Star Trek – The Next Generation Stagione 2 in Blu-Ray Disc: la recensione e i 10 migliori episodi

Qualità tecnica eccezionale e tantissimi extra rendono questa seconda stagione un vero e proprio gioiello in Blu-Ray...

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DATI TECNICI

Video: AVC, 1080/24p, 1.35:1

Audio:

2.0 Mono Dolby Digital: Italiano Francese Spagnolo Tedesco Giapponese

2.0 Stereo Dolby Digital: Inglese

7.1 DTS HD Master Audio: Inglese 

Sottotitoli: Italiano Inglese NU Danese Finlandese Francese Norvegese Olandese Spagnolo Svedese Tedesco Giapponese 

5 dischi 50gb

Region free

Amaray Slipcover

Prodotto da CBS/Paramount, distribuito da Universal.

Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, US, FR, ES, DE, JP, UK.

SERIE

Superando le più rosee aspettative, la prima stagione di Star Trek The Next Generation si rivelò immediatamente un successo di critica e pubblico, in particolare per una serie TV di fantascienza, sequel e su rete indipendente, fattori che all'epoca erano sinonimo di disastro negli ascolti. Il successo del prodotto fu tale da dissipare tutti i dubbi nei fan storici di Star Trek, accettando il nuovo equipaggio e i nuovi orizzonti che la serie offriva e, al contempo, attirare una nuova generazione di appassionati. Il pericolo era comunque dietro l'angolo e, nonostante gli straordinari risultati, a Hollywood era iniziato uno sciopero degli sceneggiatori che provocò non poche vittime nelle produzioni, sia cinematografiche che televisive. Non potendo far partire la messa in produzione di nuovi episodi per il secondo anno dello show, Star Trek The Next Generation era a forte rischio di cancellazione. Come si suol dire in questi casi, si è schivata una pallottola: la salvezza dello show viene proprio dallo stesso Star Trek, più precisamente da Star Trek Phase II, la serie TV mai realizzata e mutuata nel più ambizioso Star Trek The Motion Picture, a causa dell'incredibile successo di Star Wars. Di quella serie esistevano tredici episodi già scritti e che vennero quindi riadattati per Star Trek The Next Generation, in questo modo, la serie poté riprendere la produzione e avere tutto il tempo di scrivere nuovi episodi dopo lo sciopero.

La seconda stagione di Star Trek The Next Generation non incontra particolare entusiasmo nel cuore dei fan, che la considerano semplicemente una stagione transitoria, prima del “vero” lancio della serie con la terza stagione. Tuttavia sarebbe ingiusto etichettare il secondo anno come transitorio: la stagione offre diverse puntate assai riuscite e una scrittura più approfondita per i vari personaggi e le loro relazioni, arricchendoli non poco rispetto alla prima stagione. Tra le novità presenti viene introdotto un nuovo ambiente, il Bar di Prora, un luogo dove gli ufficiali dell'Enterprise possono rilassarsi e socializzare tra di loro fuori dagli orari di servizio. Il locale è gestito dalla misteriosa aliena che si fa chiamare Guinan, personaggio scritto a posta per l'attrice Whoopi Goldberg che aveva espresso il desiderio di partecipare alla serie in quanto grande fan del franchise. Guinan la si può descrivere come una guida morale per l'equipaggio, ascolta i loro problemi e pone loro consigli, spesso sotto forma di quesiti, affinché loro stessi trovino la soluzione dentro di loro. L'apporto di Whoopi Goldberg alla serie è di notevole impatto, dissipando quello scetticismo residuo nei confronti dello show da parte del pubblico generalista. Ulteriore novità viene dal nuovo ufficiale medico capo, la dottoressa Katherine Pulaski, interpretata dalla veterana Diana Muldaur che aveva partecipato nella serie originale in più ruoli secondari. La Pulaski prende il posto della dottoressa Crusher a causa dell'allontanamento di Gates McFadden dallo show. Il personaggio della Pulaski, secondo i fan, non è stato adeguatamente sfruttato, considerando anche che appare unicamente in questa stagione. Eppure offre diversi momenti interessanti, in particolare come supporto agli altri personaggi, in special modo con Worf, che spesso diventa un'occasione per mostrare nuovi aspetti della cultura Klingon e della caratterizzazione dello stesso personaggio, che nella prima stagione non ha avuto molti momenti a lui dedicati. L'ingegnere Miles O'Brien, interpretato da Colm Meany, che nella prima stagione era una semplice comparsa sporadica, ora diventa un comprimario a tutti gli effetti, benché il suo apporto allo show sia ancora limitato, anche a livello di minutaggio, la sua figura è destinata ad essere una delle più centrali, in particolare quando emigrerà nella serie Deep Space Nine. Tutta la stagione da l'opportunità a tutti i personaggi di mostrare maggiore caratterizzazione rispetto al primo anno, si evidenza maggiormente l'amicizia che lega Geordi e Data, e gli sforzi di quest'ultimo nel voler diventare più umano. La stessa esistenza di Data sarà poi messa in discussione in uno degli episodi tematici più apprezzati di sempre, “La Misura di un Uomo”. Probabilmente questa stagione viene unicamente ricordata per aver introdotto la più famosa e apprezzata nemesi di Star Trek: i Borg nell'episodio “Chi è Q?”. Delle entità inquietanti, parte umanoide, parte robotica, che agiscono come un'unica entità collettiva al solo scopo di assimilare tutta la tecnologia e altre risorse per tutta la galassia. I Borg offrono uno scenario del tutto inedito all'interno di Star Trek e pieno di possibilità, anche se qui se ne avrà solo un breve assaggio rispetto a ciò che si verificherà nelle stagioni successive e nella serie di Star Trek Voyager. A livello produttivo si può avvertire un sensibile miglioramento, con set più curati, opportunità avuta grazie allo spostamento dei set in altri teatri di posa e miglior make up generale, come si può osservare bene in Worf.

