Star Trek: Discovery 1x14, "La guerra fuori, la guerra dentro": la recensione

Nel nuovo episodio di Star Trek: Discovery, i protagonisti fanno i conti con le conseguenze delle proprie azioni e si preparano al meglio alla battaglia ormai imminente

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Spoiler Alert
Solo una settimana fa, i fan di Star Trek: Discovery stavano piangendo la dipartita del capitano Lorca (Jason Isaacs), dopo aver ammortizzato il colpo ricevuto con la scoperta della sua reale provenienza dall'universo specchio. Prendendo le distanze a velocità di curvatura da una morte tanto pesante da elaborare, La guerra fuori, la guerra dentro fa rotta verso il futuro con una resurrezione simbolica che affascina e incuriosisce: quella di Philippa Georgiou (Michelle Yeoh).

Salvata in extremis da morte certa, l'ex imperatore dell'universo alternativo si è ritrovata sulla Discovery finalmente tornata a casa, costretta a testimoniare - assieme all'equipaggio più che mai spaesato - l'ormai imminente vittoria totale dei klingon contro la Federazione. Scelta a suo modo bizzarra, questa di rimettere Georgiou in una posizione di comando precedentemente occupata dal suo alter ego. Eppure, la decisione risulta piuttosto calzante in considerazione di come tutto l'episodio ruoti attorno all'irreparabilità degli errori commessi e alla necessità di guardare al futuro affrancandosi da retaggi passati.

L'esempio più emblematico della drammatizzazione di questo tema è la scena tra Michael Burnham (Sonequa Martin-Green) e Ash Tyler (Shazad Latif), in cui l'ex spia klingon tenta in tutti modi una riappacificazione con l'amata, ricevendo in cambio un addio commosso ma irremovibile. Le azioni di Tyler non vengono dimenticate neppure da Sylvia Tilly (Mary Wiseman), che però sceglie - dando il buon esempio al resto dell'equipaggio - di concedere fiducia al sopravvissuto, convinta che il male commesso fosse da attribuirsi unicamente all'intrusione di Voq nella sua coscienza.

Fa piacere ritrovare l'ammiraglio Cornwell (Jayne Brook) e Sarek (James Frain), sebbene il ritorno dell'alto ufficiale che fu amante di Lorca imponga a Saru (Doug Jones) di abbandonare - seppur momentaneamente - la sedia del capitano. Attorialmente parlando, La guerra fuori, la guerra dentro è quanto di più inebriante si possa sperare di ottenere da un episodio televisivo: da Latif a Yeoh, da Wiseman a Martin-Green, la puntata è sorretta da performance vibranti e dolenti, che ci ricordano come - al contrario dei conflitti esterni, che finiscono per assomigliarsi tragicamente - la guerra dentro abbia molte sfaccettature e altrettante modalità espressive.

È trovandoci davanti a un episodio come questo, ricco di tensione emotiva, visivamente accattivante ed efficace preludio dello scontro che concluderà la stagione, che non possiamo che rallegrarci della presenza di Star Trek: Discovery nel panorama televisivo di genere, nonché all'interno di un franchise che sta ritrovando, grazie a questa serie, una nuova linfa vitale che non ha paura d'osare.

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