Spider-Man: Rinnovare le promesse vol. 1, la recensione

Rinnovare le promesse conferisce nuova verve allo spirito originale di Spider-Man con una storia classica esaltata da un'estetica moderna

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Amazing Spider-Man: Renew Your Vows #1, anteprima 01

Diciamola tutta: la cancellazione del matrimonio di Peter Parker e Mary Jane è qualcosa che la quasi totalità dei fan di Spider-Man non ha ancora digerito. L’accordo stipulato con Mefisto per salvare la vita di Zia May, come raccontato in Soltanto un altro giorno (2007), ha fatto calare il sipario su una delle storie d'amore più longeve e apprezzate della Storia dei comics, "ringiovanendo" sì il protagonista ma scontentando praticamente tutti quanti.

Otto anni più tardi, nel corso del megaevento Secret Wars, è uscita la miniserie Amazing Spider-Man: Renew Your Vows, scritta da Dan Slott per i disegni di Adam Kubert, in cui la coppia, calata in una dimensione creata dal Dottor Destino, tornava a essere sposata.

Altro stacco: nel 2016, in occasione del secondo Marvel NOW!, la Casa delle Idee ha dedicato una serie regolare alla famiglia Parker di Terra-18119. In questa realtà alternativa, al fianco di Peter combattono sua moglie Mary Jane, alias Spinneret, e la loro figlioletta Annie, nome di battaglia: Spiderling.

Panini Marvel Italia ha inizialmente proposto i primi episodi di questo titolo sullo storico quindicinale del Tessiragnatele, e il mese scorso ha deciso di riprenderlo dando alle stampe un prestigioso cartonato che raccoglie i numeri #1/12.

La storia, scritta dal decano Gerry Conway (Carnage) e disegnata da Ryan Stegman (Venom), è ambientata in una Manhattan meno futuristica rispetto a quella vista durante le Guerre Segrete raccontate da Jonathan Hickman ed Esad Ribic, cosa che permette di catturare le atmosfere urbane ben note agli appassionati del Tessiragnatele. Ogni aspetto, a dire il vero, riporta a una dimensione più familiare dell’eroe, con il protagonista che si barcamena tra il lavoro di fotografo freelance al Daily Bugle e la lotta contro il crimine nelle strade della Grande Mela.

Conway e Stegman, che firma la sceneggiatura degli ultimi due episodi, non puntano però sull’effetto nostalgia e inseriscono elementi inediti che infondono nuova linfa vitale alla mitologia dell’Uomo Ragno: non solo super eroe e marito ma anche padre, ad accrescere il carico di responsabilità. Lo stesso dicasi per MJ, divisa tra l'azienda per cui lavora e l’educazione della figlia, o per la stessa Annie, che deve fare i conti con i problemi tipici della sua età e la voglia di utilizzare i poteri di cui è dotata.

Mentre i Parker tentano di mantenere un sano equilibrio famigliare devono combattere minacce di ogni sorta, tra simbionti, storici villain e una nuova/vecchia nemesi che giunge sulla scena: Norman Osborn II.

"Conferire nuova verve allo spirito originale del Tessiragnatele è la chiave vincente di Rinnovare le promesse."I divertenti siparietti domestici, gli scontri mozzafiato e il coinvolgimento di tanti volti conosciuti dell’Universo Marvel (seppur in versione alternativa) rendono ancora più affascinante il lavoro di un Conway ispirato come non lo vedevamo da anni. La lettura scorre piacevolmente, incentrata prevalentemente sul tema della famiglia, ovviamente declinato secondo i dettami della tradizione ragnesca: un mito fatto di sfide impossibili, senso di responsabilità, umanità e ironia.

Conferire nuova verve allo spirito originale del Tessiragnatele è la chiave vincente di Rinnovare le promesse, un fumetto dal taglio certamente più classico rispetto alla gestione di Amazing Spider-Man firmata all'epoca da Dan Slott, ma assolutamente moderno dal punto di vista della messa in scena.

Il merito di quest’ultimo aspetto va soprattutto a uno Stegman fortemente in ascesa, abile nel valorizzare l’emotività delle sequenze di dialogo ma ancora più strabiliante nell’esaltare la dinamicità dei protagonisti in quelle d'azione. Buona la prova di Brian Level, che sostituisce l'artista titolare al tavolo da disegno, così come non stonano le storie brevi poste in appendice al primo capitolo.

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