Nonostante i disagi provocati dallo sciopero degli sceneggiatori, che ha provocato anche una riduzione degli episodi dai ventisei canonici a ventidue e la realizzazione di uno dei peggiori season finale che si possano ricordare, “Ombre dal passato”, un episodio fatto di collage di puntate precedenti, la seconda stagione di Star Trek The Next Generation è comunque un passo avanti rispetto alla prima, con molti spunti interessanti, preludi sul futuro e maggiore caratterizzazione dei personaggi.

Il viaggio alla scoperta di strani nuovi mondi, di nuove forme di vita e civiltà, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima continua coraggiosamente con lo stesso spirito pionieristico che ha sempre contraddistinto questa serie dalle altre.

Di seguito l'elenco dei dieci migliori episodi della stagione.

  • Dove regna il silenzio: l'Enterprise intercetta un misterioso buco oscuro nello spazio. Nel tentativo di studiarlo, vi rimane intrappolata dentro. Per uscirne dovranno passare incredibili prove che metteranno a dura prova i loro sensi.

  • Elementare, caro Data: quando Data viene sfidato dalla dottoressa Pulaski nel risolvere un giallo di Sherlock Holmes inventato dal computer, questo da il via a una reazione a catena che metterà in pericolo l'Enterprise.

  • Rumoroso come un sussurro: Riva, uno dei più importanti negoziatori della galassia, sordo muto, deve cercare di mettere fine a un conflitto millenario tra due specie con l'aiuto dell'Enterprise.

  • Questione d'onore: William Riker viene assegnato ad un incrociatore Klingon per uno scambio culturale. Ma quando i suoi nuovi obblighi si contrappongono ai suoi doveri verso la federazione, Riker dovrà prendere importanti decisioni per salvare la vita non scatenare un incidente intergalattico.

  • La Misura di un Uomo: su richiesta di un ingegnere della flotta stellare, a Data viene ordinato di sottoporsi a un esperimento di smantellamento atto a scoprire i segreti del suo cervello positronico. Inizia il difficile processo in cui bisogna stabilire se Data, una macchina costruita dall'uomo, può avere gli stessi diritti delle altre creature senzienti.

  • Hotel Royale: l'Enterprise incappa in frammento di un'antica astronave NASA del ventunesimo secolo. Nel cercare il resto della nave, si imbatte in un pianeta che ricrea una visione bizzarra di un hotel anni '50 che non li lascia più uscire.

