Star Wars: L'Impero a pezzi - Edizione Deluxe, la recensione
Star Wars: L'impero a pezzi continua a essere una lettura appassionante e dall'estetica sopraffina
Marco Checchetto e Andres Mossa rappresentano una delle coppie d'oro del Fumetto mondiale. Il loro lavoro congiunto sulle storie legate a Star Wars è un esempio di stile, gusto e cura dei dettagli, con tavole in cui lo standard qualitativo sembra spostarsi sempre un po' più in alto. L'Impero a pezzi, arco narrativo edito per la prima volta da Panini Comics nel 2015, che ripropone le storie originariamente pubblicate dalla Marvel nella miniserie Shattered Empire, non fa eccezione.
L'Impero a pezzi è stata la prima storia canonica a seguire Episodio VI: quando venne pubblicata per la prima volta, il mondo era decisamente affamato di nuove avventure ambientate nell'universo creato da George Lucas e, per questo e altri motivi, venne accolta con particolare calore e fermento. Cosa resta, a distanza di quattro anni, di quelle sensazioni positive? Non è una domanda scontata da porsi, soprattutto nella visione d'insieme del cosiddetto nuovo canone, al netto dell'accoglienza decisamente altalenante riservata ai nuovi film da parte degli spettatori.
Come da tradizione, anche in questo caso le informazioni aggiuntive sulla macro-storia inserite nei dialoghi non sono fondamentali rispetto all'avanzamento della stessa nei film, ma, dopo tutti questi anni, è lecito affermare che ogni singolo progresso narrativo gode di una sua dignità a prescindere dagli eventi cinematografici. In tal senso, nel preparare il terreno per il settimo capitolo, L'Impero a pezzi offre un'interessante panoramica sulle immediate conseguenze della caduta dell'Impero Galattico tramite repentini cambi di scena e coltivando un filone narrativo politico e sociale che conservi sempre il suo fascino tra lettori e spettatori.
Quella in oggetto è l'edizione deluxe del fumetto, pubblicata nel nostro Paese nel 2016, dopo essere stato presentato per la prima volta in due brossurati da edicola. In questa versione, l'editore modenese ha inserito alcuni bozzetti preliminari di Checchetto accompagnati da una sua intervista realizzata dal coordinatore editoriale Nicola Peruzzi. A riprova della qualità complessiva della storia, questi contenuti extra confermano il profondo legame tra Checchetto e i personaggi del franchise, un'alchimia che non può che fare la differenza nella creazione di opere riuscite e di successo.
Al termine della lettura, il bilancio è sicuramente positivo, anche a distanza di anni dalla prima pubblicazione della storia. I riferimenti ai nuovi contenuti visti in Episodio VII - su tutti l'introduzione di Poe Dameron - mantengono un valore d'interesse, nonostante ormai da tempo non siano più avvolti nel mistero.
Senza nulla togliere all'ottima scrittura di un veterano come Greg Rucka, anche questa volta le tavole esplosive di Marco Checchetto e Andres Mossa valgono da sole il prezzo del biglietto, e questa è senza dubbio l'edizione migliore con cui goderne.