Star Trek – The Next Generation Stagione 3 in Blu-Ray Disc: la recensione e i 10 migliori episodi

“La Resistenza è Inutile”. Ed è proprio vero, è impossibile resistere di fronte a un prodotto di tale portata...

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A cura di Fabio Segretario

Dati Tecnici

  • Video: AVC, 1080/24p, 1.33:1

  • Audio:
    2.0 Mono Dolby Digital: Italiano Francese Spagnolo Tedesco Giapponese
    2.0 Stereo Dolby Digital: Inglese
    7.1 DTS HD Master Audio: Inglese

  • Sottotitoli: Italiano Inglese NU Danese Finlandese Francese Norvegese Olandese Spagnolo Svedese Tedesco Giapponese

  • Dischi:

  • The Next Generation Stagione 3: 6 dischi 50gb

  • The Best of Both Worlds: 1 disco 25gb

  • Region free

  • Amaray Slipcover

  • The Next Generation Stagione 3 prodotto da CBS/Paramount, distribuito da Universal.

  • The Best of Both Worlds prodotto e distribuito da CBS/Paramount.

  • The Next Generation Stagione 3 disponibile in edizione ITALIANA nei seguenti paesi: IT, FR, ES, DE, JP, UK, US.

  • The Best of Both Worlds disponibile in edizione ITALIANA nei seguenti paesi: UK, US, DE.

Serie

Star Trek The Next Generation era riuscito a superare indenne il secondo anno, nonostante lo sciopero degli sceneggiatori che, per poco, mise in ginocchio la serie, costringendo a ripescare vecchie sceneggiature e ridurre il numero di episodi trasmessi. Nonostante la qualità dello show era sensibilmente migliorata, il secondo anno non fu accolto favorevolmente dagli appassionati, sia vecchi che nuovi, provocando una certa sofferenza, che poteva decretarne lo stop dopo il terzo anno, esattamente come accaduto con la serie originale negli anni '60. Non si riusciva a scrollare di dosso l'idea che non si stava presentando niente di realmente nuovo rispetto alla serie originale e, benché il nuovo cast venne accolto con piacere, la mancanza di quelli originali iniziava a farsi sentire nei cuori dei fan. Lo sciopero degli sceneggiatori aveva lasciato un clima produttivo di assoluta sfiducia e di scarsa collaborazione tra tutti gli addetti ai lavori. Quasi tutto il cast tecnico lasciò la serie e venne assunto Michael Piller come capo degli sceneggiatori. Non c'è alcun dubbio che il lavoro che Michael Piller mise su salvò la serie e la traghettò nel suo massimo splendore, nella sua età d'oro, facendola diventare lo show che tutti oggi ricordano. Piller portò una narrazione molto più matura e meglio strutturata, facendo diventare la serie uno show pienamente adulto in grado di soddisfare qualsiasi tipo di spettatore esigente, non solo nella fantascienza, ma di qualsiasi genere. Gli episodi che vennero prodotti spaziarono, anche più che in passato, non solo su i tanti temi di tipo etico, ma anche in diversi generi colpendo sensibilità diverse puntata dopo puntata, con splendidi episodi di politica intergalattica, storie d'amore, storie di guerra, negoziati di pace, storie di vendetta, processi, commedie e via così, ma mantenendo sempre sulla scena il fattore umano, esplorando i protagonisti e le sfide a cui sono sottoposti di volta in volta. Piller fu anche il primo, ad Hollywood, ad aprire le porte a giovani talenti, permettendo loro di scrivere per la serie, superando tutti i muri che di solito bloccano la carriera sul nascere a molti autori.

