Star Wars Rebels 1x11, "Vision of Hope": la recensione
Dopo la parentesi autoconclusiva al seguito di Lando, la nuova puntata di Star Wars Rebels torna a occuparsi della trama principale della serie...
L’equipaggio del Ghost risponde alla chiamata e organizza una missione mirata a incontrare Trayvis di persona, nella speranza di entrare finalmente in contatto con altri dissidenti che la vedono come loro.
con tanto dei due scagnozzi di basso rango impegnato in uno scontro frontale e in una trama ricca di azione, che è la formula che funziona sempre meglio per Rebels. Fedele a questo spirito, l’episodio si assicura di dare qualcosa da fare a tutti i protagonisti e lavora molto bene sullo spirito di squadra e sulla “complementarietà” dei vari membri, un tema la cui importanza risulterà chiara solo nel finale dell’episodio.
Se c’è una pecca da imputare alla rivelazione di Trayvis è che smorza un po’ il climax di quello che era un episodio che sembrava voler procedere in crescendo: il faccia a faccia finale si conclude con una lunga chiacchierata, un cazzotto e una fuga non poi troppo difficoltosa, con gli Imperiali che nemmeno insistono più di tanto nell’inseguimento. Da questo punto di vista si poteva forse fare di meglio.
Se nell’apparenza il finale dell’episodio lascia un po’ a desiderare, la “sostanza” è però al posto giusto: il tradimento di Trayvis non ha tanto conseguenze fisiche immediate sul destino dei Ribelli, quanto il danno psicologico di convincere i Ribelli che in realtà sono soli nel loro opporsi all’Impero. Verità dura da accettare e che rimanda alla speranza che le cose possano cambiare il futuro (e qui acquista un senso il titolo dell’episodio), ma che gli spettatori più attenti possono ancora una volta già notare nelle tracce disseminate nell’episodio: dal tradizionale equipaggio del Ghost che continua a combattere quella che sembra una lotta solitaria, al contributo fugace ma significativo di Leonis fino alle vaghe ombre di pentimento finale di Trayvis per il ruolo giocato, la storia ci mostra tutti ribelli che non sono ancora Ribelli con la R maiuscola ma che, per strade e in modi diversi, lo sono in nuce e sono destinati a diventarlo pienamente in futuro. Magari con l’ispirazione dei messaggi “postumi” dei genitori di Ezra.
Un altro piccolo tassello che Vision of Hope mette al suo posto è infatti riprendere il filo del destino della famiglia Bridger, di cui Trayvis sembra confermare la morte. Ancora una volta la verità e le risposte definitive sfuggono, ma è utile e importante che questo elemento sia stato ripreso e non relegato in un angolo e ignorato come era accaduto negli ultimi episodi.
Solido episodio interlocutorio e preparatorio dunque, che forse è anche l’ultimo episodio “regolare” della serie: il trittico che seguirà andrà a costituire il finale di stagione, ed è lecito aspettarsi un crescendo superiore a quelli già sperimentati: già le preview che mostrano un certo Gran Moff Tarkin arrivare su Lothal per prendere il comando della lotta agli insorti lascia credere che ci sarà ben poco da scherzare!