Star Trek: Enterprise - 1 in Blu-Ray, la recensione e i 10 migliori episodi

Arriva in Blu-Ray di Star Trek Enterprise, e la cura con cui erano già state trattate la Serie Classica e The Next Generation è quasi la stessa...

Mi occupo di Badtaste dal 2004 con l'aiuto di un grande team.


Condividi

Dati Tecnici

  • Video: AVC, 1080/24p, 1.78:1

  • Audio:
    2.0 Surround Dolby Digital: Francese Spagnolo Giapponese
    5.1 Dolby Digital: Italiano Tedesco
    5.1 DTS HD Master Audio: Inglese

  • Sottotitoli: Italiano Inglese Inglese NU Danese Finlandese Francese Norvegese Olandese Spagnolo Svedese Tedesco Giapponese

  • 6 dischi 50 gb

  • Region free

  • Amaray Slipcover

  • Prodotto da CBS/Paramount, distribuito da Universal.

  • Edizione ITALIANA disponibile nei seguenti paesi: IT, US, JP, FR, ES, DE, UK.

Serie

Terra, 2151. Sono passati ottantotto anni da quando il dottor Zefram Cochrane eseguì il primo volo a curvatura nello spazio, attirando l'attenzione di un vascello vulcaniano e stabilendo così il primo contatto con una razza aliena. Da allora, i vulcaniani hanno aiutato l'umanità a uscire dal periodo più buio della loro storia, unendo tutti i popoli sotto una sola bandiera, eliminando la povertà, la fame nel mondo e la criminalità. Tuttavia i vulcaniani ritengono i terresti ancora non idonei per unirsi alle altre razze della comunità galattica, impedendo loro di sviluppare adeguatamente il loro programma di esplorazione spaziale. Ma le cose cambiano quando una nave Klingon precipita sulla Terra. Il Capitano Jonathan Archer convince l'ammiragliato della flotta a riportare sul suo pianeta il Klingon ferito con l'Enterprise, il grande esperimento umano, il sogno tanto inseguito dal suo defunto padre, nonostante le proteste dell'ambasciatore vulcaniano. Finalmente l'umanità può dimostrare di essere pronta a viaggiare con le proprie forze nello spazio, esplorando strani nuovi mondi, ricercando nuove forme di vita e nuove civiltà, per arrivare coraggiosamente là dove nessuno è mai giunto prima!

Ideata, scritta e prodotta da Rick Berman e Brannon Braga, Enterprise (o Star Trek: Enterprise) è la sesta e attualmente l'ultima serie televisiva, la quinta in live action, legata al franchise di Star Trek.

A differenza delle serie che l'hanno preceduta, sempre sotto la supervisione di Rick Berman, si pone come un prequel di tutto lo Star Trek conosciuto, ambientandosi più di cento anni prima delle avventure originali di Kirk e Spock. Questo ha permesso per la prima volta di narrare eventi e situazioni inedite per i fan, come il conflittuale rapporto tra gli umani e i vulcaniani, che spesso sfocia nell'astio per le incomprensioni culturali di entrambe, oppure la situazione della politica interstellare, come i difficili negoziati tra gli andoriani e i vulcaniani. Ma non solo, il periodo in cui è narrata la serie precede la famosa Federazione dei Pianeti Uniti, permettendo quindi di scoprire come si è formato l'universo canonico che tutti conoscono, dalle primissime esplorazioni terresti e come sono nati fatti e avvenimenti che sono considerati la base di Star Trek, come la Prima Direttiva, il mantra della Federazione. La serie tenta quindi un approccio inedito, ma senza dimenticare gli elementi e le tematiche tipiche delle serie di Star Trek che gli appassionati hanno sempre preteso e che, anzi, qui sono più forti che mai, come il pregiudizio, la comprensione per le altre culture e altri temi di tipo etico. Dato che i dirigenti non ritenevano che un prequel fosse interessante, hanno voluto l'introduzione forzata dell'arco narrativo della Guerra Fredda Temporale: un intrigante storia che vede due fazioni del ventisettesimo e del trentunesimo secolo, combattersi tra di loro per la prevenzione o l'alterazione, a seconda della fazione, della linea temporale, rendendo quindi la serie anche una sorta di sequel indiretto, dato che narra eventi ben più remoti della serie di The Next Generation.