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Autori come Ronald D. Moore, René Echevarria, Naren Shankar e Brannon Braga, che oggi sono considerati tra i più importanti professionisti del settore, vennero scoperti da Piller grazie a questa sua politica e si formarono grazie al loro lavoro su Star Trek. Lo show non migliorò enormemente solo nel reparto scrittura, cosa che per altro portò gli interpreti a esibire le loro capacità recitative, ma anche tutti gli altri reparti ebbero un nuovo scoppio di vitalità: il reparto degli effetti visivi fece un enorme salto di qualità, realizzando modellini più complessi e dettagliati, sfruttando al massimo le capacità del motion control. Anche il reparto costumi e make up migliorarono moltissimo il loro lavoro, il trucco su Worf, Data e altre creature divenne più complesso e strutturato, dando una maggiore sensazione di realismo scenico. Le uniformi vennero ridisegnate diventando molto più estetiche e più militariste, che per altro coincide, narrativamente, con l'aumento delle operazioni militari e di rapporti belligeranti nei confronti dei Romulani, benché principalmente il cambio fu dovuto alle lamentele degli attori in quanto le vecchie uniformi erano molto scomode da indossare. Marvin Rush venne assunto come direttore della fotografia, sostituendo Edward R. Brown, portando un nuovo look alla serie, molto più luminoso e frizzante, rispetto al lavoro del collega precedente. Anche il reparto musicale e registico si sono fatti più sofisticati, mostrando dei veri tocchi di stile e atmosfera del tutto insperati in uno show televisivo.
Molte le novità e moltissimi gli episodi memorabili che hanno reso la terza stagione di The Next Generation la più apprezzata unanimemente. Vengono introdotti nuovi ambienti come il laboratorio di cybernetica, dove Data costruirà Lal, sua figlia, nell'episodio “La Figlia di Data”, che tocca temi come la paternità, episodio dove esordisce per la prima volta in regia Johnathan Frakes, dimostrandosi molto talentuoso, cosa che ispirerà i suoi colleghi a cimentarsi in questo compito nel futuro. Viene introdotto anche il locale del nucleo del computer, come nell'episodio “Evoluzione”, quando dei naniti creati da Wesley Crusher, si evolvono in una nuova forma di vita intelligente.

Fa la sua prima apparizione Reginald Barclay (Dwight Schultz) nell'episodio “Illusione o Realtà?”, il timido e goffo ingegnere, pieno di paranoie, paure, che ricorda l'umana imperfezione in un era utopistica e perfetta e che usa il ponte ologrammi come una fuga dalla realtà in cui non riesce a vivere. Un personaggio che diventerà estremamente importante negli anni successivi e, in particolare, nella serie Voyager. Ritorna la saggia Guinan, interpretata da Whoopie Goldberg, come personaggio ricorrente, gestore del Bar di Prora e ritorna anche Gates McFadden nel ruolo della dottoressa Beverly Crusher, in pianta stabile, dopo il suo allontanamento nella seconda stagione. Vengono introdotte anche le celle di detenzione, apparse in molteplici episodi come “Il Collezionista” dove verrà rinchiuso il crudele Kivas Fajo, il collezionista di oggetti rari e preziosi, che aveva rapito Data per tenerlo come trofeo della sua collezione.

