Spiritwalker, la recensione | Trieste Science+Fiction Festival 2021

Dalla Corea arriva l'action movie a sfumature sci-fi Spiritwalker, che intrattiene con un film pieno d'azione, mistero e divertimento

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Spiritwalker, la recensione | Trieste Science+Fiction Festival 2021

Il regista coreano Yoon Jae-keun fonde in Spiritwalker delle spettacolari scene d'azione con un elemento sci-fi legato al tema dell'identità proponendo così un film in grado di intrattenere, a tratti divertire, e persino emozionare. Al centro della trama c'è un uomo, I-an Kang (Yoon Kyesang), che si risveglia dopo un incidente d'auto nel corpo di uno sconosciuto. Con un po' di stupore il protagonista si rende conto che ogni 12 ore si sposta dentro un'altra persona e prova a capire la propria vera identità e cosa gli è successo, scoprendo inoltre il suo legame con Jin-ah (Ji-Yeonn Lim), una donna enigmatica e che indaga su quanto accaduto al suo compagno.

Jae-keun, impegnato anche come sceneggiatore, riesce a muoversi con sicurezza nella complessa rete di legami, inganni e amori che sostengono la storia di Spiritwalker, aggiungendo a ogni "salto" compiuto dallo smemorato un tassello del mistero che conduce alla rivelazione di quanto accaduto prima dell'incidente, mantenendo alta l'attenzione degli spettatori con scontri fisici ben coreografati e diretti e momenti esilaranti grazie al coinvolgimento di un senzatetto che si ritrova a fare i conti con una situazione incredibile e al limite della follia, tra riflessioni sull'identità usando hotdog e altri cibi da fast food, tentativi di "corruzione" e inseguimenti ad alto tasso di adrenalina.

Yoon Kyesang è stato particolarmente bravo nel gestire i continui cambi di corpo rappresentando il senso di smarrimento e le varie sfumature che caratterizzano le persone di cui "si impossessa" I-an, mettendosi inoltre alla prova dal punto di vista fisico. Dispiace un po' che il personaggio femminile che dovrebbe rappresentare un elemento chiave della narrazione non sia sviluppato nel migliore dei modi, ma l'ultimo atto della storia, dal ritmo sostenuto e sparatorie senza fine accompagnate dall'incalzante musica composta da Kang Ne-ne accompagnano con facilità fino a un epilogo in cui si scivola, purtroppo, nei buoni sentimenti. L'aspetto filosofico della natura dell'io e di cosa renda una persona ciò che è veramente, ricco di fascino, viene trattato inoltre in modo un po' troppo semplicistico preferendo concentrarsi sull'azione e sulla storia d'amore che dà forza e motiva il protagonista per andare alla ricerca di se stesso. Spiritwalker riesce comunque a convincere con la sua capacità di essere imprevedibile e una corsa contro il tempo che non alcun problema di ritmo grazie all'ottimo montaggio di Kim Sun-min.

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