Sons of Anarchy 7x03 "Playing with Monsters" : la recensione
Terzo episodio stagionale per Sons of Anarchy: continua la spirale discendente dei protagonisti
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La testa bassa del gruppo di fronte agli ordini di Jax, l'insensibilità – sembra quasi sbagliato definirla crudeltà – di Gemma, la vacuità nello sguardo di Juice. Esiste un limite oltre il quale giocare con i personaggi, rivoltarli su loro stessi, cambiarli, diventa semplicemente sbagliato. Per Sons of Anarchy l'asticella di questo limite è stata sempre molto alta, anche grazie a una scrittura che fin da subito ha messo in chiaro l'eccessività dei caratteri e del loro mondo. Tutto però ha una fine e anche la serie di FX, nell'avvicinarsi alla sua, sente l'amarezza di una chiusura che non può e non riuscirà a rimettere tutto in equilibrio. Perché l'equilibrio non fa parte di questo mondo, perché l'unica condizione di stasi accettabile è sempre stata la morte.
È una scena, e in generale una parentesi dell'episodio, inutile e quasi straniante, ma importante perché forse ci aiuta a capire qualcosa. Nonostante una certa sicurezza ostentata, nessuno dei protagonisti ha il minimo controllo su quello che sta accadendo o che accadrà, ma Sutter sì. Avvicina pericolosamente Chibs al nuovo sceriffo, fa uscire allo scoperto Juice, continua ad esporre il gruppo, tramite Jax, a grandi rischi. E presto tirerà drammaticamente le fila del discorso.