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Tra i migliori episodi in assoluto, spicca “L'Enterprise del Passato”, un'audace narrazione fantascientifica dove una Enterprise venuta vent'anni dal passato, attraverso un worm hole, crea un paradosso temporale generando una realtà alternativa dove la federazione è in guerra con i Klingon e Tasha Yar non è mai morta. L'episodio mostra, per la prima volta in televisione, il concetto di dimensioni parallele, realtà alternative create da scelte diverse e che quindi provoca percorsi alternativi, oltre che riportare sulla scena un personaggio che è rimasto nel cuore dei fan. L'episodio gode di una regia sofisticata, di una colonna sonora immersiva e un finale di grande azione che l'hanno reso un vero must televisivo. Un altro dei punti più alti viene rappresentato dall'episodio “I Peccati del Padre”, episodio in cui Worf deve affrontare una sfida per ripulire il nome di suo padre dalle accuse di tradimento. Episodio che mostra per la prima volta il mondo natale dei Klingon, con grande cura dei dettagli, ma è soprattutto un episodio che introduce lo spettatore ad una narrazione più ampia ad eventi che si rifletteranno nelle stagioni successive, creando maggiormente quella sensazione di universo espanso, di universo che vive di vita propria, di un mondo che sembra reale e che segue una narrazione ampiamente credibile. Merita attenzione anche l'episodio “Sarek” che, attraverso uno splendido dramma shaekspiriano, riporta sulla scena l'omonimo personaggio storico della serie classica, sempre interpretato da Mark Lenard. Ma non c'è alcun dubbio che la terza stagione viene ricordata da tutti con l'episodio finale “L'Attacco dei Borg”, adattamento italiano semplicistico per il ben più sofisticato “The Best of Both Worlds”: considerato tra i migliori cento episodi della storia della televisione, uno dei più potenti cliffhanger mai realizzati, riporta sulla scena i Borg, la razza di umanoidi cybernetici incontrati nella seconda stagione, finalmente giunti nel cuore della federazione pronti ad assimilarli nel loro collettivo. L'episodio, che funge da ponte per la quarta stagione, introduce il concetto di assimilazione dei Borg di esseri viventi, quindi di trasformarli in esseri come loro al loro servizio. L'episodio culmina con il rapimento di Picard e successiva assimilazione da parte dei Borg, trasformandolo in Locutus, il portavoce dei Borg, trasformando quindi il protagonista principale in un antagonista formidabile, un essere freddo e spietato, inquietante e senza anima rispetto all'eploratore con l'animo del poeta che era prima. Magistrale e cruda la scena della trasformazione di Picard nella seconda parte dell'episodio, con un Picard inerme, trasformato che versa una lacrima mentre subisce gli impianti cybernetici, narrato con impareggiabile senso del dramma. E' la prima volta che la serie termina con un cliffhanger che ha attanagliato milioni di spettatori per una estate intera, lasciando un incredibile dubbio se Picard si sarebbe salvato o sarebbe stato annientato per sempre. L'episodio risulta magistrale non solo per un plot twist di tale portata, ma anche rendendo Riker il vero protagonista della puntata, introducendolo a una possibile promozione a capitano, benché attanagliato da dubbi su cosa voglia fare della sua carriera, viene messo di fronte a eventi eccezionali che lo metteranno al comando e quindi possibile nuovo protagonista principale della serie. L'episodio non lesina nemmeno in spettacolarità e atmosfere fortemente oscure, con musiche drammatiche e incalzanti di Ron Jones, dialoghi eccellenti di Michael Piller e una regia straordinaria di Cliff Bole, anche soprattutto per le stupende scene d'azione di battaglie stellari tra le più belle viste in televisione.

Benché i frutti di un lavoro immenso come in questa stagione furono raccolti solo successivamente, sia a causa dei cambi di gestione della serie, dei tempi serrati con cui lavorarono e i difficili rapporti lavorativi tra Piller e gli altri membri dello staff di scrittori, la terza stagione di The Next Generation è diventata una delle più importanti vette di Star Trek, se non addirittura la più alta in assoluto, trasformando lo show da una sofisticata serie di fantascienza a vero e proprio fenomeno culturale, rinvigorendo il brand di Star Trek.

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LA TOP TEN DEI MIGLIORI EPISODI

  • Il Vincolo: Worf e la sua squadra stanno perlustrando le rovine dell'antica civiltà Koinoniana, quando, all'improvviso, si verifica una misteriosa esplosione uccidendo un membro del suo equipaggio. L'ufficiale lascia un figlio piccolo orfano e Worf desideroso di occuparsi del bambino, ma la situazione diventa pericolosa quando, improvvisamente, l'ufficiale sembra tornare in vita, cercando di portare il figlio all'interno delle rovine

  • Il Traditore: un Romulano fugge nello spazio della federazione, inseguito dai suoi simili. Chiede asilo politico sull'Enterprise, affermando di avere importanti informazioni su una imminente invasione Romulana nello spazio Federale. Picard è combattuto se credere o meno alle parole del Romulano, sospettando che c'è molto di più in gioco.

  • Punti di Vista: Nel Apgar sta creando un convertitore di onde kriger, che rappresenta una nuova fonte di energia preziosa per la federazione. Riker è incaricato di valutare il lavoro di Apgar. Ma durante il rientro sull'Enterprise la stazione esplode uccidendo Apgar. Riker viene accusato dell'assassinio di Apgar e dovrà affrontare un difficile processo per scagionarsi.

  • L'Enterprise del Passato: l'Enteprise si imbatte in un worm hole, dalla quale ne esce una nave stellare. Istantaneamente la realtà cambia, in un universo dove la federazione è alle prese con una guerra spietata contro i Klingon, l'Enterprise trasformata in una nave da guerra e Tasha Yar di nuovo in vita, senza che nessuno si sia reso conto di quello che è successo. Una difficile prova attende l'equipaggio dell'Enterprise che determinerà il corso della storia.

