Star Wars: Aftermath, la recensione

Parliamo del romanzo Star Wars: Aftermath, che esplora il periodo immediatamente successivo a Il Ritorno dello Jedi

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Star Wars - Aftermath, uscito negli Stati Uniti nel settembre 2015 ed edito in Italia da Multiplayer Edizioni, rappresenta l’esordio stellare per lo scrittore Chuck Wendig, chiamato a colmare il vuoto tra gli eventi de Il Ritorno dello JediIl Risveglio della Forza nella timeline voluta dalla nuova dirigenza Lucasfilm.

Il romanzo, parte della linea Viaggio verso Star Wars: Il Risveglio della Forza, è stato accolto piuttosto freddamente oltreoceano. Ma la narrazione in sé, come il suo autore, non ne hanno colpa. Il libro fa ampiamente il suo dovere e, forse, l’accoglienza sotto le aspettative è più da ricercare in una sbagliata gestione pubblicitaria da parte della Disney.

Con una timeline tutta da riscrivere, era ovvio che il pubblico fosse estremamente interessato a conoscere i fatti principali di quei trent’anni che dividono il sesto dal settimo episodio cinematografico. E, ovviamente, a seguire da vicino le vicende dei protagonisti della Trilogia Classica (complice una campagna pubblicitaria che pareva promettere di rispondere a tutti i quesiti circa i tre decenni non esplorati dai film).

Così non è. Aftermath si svolge appena pochi mesi dopo la Battaglia di Endor, con i protagonisti delle pellicole (e non tutti) a fare da mere comparse in una vicenda che vede in gioco altri personaggi. Chiarito questo equivoco, il romanzo è assolutamente gradevole ed interessante, seguendo da vicino lo stato dell’Impero - o di quel che ne resta - dopo la morte di Palpatine e Darth Vader, e presentandoci un nuovo team di eroi ben congegnato.

Teatro degli eventi è il pianeta Akiva, su cui gli esponenti di spicco dell’Impero, ormai allo sbando, si riuniscono per decidere la linea di condotta per riportare il Nuovo Ordine all’antico splendore. Tra gelosie, invidie e ricerca del potere personale, spicca - per fedeltà ai suoi valori e per onestà - un volto noto: Rae Sloane: l’ufficiale imperiale - già vista in Una nuova alba - è stata ora promossa ad ammiraglio e ha tra le mani l’ultimo Super Star Destroyer, oltre a ciò che resta della flotta.

L’inefficiente consiglio (che ricorda da vicino quello visto in Crimson Empire II nella timeline originale) è preso di mira - per motivi diversi - dai personaggi che vanno a comporre l’eterogeneo gruppo di protagonisti: Sinjir Rath Velus, ex ufficiale imperiale, Jas Emari, cacciatrice di taglie zabrak, Norra Wexley, pilota ribelle, e suo figlio Temmin, insieme al droide detto Signor Ossa.

Proprio Temmin, apparentemente un nuovo personaggio, è in realtà un “volto noto” de Il Risveglio della Forza, anche se, molto probabilmente, questo è sfuggito ai più: il ragazzo, infatti, è uno dei piloti della Resistenza che prendono parte all’attacco alla Base Starkiller durante l’ultimo atto del film, interpretato, nella sua versione adulta, da Greg Grunberg.

Caratterizzato da un taglio “realistico” che cerca di mostrare gli accadimenti della Galassia lontana lontana nella maniera più verosimile possibile, Aftermath ci aiuta a immergerci nel mondo tridimensionale e sfaccettato di Star Wars grazie anche a interessanti “interludi” che mostrano lo stato delle cose nel momento cruciale della caduta dell’Impero.

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