Stagioni: quattro storie (e mezza) per Emergency, la recensione
Abbiamo recensito per voi Stagioni: quattro storie (e mezza) per Emergency, pubblicato da Tunué
La ONG partner delle Nazioni Unite e la casa editrice Tunué hanno unito le forze partendo da un'idea di Stefano Piccoli (autore di una delle cinque storie proposte) per dimostrare che la straordinarietà di qualcuno è purtroppo molto spesso l'ordinarietà di altri.
Trattandosi di un progetto che devolve parte degli incassi al Centro chirurgico e pediatrico di Goderich in Sierra Leone, la casa editrice di Latina ha confezionato un prodotto da libreria assolutamente elegante e curato. Talvolta queste iniziative prendono forma con pubblicazioni a metà tra l'opuscolo informativo e la lezioncina volta a smuovere le coscienze, andando a risvegliare quei sentimenti a metà tra la pietà e il senso di colpa individuale; in questo caso sia gli autori sia l'apparato editoriale hanno compiuto una scelta diametralmente opposta, restituendo una dignità e una consapevolezza alle storie e al materiale informativo che rispecchia pienamente la cura e la passione di chi, da molti anni, investe la propria vita per prendersi cura di quella altrui.
Si prosegue con Skin e Sky, di Antonio Bruscoli e Simona Binni, la storia più toccante del volume, legata con un filo di corsi e ricorsi storici alla prima vicenda.
Storm, di Antonio Bruscoli e Paolo Campana (che hanno curato la veste grafica del libro, di ritorno al Fumetto dopo diversi anni), parla di due ragazzini che vivono la malattia mantenendo la speranza, raccontando la voglia di vivere che inonda il corpo nonostante esso sia corroso dal dolore.
Una storia lunga un sogno, di Patrizia Pasqui e Gud, racconta anch'essa di un viaggio, vissuto questa volta (per buona parte) in solitaria da un adulto in viaggio per l'Europa, alla ricerca di un nuovo posto nel mondo in cui sopravvivere, e magari vivere.
Chiude la parte dedicata alle storie Gubuldin, di Roberto Maccaroni, Marco Rocchi e Francesca Carità, che restituisce la dignità individuale grazie al nome proprio di ognuno, in cui risiede tanto la nostra storia personale quanto il nostro diritto di essere identificati come singolarità e non generalizzati nelle moltitudini.
In ogni storia è ovviamente presente Emergency, senza però mai snaturare il senso della lettura o la credibilità di quanto raccontato; l'organizzazione resta infatti sullo sfondo, con pochi attimi in primo piano. L'ultima parte del volume è dedicata esclusivamente all'ONG e al suo operato, con la presentazione della Sierra Leone e del centro medico a cui è dedicata questa iniziativa.
Stagioni: quattro storie (e mezza) per Emergency è prima di tutto la conferma che è possibile realizzare edutainment volto a sensibilizzare i lettori senza cadere nel patetico e nel didascalico, nonché un prodotto da libreria destinato a durare (purtroppo, anche a causa del susseguirsi di crisi umanitarie).
Sarebbe facile invitare i lettori all'acquisto semplicemente per sostenere la buona causa che ha mosso l'iniziativa editoriale di Tunué, ma in questo caso sarebbe estremamente riduttivo, vista la qualità complessiva dei fumetti proposti.