  • La Figlia di Data: all'insaputa di tutti, Data costruisce un nuovo androide di tipo Sung, come lui stesso, e di considerarlo suo figlio. Questo provoca una certa agitazione nel comando di flotta, che avrebbe voluto essere tenuto al corrente, quindi decide di inviare un ammiraglio, esperto di cybernetica, per valutare il lavoro di Data. Nel frattempo Lal, la figlia di Data, fa esperienze a bordo dell'Enterprise sui vari aspetti dell'umanità con conseguenze sulla sua persona.

  • I Peccati del Padre: attraverso un programma di scambio culturale, l'Enterprise accoglie un ufficiale Klingon di nome Kurn come primo ufficiale. Kurn rivelerà successivamente la sua vera identità e le sue intenzioni come fratello minore di Worf, venuto sull'Enteprise per avvertire il ritrovato fratello che il nome del loro defunto padre è stato calunniato e che devono tornare su Qo'noS per ripulire l'onta davanti al consiglio. Ma quello che sembrava essere una chiara verità sul suo popolo a Worf, nasconde un'amara verità, più di quanto non immaginasse.

  • L'uomo di latta: l'Enterprise è mandata in missione per intercettare una nuova forma di vita soprannominata Tin Man, prima dei Romulani. La federazione manda uno specialista betazoide, Tam Elburn, di primi contatti con forme di vita aliene. Tam, nato con capacità straordinarie di telepatia, anche per un normale betazoide, entra sempre più in contatto con la creatura, con il rischio di perdersi e di portare l'Enterprise alla sua distruzione.

  • Illusione o Realtà?: Barclay è un ingegnere timido, pieno di paure, inefficiente sul lavoro e oggetto di derisione dei colleghi. Trova confronto nel ponte ologrammi, dove si rifugia dalla realtà. Geordi tenta di spronarlo in tutti i modi ad aprirsi con gli altri e a partecipare con più vigore ai lavori sulla nave. Quando una serie di inspiegabili guasti porta la nave verso l'annientamento, sarà proprio Barclay a cogliere il problema e a trovarne la soluzione.

  • Sarek: l'Enterprise ospiterà eccezionalmente i negoziati tra la federazione e i legariani. Il rappresentante della federazione è il leggendario ambasciatore Sarek di Vulcano. In coincidenza del suo arrivo, strani fenomeni di rabbia incontrollata si diffondono per tutta la nave e Sarek sembra mostrare segni di squilibrio delle sue emozioni. La dottoressa Crusher scorprirà che Sarek è affetto dalla sintrome di Bendii, che colpisce alcuni vulcaniani sopra i duecento anni, non permettendogli di controllare le sue emozioni, ma di trasmetterle involontariamente agli altri. Per salvare i negoziati e ridare temporaneamente l'autocontrollo a Sarek, egli dovrà fondere la sua mente con Picard, per avere il suo autocontrollo.

  • L'Attacco dei Borg – Parte Prima: rispondendo a una chiamata di soccorso di una colonia, l'Enterprise si imbatte in quelli che sono i resti del passaggio di una nave Borg, ora giunti nello spazio federale. A Riker, nel frattempo, gli viene offerto il comando di una nave stellare, ma quelle che sembravano essere le sue ambizioni di giovane ufficiale, ore gli vengono messe in dubbio dalla sua lealtà verso l'equipaggio che ora considera una famiglia. L'Enterprise intercetta i Borg dando vita a uno scontro leggendario che determinerà il destino della federazione e dell'intero quadrante Alpha.

