiscono, e cercano riparo provvisorio presso un altro clone disertore. Qui lo trovano ormai dietro una famiglia tutta sua, davvero diverso caratterialmente dai soliti clone trooper. E qui Hunter stesso, soprattutto dopo un episodio di pericolo, inizierà ad avere dei dubbi legittimi sulla permanenza di Omega nella squadra. Sono dubbi giustissimi, e la serie li affronta come è giusto che sia: Omega è una bambina e va giustificato il fatto che, per quanto speciale, viaggi in compagnia dei quattro cloni, soprattutto ora che sono ricercati.

L'episodio tuttavia non si sofferma solo su questo, ma ne approfitta per raccontarci la ricostruzione dei legami nella galassia dopo la fine della guerra dei cloni. Cosa farà l'Impero per distinguersi, probabilmente in negativo, dalla vecchia Repubbica Galattica? Qui – ed è qualcosa che definisce tutta la missione della puntata – sostituisce i vecchi crediti della Repubblica e impone un rigido controllo sulle identità di tutti gli abitanti, associando a loro un codice. È abbastanza per mettere in agitazione Hunter e la squadra, per i quali improvvisamente diventa molto difficile lasciare il pianeta.

Questo secondo episodio era quello atteso nell'economia della storia. Non la porta avanti più di tanto, non riprende i conflitti del pilot, però serve a definire meglio le caratterizzazioni e i rapporti tra i personaggi. In particolare come abbiamo detto Omega. Nel farlo riprende uno spunto particolare di Rebels – quindi ambientato nel futuro – un episodio in cui la squadra andava a trovare Rex e scopriva come si fosse rifatto una vita (episodi I comandandi perduti e Resti della vecchia Repubblica).

Continua a leggere su BadTaste