  • Tempo al quadrato: l'Enterprise intercetta una loro navetta proveniente dal futuro con a bordo un altro capitano Picard, il quale è scampato a un terribile disastro che ha distrutto l'Enterprise. Picard e il suo equipaggio si ritrovano quindi a vivere dentro una stringa di Moebius, condannati a ripetere questi ultimi istanti in eterno.

  • Chi è Q?: bandito dai suoi stessi simili, l'entità Q torna a far visita all'Enterprise, cercando di metterli in guardia, a modo suo, di una nuova e pericolosissima minaccia proveniente dallo spazio profondo.

  • L'Emissario: per sventare la possibile minaccia di una nave Klingon il cui equipaggio crede ancora di essere in guerra con la Federazione a causa di un criosonno prolungato, viene inviato un emissario, che si rivela essere una vecchia fiamma di Worf. I due ritroveranno sentimenti che credevano ormai perduti.

  • Una perfetta strategia: l'Enterpirse partecipa a una simulazione di guerra dove Riker e Picard si dovranno affrontare. Ma quando una nave Ferengi giunge sul posto, la situazione si complica.

VIDEO

Il 2012, nonostante la crisi economica mondiale sempre più pesante, è stato un anno estremamente prolifico per gli appassionati di home video in alta definizione, grazie soprattutto alle moltissime coincidenze di anniversari che si sono succeduti e riversati, tra centenari degli studios e ricorrenze di film importanti. Tra i molti festeggiamenti, i trekker di tutto il mondo hanno avuto modo di festeggiare il venticinquesimo anniversario della serie Star Trek The Next Generation, accogliendo uno dei più importanti e imponenti progetti di rimasterizzazione che si siano mai visti inaugurato con l'uscita della prima stagione in Blu Ray, la cui recensione si trova su queste pagine. A poco più di due mesi di distanza, arriva finalmente anche la seconda stagione in alta definizione e presenta tutte le caratteristiche che hanno promosso la prima: tutti e ventidue gli episodi della seconda stagione sono inseriti su cinque dischi dentro un'apposita confezione amaray e ricoperta da un elegante slipcover, in stampa embossed. Nei menù dei dischi, di maggiore cura estetica rispetto alla prima stagione, viene come sempre indicato, al nome dell'episodio, il codice di produzione, l'anno di trasmissione televisiva originale e la data stellare dove si svolge. Come per la prima stagione, a causa della mancanza di funzionalità java, non è possibile selezionare tutti i contenuti di tutti i dischi, da un singolo disco, come accade invece per i Blu Ray di Il Trono di Spade o Lost, cosa che ne inficia lievemente la fruibilità.

Per chi venisse a conoscenza solo ora di ciò che la CBS sta tentando di fare queste edizione Blu Ray di Star Trek The Next Generation, che non ha eguali, è bene spendere due parole: per portare al suo massimo uno dei più importanti show di fantascienza di tutti i tempi nell'alta definizione, la CBS ha realizzato nuovissimi master HD partendo dai negativi originali di camera 35 mm, compresi tutti gli strati che compongono i numerosi effetti speciali, quest'ultimi ricreati nel massimo rispetto dell'opera, ma migliorati nel composiging e arricchiti di ulteriori dettagli inediti. Il risultato è strabiliante, porta lo show a una qualità mai sperata in grado di competere con le proposte televisive attuali del genere.

Data la mole di lavoro, parliamo di ben sette stagioni con ventisei episodi ognuna, il lavoro è stato distribuito presso aziende esterne, cosa che ha causato fin da subito delle polemiche tra i fan di Star Trek. La prima stagione venne infatti curata interamente dalla CBS Digital portando risultati straordinari e l'apprezzamento di tutti i fan. La seconda stagione è stata affidata ai laboratori di HTV Inc., sempre sotto le direttive di Mike e Denise Okuda, i responsabili del progetto nonché storici designer di quasi tutte le serie e i film di Star Trek, e Dan Curry, responsabile degli effetti speciali delle serie di Star Trek. Fin dalle prime immagini rilasciate, i fan hanno mostrato malcontento nel lavoro di HTV rispetto alla CBS-D a causa di una scarsa cura nel materiale mostrato. Ma le cose stanno davvero così? Scopriamolo nelle prossime righe.