Enterprise si avvale di un cast artistico di altissimo livello che, il più delle volte, ha fatto la differenza anche con sceneggiature non sempre all'altezza delle aspettative, arricchendo non poco anche la base dei personaggi: Jonathan Archer (Scott Bakula), il capitano dell'Enterprise, propone una figura differente rispetto agli altri capitani, più affabile nei confronti dei suoi uomini, spesso anche emotivo, amante dei cani e dello sport agonistico. Si contrappone la vulcaniana T'Pol (Jolene Blalock), primo ufficiale e ufficiale scientifico, mandata dall'Alto Comando Vulcaniano per sorvegliare Archer, perché considerato un pericolo. Una vulcaniana fino al midollo, molto restia nei confronti degli umani, spesso entrando in accese discussioni con Archer, ma che col tempo riusciranno a comprendersi a vicenda. Segue poi il capo ingegnere Charles “Trip” Tucker III (Connor Trinneer), il migliore amico di Archer che spesso passa molto tempo insieme a lui. Il loro rapporto di amicizia porta a concretizzare una delle vecchie idee preliminari, mai conseguite, della serie classica, che vedeva una stretta amicizia tra il capitano e il capo ingegnere, entrambi a “capo” dei punti chiave della nave, in un certo senso. Insieme a T'Pol e Archer, Trip rappresenta il terzo membro di una nuova forma di triumvirato, in un certo senso, come lo erano Spock, Kirk e Bones nella serie originale. Completano il cast l'ufficiale tattico Malcolm Reed (Dominic Keating), di carattere riservato e proveniente da una famiglia di marinai inglesi. L'addetta alle comunicazioni Hoshi Sato (Linda Park), poliglotta in grado di imparare nuove lingue in pochi minuti, supplendo alle non sempre efficienti capacità del traduttore universale. Il timoniere Travis Mayweather (Anthony Montgomery), uno “spaziale”, uno dei tanti esseri umani nati e cresciuti nello spazio nelle lente navi da carico. Infine il dottor Phlox (John Billingsley), un alieno denobulano sempre molto ottimista, che spesso rappresenta il punto di vista alieno della storia insieme a T'Pol.

Tra le altre caratteristiche, l'Enterprise NX-01 rappresenta una versione del tutto inedita del famoso vascello spaziale che abbiamo visto nella serie classica e in The Next Generation: molto più piccola, ricorda più da vicino un sottomarino nucleare che una nave spaziale, caratterizzata da un design più grezzo e monocromatico negli interni, lontano dai colori vivaci della serie calssica o dai lussuosi e ampi ambienti di The Next Generation. Rappresenta l'antenata della vera Enterprise, in cui il teletrasporto è ancora una tecnologia considerata rischiosa per il trasporto umano, le armi a phaser ancora sperimentali, il raggio traente una tecnologia solo vulcaniana. Una tecnologia più vicina alla nostra realtà e non più esoterica e aliena delle serie precedenti. Anche le uniformi, simili a quelle degli astronauti e gli atteggiamenti dei personaggi sono più vicini all'uomo odierno, creando un'atmosfera più familiare anche per i non appassionati.

