Star Trek: Picard 2x07: la recensione
Star Trek: Picard ci porta ai confini del fantasy con un viaggio nella mente del capitano Picard che ci regala risposte attese da tempo
Un viaggio nella mente di Picard
Non è necessariamente un male: è ormai dal primissimo episodio che Star Trek: Picard ci stuzzica promettendoci di rivelare lati nascosti della personalità del fu capitano dell’Enterprise, di scavare davvero nel torbido del suo passato non con vaghe allusioni ma mostrandocelo in prima persona. Dopo tanti antipasti, Monsters è l’episodio nel quale questa promessa viene mantenuta – e in linea con la tradizione di TNG, cioè la versione di Star Trek più vicina a Picard spiritualmente e non solo narrativamente, lo fa nel modo più inaspettato e insieme classico: la sterzata di genere.
Una gestione dell'episodio non perfetta
Non funziona tutto come la serie stessa spera. L’immaginario utilizzato è inaspettato per Picard, ma abusato altrove, e non sempre realizzato con l’eleganza di cui avrebbe bisogno per sfuggire al rischio di pacchianeria. E anche le rivelazioni che arrivano hanno un impatto relativo una volta che le si contestualizza nel quadro più ampio – quello in cui un equipaggio venuto dal futuro sta provando a prevenire una modifica irreversibile della linea temporale ma così facendo ha liberato una regina Borg onnipotente nel 2024 e che rischia quindi di assimilare l’intero pianeta, facendo quindi un danno molto superiore a quello che si stava cercando di prevenire.
Per quanto un po’ dimenticata per cause di forza maggiore, comunque, Alison Pill e la sua ospite mentale tornano in auge sul finale dell’episodio, a dimostrazione che i destini intrecciati di Picard, di Jurati, della regina Borg e dell’intero universo convergeranno in un qualche modo inaspettato negli ultimi tre episodi della stagione. Speriamo solo che sia finito il tempo delle sperimentazioni, perché per quanto Monsters sia un’interessante deviazione che aspettavamo da anni, la seconda stagione di Star Trek: Picard non può più permettersi di perdere tempo.