Fin da subito si notano sensibili differenze tra la prima e la seconda ragione, nel dettaglio, nei colori e in tutto l'aspetto generale. Se da una parte il cambiamento è dovuto ai cambi di set, teatri di posa e quant'altro, d'altra parte ciò è dovuto ad approcci diversi tra CBS-D e HTV nel trattare il materiale di partenza. L'aspetto che colpirà la maggior parte degli spettatori è un aumento netto della struttura granitica del girato, che spesso cambia repentinamente da scena a scena anche all'interno di una stessa sequenza. Va ricordato che The Next Generation, come molti show televisivi di quegli anni, venne girato con pellicole ad alta sensibilità che produce proprio questo tipo di grana molto fitta. Il cambio repentino di quantità della grana è dovuto principalmente all'esigenza di inserimento degli effetti speciali ottici all'interno della scena e benché oggi, come nel caso di questa rimasterizzazione che integra gli effetti digitalmente e quindi senza degrado nel dettaglio, questi aspetti non necessitano di condizioni favorevoli (come l'assenza di grana), nel girato di The Next Generation questo aspetto naturalmente rimane. CBS-D usa un qualche tipo di algoritmo per la gestione della grana in modo che questi passaggi appaiano molto meno bruschi uniformando la resa generale, la HTV invece sembra preferire un approccio più naturale, lasciando le cose come stanno. Chiaramente sulla deontologia dei due approcci è meglio non approfondire, all'atto pratico lo spettatore medio percepirà un'immagine più compatta nella prima stagione, mentre nella seconda avrà una sensazione di disturbo, per così dire. In ogni caso la grana è un elemento imprescindibile dal dettaglio e che l'alta definizione ci permette di vedere in tutti i suoi pregi e limiti, se vogliamo. Il dettaglio generale appare leggermente superiore alla prima stagione, non solo nei primi piani, con incarnati realistici e vestiti in cui è possibile vedere la trama di cui sono composti, ma anche i campi medi e lunghi godono di maggiore definizione degli elementi e ricchezza, tra i corridoi e la plancia, benché, a causa delle condizioni di ripresa e degli stessi mezzi, non sono uno dei maggiori punti di forza. Anche colorimetricamente si possono osservare delle lievi differenze con la prima stagione, infatti il croma generale appare più scuro, meno brillante. Si tratta di una lieve differenza, ma anche questo determina un differente approccio tra la CBS-D e la HTV. Non si tratta di un cambio radicale, ma il croma più tenue è avvertibile, in generale comunque si avvale sempre di una gamma di colori caldi, con prevalenza corallo in quasi tutte le scene. I neri godono di grande ricchezza e il contrasto è sempre molto equilibrato, mai nessuna scena appare affogata e ciò ne aumenta la profondità percepita, benché alcune scene nelle basse luci mostrino elementi, come le persone, poco volumetrici.