Video

Prosegue la celebrazione per il venticinquesimo anniversario di Star Trek: The Next Generation, una delle più importanti serie di fantascienza di tutti i tempi. Per festeggiare questa importante ricorrenza, CBS ha organizzato uno dei più importanti e complessi progetti di rimasterizzazione e restauro in alta definizione mai realizzati, riportando la serie ad uno splendore mai conosciuto prima. Dopo la pubblicazione delle prime due stagioni in alta definizione Blu Ray, con risultati qualitativi stupefacenti, è il turno della terza stagione con una doppia uscita eccezionale: la prima è rappresentata dal cofanetto classico della terza stagione a sei dischi, dove sono riposti i ventisei episodi e i relativi contenuti speciali, dentro una confezione in amaray racchiusa in uno slipcover in stampa enbossed, sempre di pregevole fattura. L'altra uscita rappresenta una vera novità per i fan più esigenti, ed è rappresentata dalla versione lungometraggio del doppio episodio “L'Attacco dei Borg” (The Best of Both Worlds). I due episodi che rappresentano il season finale della terza stagione e il season premiere della quarta, sono montati in un unico film senza interruzioni, unendo le due parti in modo logico e fluido, trasformandolo quindi in un vero e proprio film TV di ottantasei minuti. L'edizione gode di una particolare attenzione anche per quanto riguarda la presentazione della confezione: un amaray contiene il disco con dentro il film e i contenuti speciali esclusivi. L'amaray, che presenta una cover inedita, è ricoperto da uno splendido splicase che raffigura il primo piano di Locutus dei Borg in stampa enbossed. La parte superiore dello slipcover permette di essere aperto tramite un perno in velcro, trasformando Locutus in Picard e rivelando altre immagini del film. Lo slipcase è protetto, infine, da una plastica protettiva trasparente, per salvaguardarne la qualità. Questa edizione, completamente in italiano, non sarà edita nel territorio italico, ma è disponibile, tramite siti di e-commerce come Amazon, nel territorio britannico, in quello statunitense e in Germania solo in alcuni store selezionati. La scelta di non distribuirlo in Italia resta un mistero e un vero peccato data la grande qualità del prodotto.

In entrambi i prodotti si presenta il solito schema dei menù già visto per le due stagioni precedenti: viene indicato il nome dell'episodio, il codice di produzione e la data stellare, con la possibilità di poterlo vedere preceduto dal suo promo televisivo. A causa della mancanza di funzioni java, non è possibile selezionare tutti i contenuti da qualsiasi disco, rendendo l'esperienza un po' più macchinosa per coloro che fanno zapping da un episodio all'altro.
Il progetto di rimasterizzazione di The Next Generation ha suscitato grande euforia per i risultati raggiunti, del tutto insperati, frutto di un grande sforzo produttivo ad opera di CBS, consci di cosa rappresenti il prodotto per i milioni di fan nel mondo. La seconda stagione è stata, però, vessata di critiche, per lo più immotivate, a causa del lavoro di ricostruzione degli effetti speciali ad opera di HTV Illuminate, risultando inferiore al lavoro sulla prima stagione di CBS Digital. Va detto che il lavoro di HTVI è al di sopra di ogni sospetto, arrivando a migliorare, non poco, gli effetti originali, ma è indubbio che il loro sforzo è dettato anche dal budget e da quello che è l'esperienza di questo laboratorio esterno. Il lavoro di CBSD trascende il normale compito di ufficio, ma è una vera e propria dichiarazione d'amore, arrivando a trasformare gli effetti in qualcosa di assolutamente stupefacente. Con la terza stagione, che di base offre un panorama degli effetti speciali di gran lunga migliore delle due precedenti, la CBSD ha superato se stessa mostrando un panorama in grado di competere ampiamente alle attuali proposte televisive, senza sentire il peso degli oltre vent'anni trascorsi.

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Il quadro proposto dalla terza stagione, girato in 35 mm sferico, di cui ricordiamo proviene da una scansione dei negativi originali di camera per un nuovo master digitale a 2K, è assolutamente folgorante. La fotografia offerta da Marvin Rush sfoggia una gamma impressionante di colori vividi, caldi e brillanti, mostrando un quadro luminoso ed ammaliante, molto diverso da quanto visto con le due stagioni precedenti e il lavoro di Edward R. Brown sulla fotografia, molto più scuro e tenue. Le nuove pellicole usate per girare lo show mostrano una nuova struttura granitica, molto più fine, in grado di catturare molti più dettagli rispetto a prima e quindi in grado di mostrare primi piani scolpiti, volumetrici, profondi che bucano lo schermo come mai prima d'ora, con incarnati realistici e porosi. Eccellenti anche i campi medi e lunghi, con elementi sullo sfondo molto più definiti e scollati dal resto dello scenario. La definizione è tale da riuscire finalmente a notare tutti i dettagli sulle uniformi, come la trama del tessuto, le cuciture e a notare il cambio del materiale e della fattura a metà stagione. La definizione espressa riesce finalmente a farci apprezzare a pieno l'evoluzione del lavoro di make up sugli alieni e i loro costumi, risultando ancora oggi molto realistico e vincente nel design. Sono presenti cali dovuti alla messa a fuoco e le scene in ambienti scuri, con un minimo aumento di rumorosità della grana, ma restando ben al di sopra delle aspettative nella definizione. Il nero appare ricchissimo e profondo, racchiudendo un grande dettaglio, senza mai inghiottire alcun elemento grazie a un sapiente contrasto perfetto.