Enterprise, per usare un eufemismo, è considerata una serie controversa che genera ancora oggi forti discussioni tra gli appassionati e sottoposta a continue rivalutazioni, tra chi la considera la tomba di Star Trek e chi invece un prodotto incompreso. In realtà Enterprise è semplicemente una vittima delle circostanze: dal 1987, che segna l'inizio di The Next Generation, Star Trek rinasce a nuova vita arrivando a livelli di popolarità mai registrati, permettendo una produzione continua di nuove stagioni TV annue e anche di nuovi film, ogni due anni circa. Uno stato produttivo no stop che è durato per quindici anni filati, portando l'inevitabile saturazione del mercato e la sempre maggiore carenza di idee nuove, provocando una emorragia di spettatori sempre più grave, anche tra gli stessi trekker. Dopo la fine di Voyager, i produttori volevano un nuovo Star Trek da mandare in onda e l'idea di realizzare un prequel, benché controversa, venne accettata nella speranza di portare sia nuove idee che un nuovi spettatori. Nonostante un ottimo indice di ascolti per il pilota, uno dei più costosi mai realizzati, i rating crollarono velocemente nelle puntate successive, come ormai si stava registrando per le ultime stagioni di Voyager e Deep Space Nine. Oltre a questo lo show venne ostacolato anche da una nuova dirigenza che non credeva più nel marchio come un tempo e una schiera di sceneggiatori non particolarmente volenterosa nel cimentarsi con Star Trek. Uno dei casi più eclatanti è l'episodio “Acquisizione”, che vede la partecipazione dei Ferengi, razza nota all'interno di The Next Generation, un tentativo disperato per riavvicinare vecchi fan a uno show che ormai detestavano. Benché non sempre sia filato tutto liscio, la serie risulta ancora molto curata e resiste alla prova del tempo, con episodi tipicamente trekkiani, ma con la novità dello spirito pionieristico e che andrebbe riscoperto anche dagli stessi fan.

Di seguito l'elenco dei dieci migliori episodi della prima stagione:

  • Prima Missione: contro il volere dei vulcaniani, l'Enterprise viene varata per riportare il Klingon Klaang sul suo pianeta natale. Durante il viaggio si imbatteranno nei sulibani e nella Guerra Fredda Temporale.

  • Il Caso Andoriano: Archer decide di visitare un monastero vulcaniano. Ma quando giunge sul luogo, trova un gruppo di andoriani che accusano i vulcaniani di spiare il loro pianeta.

  • Guerra Temporale: l'Enterprise si unisce a un gruppo religioso per osservare un fenomeno fisico nello spazio. Involontariamente Archer si troverà nuovamente al centro della guerra fredda temporale.

  • Nemico Silenzioso: una misteriosa nave aliena attacca l'Enterprise, costringendoli a tornare sulla Terra. Ma il vascello non è intenzionato a lasciarli andare. Archer e il suo equipaggio dovranno dimostrare di essere in grado di superare questa difficile situazione da soli.

  • Caro Dottore: l'Enterprise si imbatte in una specie aliena che sta morendo per uno strano virus. Il dottor Phlox farà di tutto per aiutarli, ma scoprirà una situazione che metterà a dura prova la sua fedeltà ad Archer e i suoi principi.

  • Le Ombre di P'Jem: A causa dell'incidente al monastero P'Jem, T'Pol viene richiamata dall'alto comando vulcaniano. Archer decide di portarla con se per una missione diplomatica, che però si trasforma in una difficile situazione di sopravvivenza dalle ripercussioni intergalattiche.

  • Navetta uno: Reed e Trip sono a bordo di una navetta per una missione esplorativa in un campo di asteroidi. Subendo gravi danni durante il tragitto, trovano i resti dell'Enterprise su uno degli asteroidi. Per Reed e Trip inizia un lungo percorso per la sopravvivenza.

  • La Fusione: l'Enterprise incontra un vascello di vulcaniani che si sono allontanati dalle discipline della pura logica. T'Pol viene persuasa da uno di loro a sperimentare le emozioni e l'antica tecnica della fusione mentale.

  • Vox Sola: una misteriosa creatura cattura Archer e Trip. Non riuscendo a separarli dall'alieno, l'equipaggio dovrà trovare un modo per comunicare con essa, nel tentativo di libarare il capitano e Trip.

  • Onda d'Urto – parte prima: a causa di un presunto errore dell'Enterprise, una colonia di 3000 abitanti viene distrutta. L'incidente convince l'ammiragliato a sospendere la missione di esplorazione su richiesta dell'alto comando vulcaniano. Archer verrà raggiunto da Daniels, uno dei membri di una delle fazioni della guerra fredda temporale, che lo informa che non sono stati loro a compiere il massacro e che la linea temporale è stata alterata. Archer dovrà trovare le prove che scagionano l'Enterprise dalla terribile tragedia.