L'aspetto che ha maggiormente fatto discutere i fan, però, è la ricostruzione degli effetti speciali. Come abbiamo già ripetuto, tutto il progetto di rimasterizzazione si avvale di tutti gli elementi originali che compongono la serie, quindi anche tutti gli strati che formano gli effetti speciali, come l'Enterprise, dalle luci, i motori e il movimento in generale. Anche in questo caso si sottolinea un differente approccio, se vogliamo, in cui CBS-D si è distinta oltre ogni aspettativa, realizzando sequenze eccezionalmente belle anche per uno show di fantascienza odierno, sia per la composizione degli elementi che per il dettaglio offerto da ogni singolo elemento. In particolare anche i pianeti hanno subito una vera rivoluzione, con profonde ritexturizzazioni con dettagli che sorprenderebbero chiunque. HTV, che in ogni caso, va ricordato, ha operato sempre sotto le direttive degli Okuda e Dan Curry, hanno anche loro realizzato sequenze spaziali davvero meritevoli, come quando l'Enterprise e il Falco da Guerra Romulano si fronteggiano mentre sono entrambi in balia di mal funzionamenti interni nell'episodio “Contagio”, oppure in particolare quando l'Enterprise incontra per la prima volta un Cubo Borg, in uno degli episodi più famosi “Chi è Q?”, in cui sono stati creati effetti speciali del tutto inediti, come detriti e bruciature dovuti ai colpi di phaser nei rispettivi scafi, oppure ancora vedere la ricreazione digitale dell'originale mascherino dipinto per mostrale le immense dimensioni interne del cubo. Inoltre, nell'episodio “La Delfina” le animazioni delle trasformazioni in stop motion sono state notevolmente migliorate rispetto all'originale. In questo senso vedere quanto erano incredibilmente dettagliati i modellini utilizzati all'epoca dalla ILM e che solo adesso riusciamo a goderne in ogni loro aspetto non può che far commuovere nel vedere quanto impegno viene profuso in questo progetto di rimasterizzazione. I fan, tuttavia, additano il lavoro di HTV molto al di sotto della CBS-D, in particolare per i succitati pianeti, in cui alcuni appaiono meno dettagliati, almeno all'apparenza, ma basta fare un rapido confronto con l'originale master NTSC per rendersi conto della differenza enorme che passa e del lavoro espresso da HTV. Ciò su cui è impossibile transigere è la scelta di utilizzare un mascherino da 1.35:1 anziché il più canonico e corretto 1.33:1. Come è stato detto nel documentario “Energizzato!” presente nel cofanetto della prima stagione, The Next Generation è stato concepito per essere fruito attraverso schermi 4:3, per il semplice fatto che esisteva solo quello all'epoca della sua trasmissione. Il motivo per cui non è stato ampliato è perché questo mostrerebbe microfoni e altre attrezzature che di solito vengono nascosti dal formato, inoltre gli effetti speciali sono realizzati unicamente in quello spazio dove, oltre il quale, le informazioni finiscono. Ora un cambio da 1.33:1 a 1.35:1 è impercettibile alla visione, ma si possono notare, in almeno due scene accertate, come le astronavi svaniscano nel nulla appena qualche millimetro prima della fine dello schermo. Si tratta di casi isolati, ma che tuttavia potevano essere facilmente evitati con l'inserimento del formato corretto.

Tirando le somme, la seconda stagione di Star Trek The Next Generation appare molto simile alla prima, a tratti superiore e a tratti inferiore, ma che ci mostra tutte le meraviglie visive che lo show non aveva mai potuto esprimere prima di adesso, questo grazie anche a una compressione video in AVC che restituisce il quadro video senza alterazioni di sorta.

AUDIO

Per questa seconda stagione di The Next Generation in Blu Ray, viene riproposto lo stesso set di lingue e configurazioni audio presente nella prima stagione. Chiaramente viene tutto a vantaggio della lingue inglese originale che viene proposta sia nel suo mix stereofonico originale in Dolby Digital a 192 kbps, sia nel nuovissimo missaggio a 7.1 canali in DTS HD Master Audio. Tutti i doppiaggi sono presentati unicamente con i loro mix originali, per l'italiano si traduce in una traccia monofonica in Dolby Digital.

Risulta quanto meno monotono sottolineare gli straordinari vantaggi offerti dalla nuova traccia in 7.1, in grado di regalare un'esperienza avvolgente che trascina lo spettatore fin dentro la plancia, con una posizione impeccabile dei suoni nello spazio con una separazione netta e precisa dei canali, oltre che una direzionalità di prim'ordine. La dinamica dirompente degli effetti è supportata da una pulizia generale insperata da un prodotto di questo tipo. Insomma, in poche parole, è qualcosa che va assolutamente sperimentato.

Le cose si fanno più modeste con la controparte mono in italiano, tuttavia è bene precisare che ci sono dei notevoli miglioramenti rispetto alla prima stagione, in cui si registravano i peggiori problemi che si potessero sentire in una sola traccia. Tutto il sonoro gode di maggiore stabilità nelle frequenze, senza sbalzi nel volume o distorsioni nelle medie frequenze, ma va detto che questo aspetto è lungi dall'essere un lontano ricordo, i rumori di sottofondo ne sono ancora particolarmente affetti. La dinamica è assai limitata, così come la spazialità del tutto inesistente, in ogni caso, come per la prima stagione, questo non è altro che la riproposizione di ciò che si è sempre sentito sin dalla sua prima trasmissione nel nostro paese.

