Sons of Anarchy 7x03 "Playing with Monsters" : la recensione

Terzo episodio stagionale per Sons of Anarchy: continua la spirale discendente dei protagonisti

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FX
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Si inizia con un rifacimento porno di Frankenstein e si conclude con un volgare – sì, credo sia la parola giusta – episodio di violenza. E in mezzo c'è tanta rabbia e cattiveria e stupidità. Sette stagioni di Sons of Anarchy, e ancora non si riesce bene a tracciare il limite tra ciò che quello che è il genio di Sutter, la sua capacità di tenere in bilico una storia che molti altri avrebbero già fatto crollare su se stessa, e le mancanze che lo portano a scelte e caratterizzazioni impossibili per riuscirvi. E "Playing with Monsters" non fa eccezione. Gli si può riconoscere il beneficio del dubbio, ma è evidente che tutto è cambiato con la morte di Tara.

La testa bassa del gruppo di fronte agli ordini di Jax, l'insensibilità – sembra quasi sbagliato definirla crudeltà – di Gemma, la vacuità nello sguardo di Juice. Esiste un limite oltre il quale giocare con i personaggi, rivoltarli su loro stessi, cambiarli, diventa semplicemente sbagliato. Per Sons of Anarchy l'asticella di questo limite è stata sempre molto alta, anche grazie a una scrittura che fin da subito ha messo in chiaro l'eccessività dei caratteri e del loro mondo. Tutto però ha una fine e anche la serie di FX, nell'avvicinarsi alla sua, sente l'amarezza di una chiusura che non può e non riuscirà a rimettere tutto in equilibrio. Perché l'equilibrio non fa parte di questo mondo, perché l'unica condizione di stasi accettabile è sempre stata la morte.

Jax, il nostro Jax, osserva con sguardo inqualificabile la scena di sesso che apre questo episodio. E in qualche modo capiamo che il centro di quel momento è lui che osserva la scena. Seguono alleanze, controalleanze, giochi di potere, tutte cose sulle quali, francamente, dopo sei stagioni e a dieci episodi dalla fine, è subentrata un po' di stanchezza. Certo, probabilmente il castello crollerà e il massacro inzierà da qui prima si sfociare nelle tensioni familiari che ben sappiamo, ma in questo momento la scena che colpisce di più è quella in cui Jax e gli altri fanno fuori alle spalle alcuni Niners. Un momento che fa il paio con quello conclusivo, in cui il protagonista si reca a casa del padre di Sandy insieme a Gemma per colpirlo a tradimento.

È una scena, e in generale una parentesi dell'episodio, inutile e quasi straniante, ma importante perché forse ci aiuta a capire qualcosa. Nonostante una certa sicurezza ostentata, nessuno dei protagonisti ha il minimo controllo su quello che sta accadendo o che accadrà, ma Sutter sì. Avvicina pericolosamente Chibs al nuovo sceriffo, fa uscire allo scoperto Juice, continua ad esporre il gruppo, tramite Jax, a grandi rischi. E presto tirerà drammaticamente le fila del discorso.

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