Video

In un certo senso, Star Trek sta vivendo una seconda giovinezza nell'ultimo periodo e non solo per la nuova incarnazione cinematografica prodotta dalla Bad Robot, ma anche grazie al mercato Home Video che sta riproponendo, di volta in volta, tutto il franchise di Star Trek in alta definizione Blu Ray. Dal 2012 infatti, anno in cui si è festeggiato il venticinquesimo anniversario di The Next Generation, la CBS ha fatto partire uno dei più imponenti e importanti progetti di rimasterizzazione mai fatti, atto a riportare la più importante delle serie di Star Trek a nuova vita con tutti i vantaggi dell'alta definizione. Approfittando dell'alta popolarità di The Next Generation e la bontà di tutto il lavoro eseguito, CBS gli affianca le uscite dell'edizione Blu Ray della stagione meno amata di Star Trek: Enterprise. La prima stagione di Enterprise in Blu Ray, segue pedissequamente lo stesso schema delle prime due stagioni di The Next Generation: si presenta in un amaray contenente sei dischi che comprendono tutti i ventisei episodi della stagione, insieme agli extra. L'amaray è infine racchiuso in uno slipcover in stampa enbossed e metallizzata di pregevole fattura. Come per l'altra serie, non sono presenti i vantaggi della tecnologia java: non è possibile selezionare tutti i contenuti da uno qualsiasi dei dischi, limitando relativamente la libertà dell'utente. Nei menù viene indicato il codice del prodotto per ogni episodio, l'anno di trasmissione originale e la data in cui si svolge. Curiosamente vengono a mancare i promo originali della serie, presenti invece nei cofanetti di The Next Generation.

E' bene chiarire fin da subito che le edizioni Blu Ray di Enterprise non hanno beneficiato della cura con cui è realizzata The Next Generation e la cosa diventa fin da subito evidente. I motivi dietro tutto ciò sono intuibili: tutti i finanziamenti e gli sforzi produttivi sono concentrati per la rimasterizzazione di The Next Generation, tra le più costose e complesse di sempre, oltre a questo Enterprise è l'unica delle serie di Star Trek ad essere nata fin da subito con un master in alta definizione, quindi si è preferito utilizzare direttamente quel materiale, piuttosto che crearne uno nuovo. Infatti Enterprise è stato girato in 35 mm Super 35 e confezionato in un master digitale a 1.9K (nastro magnetico D5). Come era pratica comune per i prodotti televisivi di quegli anni, la post produzione, che va non solo dagli effetti speciali digitali, ma anche tutto il compositing e green screen, è stato realizzato a una risoluzione inferiore di 1.2K a quella effettiva del master. Tutto questo si traduce in un andamento molto altalenante della qualità del quadro video. I segmenti interessati, infatti, appaiono molto meno definiti, impastati e afflitti da un forte rumore video, dovuto anche a una scarsa profondità del colour grading, col risultato di sembrare non molto diversi da un DVD in upscaling. Gli effetti speciali digitali hanno soppiantato l'uso dei modellini e del motion control: non tanto per la qualità, anzi, ma per i minori costi produttivi e la maggior quantità di elementi che potevano essere gestiti sullo schermo. Soffrono dei medesimi problemi della bassa risoluzione della post produzione, ravvisando evidenti problemi di aliasing e moiré vari. Le parti prive di effetti visivi, benché superiori al resto, non godono certo di qualità troppo elevata: i primi piani appaiono abbastanza discreti, ma mancano di incisività, oltre che di scarsissimo microdettaglio generale. Le trame degli indumenti sono riprodotte discretamente, ma è impossibile cogliere gli elementi più fini. Gli sfondi sono molto fumosi, afflitti da un forte rumore, come tutto il quadro del resto, probabilmente per un uso di pellicole ad alta sensibilità, come spesso accade nei prodotti televisivi. Certo la possibilità di riuscire a vedere una rumore così fine, insieme a eventuali spuntinature bianche sul negativo, è indice della bontà del master e della sua natura HD. Come detto, il color grading usato è molto limitato, nelle sequenze con effetti visivi si nota l'evidente rumore digitale ed eventuali aloni anomali. La colorimetria è limitata a tinte fredde e tenui, con alternarsi di dominanti blu e viola, inoltre è quasi sempre presente un effetto flou più o meno marcato a seconda delle scene, sicuramente voluto.