Lascia letteralmente a bocca aperta il lavoro di ricostruzione degli effetti speciali: le sequenze in green screen non mostrano importanti cali qualitativi, dovuto principalmente al nuovo set di pellicole e al nuovo compositing digitale, che non provoca degrado del dettaglio, lasciando una composizione molto più naturale. Tutti i modellini delle navi risplendono in ogni fotogramma, arricchiti a nuovi shader, effetti blur e altri strati di nuovi effetti digitali che lavorano in concerto con gli originali compositing, creando sequenze di rara bellezza. Ora è possibile identificare il nuovo modellino dell'Enterprise, più dettagliato, che si affianca al precedente per creare nuove sequenze più audaci. Sorprende ancora la qualità di ricreazione dei pianeti o altri fenomeni cosmici  a cui la serie ci ha abituati, ma non c'è dubbio che il meglio viene offerto da The Best of Both Worlds: il modellino del cubo Borg è stato riconcepito rispetto alla seconda stagione, con molti più dettagli, più strati interni di illuminazione e maggiori evoluzioni offerte sul motion control. Splendide le sequenze all'interno della nebulosa, con ammalianti effetti di illuminazione assolutamente perfetti. Infine nuovi effetti di esplosioni, phaser e siluri, sono stati riconcepiti digitalmente, con grandi uso di effetti particellari, che rendono la battaglia uno spettacolo che sfocia nel grande cinema e rende le sequenze dirette da Cliff Bole una vera orgia visiva.

Entrambe le edizioni sono encodate in AVC a compressione adeguata, lasciando il quadro intatto in tutti i suoi particolari.

Non c'è alcun dubbio che il lavoro qui realizzato è il meglio che sia mai stato fatto per un prodotto televisivo e cinematografico, rendendo questi cofanetti di The Next Generation un autentico must have per tutti gli appassionati di alta definizione, degli effetti speciali e di fotografia e che andrebbe immortalato come esempio da seguire in un mondo perfetto.

Nota bene: come riportato sulla confezione di The Best of Both Worlds, tre secondi di girato sono andati perduti e sono stati recuperati dal videotape originale.

Audio

Nessuna sorpresa per quanto riguarda l'apparo audio di entrambe le edizioni. Il set proposto vede l'inglese originale sia nell'originale configurazione stereofonica in Dolby Digital, sia nel nuovo mix 7.1 in DTS HD Master Audio. Tutti gli altri doppiaggi, italiano compreso, sono presentati unicamente nel loro mix monofonico originale in Dolby Digital.
Mentre la traccia inglese gode di tutti i vantaggi offerti dal nuovo mix, in particolare durante le sequenze d'azione che sono un vero tripudio di alti e bassi emozionanti, dalla grande spazialità e direzionalità, benché i dialoghi soffrono leggermente della loro origine stereofonica, la traccia italiana subisce tutti i problemi relativi ai mix televisivi offerti all'epoca, con problemi di saturazione, specie sui bassi e tutti i limiti di un segnale monofonico. Non sono presenti distorsioni anomale, ma le musiche sono spesso sacrificate. Si verificano in oltre sbilanciamenti nel mix, dove le voci sono inghiottite negli effetti, ma in generale i dialoghi risultano abbastanza puliti, benché qualche problema di clipping. Il peggio è offerto nella seconda parte di The Best of Both Worlds, dove gli effetti si fanno più precari nella pulizia, soffocano i dialoghi con evidenti problemi di intelligibilità. Non certo un panorama florido, ma nel complesso, rispetto alla prima stagione, rimane un comparto dignitoso, considerando la fonte della trasmissione italiana.

