Star Wars Outlaws, la recensione: un vasto open world al servizio dell’atmosfera
Star Wars Outlaws è la dimostrazione di quanto l'universo di Guerre Stellari possa ancora essere affascinante per i videogiocatori di tutto il mondo
Bastano pochi minuti di gioco per capire che Star Wars Outlaws non è “il solito gioco di Star Wars”. Nel tempo, infatti, siamo stati abituati a vestire i panni di guerrieri Jedi con il dono della Forza o di iconici mandaloriani conosciuti in uno dei tanti film della saga. Questa volta, però, Massive Entertainment ha deciso di farci interpretare una carismatica canaglia spaziale, creata sulla scia di quel Han Solo tanto amato dai fan di tutto il mondo. Una scelta che priva l’utente di alcune situazioni (come gli scontri con le spade laser), ma che allo stesso tempo permette di dare vita a un titolo del tutto nuovo, basato su meccaniche stealth e su scontri a fuoco.
Star Wars Outlaws è la dimostrazione di quanto appena affermato. Di come Ubisoft riesca a mettere in piedi progetti di grande spessore e, soprattutto, di come Massive Entertainment sia una software house solida e in grado di sfruttare al meglio anche le IP provenienti da altri media. Siete curiosi di capire perché, se siete fan di Guerre Stellari, dovreste dedicare il vostro tempo alle avventure di Kay Vess? Allora allacciatevi forte le cinture e seguiteci in questa nostra recensione alla velocità della luce!
Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...
La trama di Star Wars Outlaws ha come protagonista Kay Vess, una ragazza cresciuta sul pianeta di Canto Bight che vive la propria vita tra piccoli furti e qualche semplice missione per i vari sindacati criminali. Kay, però, è decisa a fare il grande salto. A dare vita a una carriera criminale in grado di renderla famosa e, sopratutto, ricca. Assieme al suo fidato compagno Nix, una creatura a metà tra un armadillo e un axolotl, decide quindi di accettare una missione più pericolosa: infiltrarsi nel caveau del trafficante Sliro per derubarlo della sua fortuna. Peccato, però, che la missione assegnatagli nasconda un importante segreto, che mette in difficoltà la ragazza costringendola a fuggire su Toshara con una nave rubata. Qui ha inizio la nuova vita di Kay. Una vita fatta di opportunità e di situazioni pericolose. Una vita da canaglia.
Un plauso particolare va però fatto al personaggio di Kay Vess, “eroina” carismatica che evolve nel corso del racconto e che non risulta mai banale e/o stereotipata. Un personaggio migliore di moltissimi altri visti anche all’interno della stessa saga cinematografica e che ha saputo conquistarci tanto con quel suo fare da spaccona, quanto con la sua gentilezza interiore.
Esplorare l'universo non è mai stato così bello
Come accennato in apertura, Star Wars Outlaws non è un gioco d’azione come può esserlo Star Wars Jedi: Fallen Order. Kay non è in possesso di una spada laser e il confronto diretto non è assolutamente la strategia migliore per ottenere ciò che si vuole. L’ultima fatica di Massive Entertainment è un open world all’interno del quale possiamo muoverci a piedi o tramite il nostro fidato speeder. Per passare da uno all’altro dei cinque pianeti disponibili, invece, dovremo utilizzare la nostra nave Trailblazer, affrontando combattimenti spaziali e godendoci appieno il mondo di gioco creato dalla software house svedese. Un mondo creato nel minimo dettaglio, capace di sorprendere talvolta per struttura dei livelli, altre volte per l’impatto grafico e altre volte ancora per la perfetta coesione con l’universo cinematografico creato da George Lucas.
Nonostante non apporti particolari novità al genere di appartenenza, Star Wars Outlaws crea un alternarsi di situazioni e di meccaniche a dir poco assuefacente. Che si tratti di infiltrarsi in una base imperiale sfruttando le meccaniche stealth, rapinare una banda di criminali grazie al fidato Nix o partecipare ad adrenalinici scontri a fuoco, l’opera prodotta da Ubisoft riesce a dimostrarsi tanto solida quanto divertente. Per non parlare della miriade di attività extra che è possibile svolgere, dalla raccolta di collezionabili a veri e propri minigiochi in grado di accrescere le vostre finanze (e il vostro ego).
Inutile nasconderlo: alcuni elementi di Star Wars Outlaws provengono evidentemente dalla saga di Watch Dogs, ma i ragazzi di Massive Entertainment sono riusciti a mascherare al meglio questa struttura. Non si ha mai la sensazione di star giocando a un’opera derivativa, bensì di star vivendo la summa di anni e anni di open world. La punta di diamante della produzione è però la gestione dei sindacati criminali. Nel corso della campagna saremo chiamati a prendere delle decisioni e a fare i conti con quattro diverse bande malavitose. Accontentare un sindacato significa scontentarne un altro e questo crea delle dinamiche di potere molto avvincenti. Aspettatevi sviluppi di trama imprevisti, zone che vi verranno precluse e altre nelle quali verrete accolti a braccia aperte. Insomma: stiamo parlando di una struttura dinamica che rende le partite sempre differenti e che ci spinge a non sottovalutare ogni nostra azione. Per i più coraggiosi è ovviamente possibile anche fare il doppio gioco, ma fidatevi: potreste pentirvene andando avanti nell’avventura.
La potenza non è nulla senza il controllo
Avatar: Frontiers of Pandora è stato, senza alcun dubbio, uno dei titoli più belli visti lo scorso anno. Merito della bravura di Massive Entertainment e del potente motore grafico Snowdrop, in grado di creare degli scorci mozzafiato. Un anno dopo, Star Wars Outlaws replica la qualità vista su Pandora, dando vita alla migliore versione possibile del mondo di Guerre Stellari. Su PC troviamo modelli dei personaggi estremamente curati, ambienti vivi ed effetti visivi mozzafiato. Un mix incredibile che ci ha spinti a sfruttare il più possibile la modalità “Foto” del gioco, creando così delle immagini da cartolina che porteremo con noi per sempre.
Ottimo anche il comparto sonoro, con un doppiaggio inglese di qualità e, soprattutto, con una colonna sonora che sembra uscita da un film della saga. Peccato per l’assenza delle voci italiane, che siamo certi avrebbe dato un tocco in più gioco. Star Wars Outlaws è comunque sottotitolato nella nostra lingua, ma è inevitabile che in un'opera di questo tipo si rischi di perdere qualche dialogo qua e là. Segnaliamo, infine, che i pochi bug grafici presenti al lancio sono andati risolvendosi grazie alle patch uscite nell’ultima settimana. Il titolo è ora stabile e non soffre di particolari problemi, permettendo a chiunque di godere appieno dell’avventura di Kay Vess.
Star Wars Outlaws: commento finale
Star Wars Outlaws è la dimostrazione di molte cose. La dimostrazione di quanto i pregiudizi verso Ubisoft siano futili, la dimostrazione di quanto Massive Entertainment sia in grado di creare opere memorabili e la dimostrazione di quanto l’universo di Star Wars meriti ancora delle trasposizioni videoludiche. La roboante avventura di Kay e Nix ci è entrata nel cuore e siamo certi che ogni fan di Guerre Stellari dovrebbe provare con mano questa esperienza videoludica. C’è tanto amore per il franchise in Star Wars Outlaws. Un amore reale che è evidentemente la base di un progetto magari non innovativo, ma divertente, vario e curato anche nei più piccoli dettagli. Insomma, come direbbe un certo mandaloriano: "questa è la via".