Per gli standard a cui il Blu Ray ci ha abituati, tra cinema e serie TV, non c'è dubbio che il quadro qui mostrato è davvero di poco conto. Ma, per valutare correttamente ogni genere di prodotto, va sempre presa in esame la sua storia produttiva, che ci comunica di un prodotto limitate dagli standard dell'epoca e quindi impossibile che possa esprimere più di così il suo potenziale. A voler essere pignoli, l'unico modo che avrebbe Enterprise per vedersi come mai prima d'ora, sarebbe un'operazione similare a quella di The Next Generation: tornare ai negativi originali e riassemblare i master con nuovi effetti speciali ad alta risoluzione. Il costo di un eventuale operazione sarebbe proibitivo, molto di più di quella di The Next Generation, in quanto gli effetti speciali andrebbero rifatti da zero e non ricomposti come lo storico show. Quindi non vi è dubbio che Enterprise con questa qualità non si era mai visto e ancora una volta bisognerebbe ringraziare la CBS per la cura con cui sta realizzando queste edizione HD di Star Trek.

Audio

Come consuetudine per tutte le uscite di Star Trek targate CBS, il set audio prevede il mix originale per ogni doppiaggio in Dolby Digital. Nel nostro caso, la lingua italiana è presentata in 5.1 a 640 kbps. Ovviamente l'inglese originale gode di tutti i vantaggi di una codifica lossless in DTS HD Master Audio, ma curiosamente non è stato previsto nessun upmix a 7.1 canali, come invece accaduto per The Next Generation e La Serie Classica ancora prima, restando quindi fermo agli originali 5.1.
Dato che si tratta di un prodotto piuttosto recente, la resa dell'audio italiana è molto buona e in linea con gli standard medi a cui siamo abituati negli show televisivi. I dialoghi suonano sempre chiari, senza problemi di intelligibilità. Gli effetti sonori godono di una dinamica molto buona e funzionale alle varie scene d'azione, i motori a curvatura vibrano, i colpi dei phaser risuonano nei vari canali, con una direzionalità e separazione di tutto rispetto. La musica è forse l'elemento meglio curato, specie nei titoli di testa, in grado di coinvolgere lo spettatore nell'atmosfera dello show. Inutile però farsi illusioni, il distacco con la traccia originale si avverte fin da subito, con una ricchezza nelle frequenze, maggiore potenza nei bassi e miglior partecipazione nei surround. Il distacco non è del tutto netto, ma la superiorità è fuori discussione. Certo, dopo aver ascoltato le tracce italiane di The Next Generation, quelle di Enterprise sembrano puro cinema.

Da segnalare l'assenza dei sottotitoli cartelli per i dialoghi in lingue aliene, ad eccezione dell'episodio pilota, presente invece una titolazione a video in inglese. Tale assenza era riscontrabile anche in un episodio della seconda stagione di The Next Generation.