Extra

Come ormai la CBS ci ha abituati, le sue edizioni dei prodotti di Star Trek in alta definizione non sono solo eccezionali dal punto di vista tecnico, ma anche estremamente complete nel reparto dei contenuti speciali e la terza stagione di The Next Generation non fa alcuna eccezione. Tra i documentari presenti nelle precedenti edizioni DVD, si affiancano nuovi eccezionali inserti speciali, come “La Sala degli Autori”, una reunion moderata da Seth MacFarlane, che riunisce quattro degli autori storici dello show: Brannon Braga, René Echevarria, Ronald D. Moore e Naren Shenkar. I quattro autori narreranno il loro periodo durante la serie, come si sono avvicinati, le difficoltà e i ricordi preziosi. Prosegue poi con l'immenso documentario in quattro parti “La Resistenza è Inutile” un immenso retroscena sulla lavorazione della terza stagione, con interviste diffuse a tutti i membri del cast tecnico e artistico, cosa ha rappresentato e le sfide che sono state affrontate. La quarta parte, presente nel disco di The Best of Both Worlds, dal titolo “Rigenerazione” è esclusivamente dedicata al leggendario doppio episodio “L'Attacco dei Borg”, con le interviste esclusive ad Elizabeth Dennehy, Michael Westmore, Cliff Bole e Ron Jones. E' presente un tributo dedicato a uno dei papà più importanti di Star Trek, Michael Piller, scomparso nel 2006 e, per la prima volta in assoluto, ripescato dai negativi originali di camera, è possibile vedere l'interpretazione di David Rappaport nel ruolo di Kivas Fajo, sostituito da Saul Rubinek nella versione finale, prima della sua scomparsa. Presenti poi le gallerie delle gag, recuperate dai negativi.

Un immenso bottino di ore di contenuti speciali per sviscerare l'anno più importante di The Nest Generation.

The Next Generation – Stagione 3

Disco 1

  • Il Vincolo: commento audio non sottotitolato di Ronald D. Moore, Mike & Denise Okuda

  • Archivio dei Diari di Bordo: Panoramica Missione: Terzo Anno

Disco 2

  • Archivio dei Diari di Bordo: Analisi dell'Equipaggio: Terzo Anno

Disco 3

  • L'Enterprise del Passato: commento audio non sottotitolato di Ronald D. Moore, Ira Steven Behr, Mike & Denise Kouda

  • L'Enterprise del Passato: commento audio non sottotitolato di David Carson

  • Archivio dei Diari di Bordo: Briefing di Reparto, Terzo Anno: Missioni Memorabili

Disco 4

  • La figlia di Data: commento audio non sottotitolato di René Echevarria, Mike & Denise Okuda

  • I Peccati del Padre: commento audio non sottotitolato di Ronald D. Moore, Dan Curry, Mike & Denise Okuda

  • Archivio dei Diari di Bordo: Briefing di Reparto, Terzo Anno: Produzione

Disco 5

  • Il Collezionista: In Memoriam David Rappaport

  • Le Gag

Disco 6

  • Star Trek The Next Generation: Dentro la sala degli autori

  • La Resistenza è Inutile: Assimilare Star Trek The Next Generation

  • Prima Parte: Caratteristiche Biologiche

  • Seconda Parte: Caratteristiche Tecnologiche

  • Terza Parte: Il Collettivo

  • Un Tributo a Michael Piller

The Best of Both Worlds

  • Rigenerazione: Confronto con i Borg

  • Le Gag

  • Promo Episodi

  • Prima Parte

  • Seconda Parte

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Conclusioni

“La Resistenza è Inutile”. Ed è proprio vero, è impossibile resistere di fronte a un prodotto di tale portata. La terza stagione di The Next Generation è un tesoro da scoprire, un prodotto che spinge la serie in qualità insperate, sia artisticamente che qualitativamente, grazie a un immenso lavoro di rimasterizzazione e ricostruzione degli effetti speciali che lo rendono un prodotto evergreen di fronte alla concorrenza attuale e che rappresenta ancora oggi una delle maggiori vette mai raggiunte dal brand di Star Trek.

Estremamente raccomandato, sia la stagione che l'edizione film di The Best of Both Worlds, sia ai fan sfegatati che al pubblico appassionato di fantascienza e non solo.

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