Spider-Woman: Agente dello S.W.O.R.D., la recensione
Abbiamo recensito per voi Spider-Woman: Agente dello S.W.O.R.D., di Brian Bendis e Alex Maleev
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Per fortuna tutto ciò è stato sventato, ma c'è un prezzo da pagare: alla conclusione dell'evento Secret Invasion, Norman Osborn - assassino di Veranke e novello paladino d'America - e H.A.M.M.E.R. - vale a dire il suo nuovo, personalissimo S.H.I.E.L.D. - hanno in pugno gli Stati Uniti e le sorti della comunità supereroistica.
Dopo essere stata prigioniera per anni su un pianeta alieno e aver visto la propria vita - e la già labile reputazione - andare in pezzi, Jessica riceve una proposta di lavoro dallo S.W.O.R.D., agenzia di intelligence e antiterrorismo a difesa della sicurezza mondiale contro le minacce extraterrestri. In un momento tanto delicato, la Donna Ragno ha così la possibilità di combattere gli agenti Skrull ancora presenti sulla Terra e ottenere la sua personale rivalsa. La prima tappa della sua missione è la malfamata isola di Madripoor, dove, dotata di un sofisticato apparecchio in grado di svelare l’emissione di radiazioni aliene, deve smascherare gli infiltrati.
Partendo da una storia di spionaggio, Bendis si cimenta in un riuscito racconto psicologico con protagonista un personaggio femminile decisamente tridimensionale, l’ennesimo della sua carriera. Posta di fronte a suo dramma esistenziale, Jessica non si chiude a riccio per abbandonarsi all’autocompiacimento, ma preferisce affrontare i problemi entrando in azione. Stanca, colma di livore e ormai sull’orlo di una crisi di nervi, la Donna Ragno ha la possibilità di rimettersi in carreggiata e riprendere in mano la propria vita.
Il racconto imbastito da Bendis riesce a trasmettere le stesse emozioni che animano la protagonista: tensione, inquietudine e rabbia. La presenza di tanti personaggi provenienti dalle opposte fazioni permette una maggiore interazione e offre la possibilità di articolare uno sviluppo della trama ricco di colpi di scena. La narrazione è serrata, densa di mistero, e l’incertezza che da sempre accompagna questo genere di storie viene potenziata dall’indefinita natura degli individui che Jessica incontra nel corso della storia: si tratta di alieni mutaforma o umani? E se sono umani, c'è da fidarsi?
Spider-Woman è una piacevole miniserie che può vantare l’apporto di un grande Alex Maleev ai disegni. Il tratto realistico dell’artista bulgaro esalta sia le scene d’azione, con pose plastiche e potenti, sia primi piani espressivi, in grado di tradurre in immagini i diversi stati emotivi dei personaggi. L’intenso gioco di ombre di Maleev conferisce quell’aura tensiva che accompagna il racconto dalla prima all’ultima pagina, in un susseguirsi di tavole di grande impatto. Risulta interessante la colorazione scelta per le fasi in cui Jessica utilizza i suoi poteri: toni vivi che contrastano con il clima plumbeo e claustrofobico delle altre illustrazioni.
Oggi Spider-Woman è madre, ha abbandonato gli Avengers per dedicarsi alla lotta al crimine su una scala più compatibile al suo nuovo ruolo. Ma prima delle avventure che leggiamo sul quindicinale Amazing Spider-Man, Jessica era una donna distrutta, vicina all’oblio e in cerca di vendetta. Spider-Woman: Agente dello S.W.O.R.D. è il racconto di come ha saputo rialzarsi e rimettere insieme i cocci della sua vita.