Extra

Di tutte le sezioni che si prendono in esame nella valutazione di un'edizione, quella dei contenuti speciali di Enterprise Stagione 1 è sicuramente la più appagante. Completa ed esauriente ben oltre le più rosee aspettative, l'edizione Blu Ray eredita tutti gli extra dell'edizione DVD del 2005 e vi aggiunge dei nuovi documentari realizzati per l'occasione. Tra i nuovi extra, a parte nuovi commenti audio ad alcuni episodi, troviamo la lunga intervista tra Rick Berman e Brannon Braga, i due autori dello show, che, a distanza di dodici anni dalla sua creazione e a otto dalla sua cancellazione, riflettono e si interrogano sulle aspettative, sugli errori, sui successi di uno degli show di Star Trek più controversi e problematici. A questo si aggiunge il nuovo documentario in tre parti “Arrivare Coraggiosamente”: una lunga retrospettiva sulla creazione dello show, con impressioni del cast, degli autori e molto altro ancora. Ogni segreto della prima stagione viene sviscerato dagli altri documentari presenti, con dietro le quinte su alcuni episodi specifici, con la costruzione dei set e quant'altro.
Sotto questo punto di vista, si tratta dell'edizione definitiva.

Disco 1

  • Prima Missione:

  • Commento audio non sottotitolato di Brannon Braga, James L. Conway, Connor Trinneer, Dominic Keating, e Dan Curry.

  • Commento audio non sottotitolato di Brannon Braga e Rick Berman (2005)

  • Commento testuale di Mike e Denise Okuda (2005)

  • Vincere la Paura: scene eliminate

  • Conversazione con Rick Berman e Brannon Braga

  • Introduzione al cast

  • Presentazione televisiva

  • Presentazione di distribuzione

  • Archivio Diari di Missione

  • La Creazione di Enterprise

  • O Capitano! Mio Capitano! Un profilo di Scott Bakula

  • NX 01 File 02

Disco 2

  • Inatteso: scena eliminata

  • Il Caso Andoriano: Commento testuale di Mike e Denise Okuda (2005)

  • Archivio Diari di Missione

  • Impressioni del Cast: Stagione 1

  • I Segreti di Enterprise

Disco 3

  • Nemico Silenzioso: Commento audio non sottotitolato di Andre Bormanis e Dan Curry

  • Una Nave alla Deriva: scena eliminata

  • Archivio Diari di Missione

  • Viaggi Temporali di Star Trek: Guerra Fredda Temporale e Oltre

  • L'Ammiraglio Forrest al centro della scena

Disco 4

  • Le Ombre di P'Jem: Commento audio non sottotitolato di Mike Sussman e Phyllis Strong

  • Navetta Uno: Commento audio non sottotitolato di Brannon Braga, David Livingston. Connor Trineer e Dominic Keating

  • Navetta Uno: scena eliminata

  • Archivio Diari di Missione

  • Dentro Navetta Uno

  • NX 01 File 01

  • NX 01 File 03

Disco 5

  • Oasi: scene eliminate

  • Vox Sola: commento testuale di Mike e Denise Okuda (2005)

  • La Caduta di un Eroe: scene eliminate

  • Sul Set

  • Archivio Diari di Missione

  • Papere sul set di Enterprise

Disco 6

  • Due giorni e due notti: scena eliminata

  • Onda d'Urto – Prima Parte: scene eliminata

  • Arrivare Coraggiosamente: il varo di Enterprise

  • Parte 1: Conto alla Rovescia

  • Parte 2: Imbarco sull'Enterprise

  • Parte 3: Primo Volo

  • Archivio Diari di Missione

  • Celebrando Star Trek

Conclusioni

“Rotta Impostata!”. Star Trek Enterprise irrompe inaspettatamente nel mercato Home Video, affiancandosi alle eccellenti uscite di The Next Generation. Benché il progetto sia significativamente inferiore, Enterprise ci viene presentato con la medesima cura con cui CBS ha realizzato le edizione HD della Serie Classica prima e The Next Generation poi, valorizzato dalla migliore qualità audio e video possibile e da un completo comparto extra in grado di rivelare molte informazioni. Benché dal punto di vista tecnico sia limitato dai mezzi dell'epoca, viene caldamente consigliato a tutti i fan più accaniti di Star Trek, che potrebbero riscoprire uno show da loro stessi sottovalutato, ma il consiglio si estende anche al pubblico generalista, che potrebbe trovare in Enterprise uno Star Trek più vicino alla sua sensibilità e più fresco.

A cura di Fabio Segretario

Continua a leggere su BadTaste