Star Trek: Discovery 1x14, "La guerra fuori, la guerra dentro": la recensione
Nel nuovo episodio di Star Trek: Discovery, i protagonisti fanno i conti con le conseguenze delle proprie azioni e si preparano al meglio alla battaglia ormai imminente
Salvata in extremis da morte certa, l'ex imperatore dell'universo alternativo si è ritrovata sulla Discovery finalmente tornata a casa, costretta a testimoniare - assieme all'equipaggio più che mai spaesato - l'ormai imminente vittoria totale dei klingon contro la Federazione. Scelta a suo modo bizzarra, questa di rimettere Georgiou in una posizione di comando precedentemente occupata dal suo alter ego. Eppure, la decisione risulta piuttosto calzante in considerazione di come tutto l'episodio ruoti attorno all'irreparabilità degli errori commessi e alla necessità di guardare al futuro affrancandosi da retaggi passati.
Fa piacere ritrovare l'ammiraglio Cornwell (Jayne Brook) e Sarek (James Frain), sebbene il ritorno dell'alto ufficiale che fu amante di Lorca imponga a Saru (Doug Jones) di abbandonare - seppur momentaneamente - la sedia del capitano. Attorialmente parlando, La guerra fuori, la guerra dentro è quanto di più inebriante si possa sperare di ottenere da un episodio televisivo: da Latif a Yeoh, da Wiseman a Martin-Green, la puntata è sorretta da performance vibranti e dolenti, che ci ricordano come - al contrario dei conflitti esterni, che finiscono per assomigliarsi tragicamente - la guerra dentro abbia molte sfaccettature e altrettante modalità espressive.