EXTRA

Arrivati alla seconda stagione, la sezione dedicata agli extra cresce notevolmente con un grande e cospicuo numero di documentari in grado di soddisfare la curiosità del trekker più incallito, sia con nuove proposte che con extra d'archivio già proposti in edizioni precedenti. Particolare enfasi durante la promozione di questo cofanetto all'episodio “La Misura di un Uomo”, in cui è stata realizzata per la prima volta una versione estesa, di 15 minuti più lunga, basata su un premontaggio scartato per motivi di lunghezza. La realizzazione di questa versione, che si affianca al montaggio originale, è stata possibile solo grazie agli elementi originali che furono trovati durante la scansione delle pellicole, quindi ora è possibile vedere l'episodio come venne originariamente montato e nel tripudio dell'alta definizione. Sempre grazie al setaccio del materiale originale, sono stati trovati numerosissimi spezzoni di ciak errati che sfociano in numerose e divertenti papere che sono state montate in un unico filmato inedito. Ovviamente a farla da padrone è la reunion di tutto il cast originale 25 anni dopo l'inizio dello show e 10 anni dopo la realizzazione del loro ultimo film. Oltre un ora di aneddoti raccontati dagli interpreti, tra ricordi speciali e confessioni a distanza di anni. Infine, tra le cose di maggior rilievo troviamo un immenso documentario del dietro le quinte della seconda stagione, diviso in due parti che racconta i problemi della realizzazione dello show a causa dello sciopero degli sceneggiatori, ma anche dei successi ottenuti e molto altro ancora. Tra i numerosissimi documentari si segnala il nuovo documentario tecnico sulla rimasterizzazione della seconda stagione.

Senza andare ad elencare anche i numerosi extra di archivio, i contenuti speciali di questo secondo cofanetto superano abbondantemente le aspettative e da soli valgono l'acquisto del prodotto.

Disco 1

  • Promo degli episodi

  • Promo in-onda stagione 2 (1988)

  • Energizzato! Aggiornamento tecnico stagione 2

  • Segmento di Reading Rainbow (1998) con LeVar Burton

  • Promo di Reading Rainbow su iTunes (2012)

  • Archivio Diari di Missione: Briefing di reparto, anno 2: la produzione

Disco 2

  • Promo degli episodi

  • La Misura di un Uomo (versione estesa inedita solo in inglese) con commento audio opzionale (non sottotitolato) della sceneggiatrice Melinda Snodgrass e Mike & Denise Okuda

  • La Misura di un Uomo (versione estesa ibrida)

Disco 3

  • Promo degli episodi

  • Le Gag

  • Archivio Diari di Missione: Dentro gli archivi della Flotta Stellare: Penny Juday – Coordinatrice di Star Trek

  • Archivio Diari di Missione: Analisi dell'equipaggio, anno 2

Disco 4

  • Promo degli episodi

  • Chi è Q: commento audio opzionale all'episodio (non sottotitolato) di Dan Curry, del regista Rob Bowman e Mike & Denise Okuda

  • L'Avventura del Mariposa: Scene eliminate

  • Archivio Diari di Missione: Briefing di reparto, anno 2: missioni memorabili

Disco 5

  • Promo degli episodi

  • Riunificazione: 25 anni dopo Star Trek The Next Generation

  • Andare Avanti: la continuazione di Star Trek The Next Generation

  • Parte 1: Strani nuovi mondi

  • Parte 2: Nuove forme di vita e nuove civiltà

  • Archivio Diari di Missione: Panoramica missione anno 2

CONCLUSIONI

“Arrivare Coraggiosamente...”, Non c'è alcun dubbio che il progetto di rimasterizzazione in alta definizione Blu Ray di Star Trek The Next Generation sia uno dei più complessi e ambiziosi che si siano mai visti. Arrivati al cofanetto della seconda stagione, l'operazione può dirsi, ancora più di prima, un vero trionfo della dedizione di uomini e donne che hanno passato gli ultimi anni alla realizzazione di questo sogno che per ogni trekker che è là fuori dovrebbe bramare di possedere. Qualità tecnica eccezionale, un enorme bagaglio di extra rende questa seconda stagione uno dei prodotti più consigliati da qui in avanti.

Recensione a cura di Fabio Segretario

 
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