Solar Opposites (prima stagione): la recensione dei primi due episodi della serie animata
I primi due episodi della serie animata Solar Opposites introducono l'ironia e la follia che contraddistinguono il nuovo progetto di Justin Roiland, già autore di Rick and Morty
Justin Roiland, co-creatore di Rick and Morty e Mike McMahan hanno ideato con Solar Opposites un ironico e folle approccio alla società contemporanea proponendo una serie animata per adulti che sfrutta la premessa dell'arrivo degli alieni sul nostro pianeta per proporre una storia irriverente, esilarante e che usa la violenza in modo inaspettato e sorprendente.
Nel primo episodio Korvo e Terry diventano gandi fan di un programma televisivo, Funbucket, e decidono di creare realmente la creatura al centro della trama dopo aver scoperto che non esiste nella realtà. Yumyulack e Jesse si trovano invece in difficoltà a scuola e decidono di "restringere" Lydia, che li ha presi di mira, sperando di studiarla per capire i comportamenti umani. Entrambe le situazioni non andranno esattamente come previsto inizialmente, causando non pochi problemi alla famiglia.
Nella seconda puntata, invece, Korvo e Terry sfruttano la tecnologia per scoprire cosa pensano di loro i vicini, mentre Jesse prova a convincere Yumyulack che gli esseri umani sono generalmente buoni dovendo però fare i conti con intolleranze e incomprensioni. Gli abitanti che si sono imbattuti nei due giovani replicanti, inoltre, si ritrovano in una realtà pericolosa e inaspettata.
Visivamente Solar Opposites ricorda, come prevedibile, Rick and Morty, tuttavia la serie animata riesce a trovare fin da subito la propria identità. La scelta di iniziare il racconto con i protagonisti già da tempo sulla Terra permette di mostrarli fin da subito con i loro diversi approcci all'umanità, di cui emerge il lato forse peggiore, cinico e pieno di contraddizioni. I quattro alieni vivono infatti in prima persona incomprensioni, bullismo, intolleranza, tradimenti e pregiudizi, il tutto affrontato con un approccio in equilibrio tra l'inconsapevolezza legata alla loro origine aliena e l'innocenza della loro giovane età, situazione che giustifica anche i momenti più violenti e le scelte meno razionali. Gli alieni, seppur con diverse motivazioni, sembrano inizialmente sempre animati da buone intenzioni che vanno in mille pezzi scontrandosi con la realtà della vita sulla Terra e danno vita a conseguenze inaspettate e in bilico tra effetti esilaranti e disturbanti. Osservare i comportmenti umani dalla prospettiva dei quattro alieni è comunque interessante e un'idea irriverente e provocatoria che lascia la curiosità di scoprire cosa accadrà in futuro.
I contenuti privi di filtri, morali ed etici, potrebbero allontanare parte degli spettatori, ma il nuovo show possiede più di un elemento che ne motiva la visione a partire dalla presenza di Pupa che è irresistibile e si inserisce immediatamente tra i personaggi secondari che rubano la scena ai protagonisti, suscitando immediatamente il desiderio che vengano realizzate puntate totalmente dedicate alle sue avventure.
I primi due episodi della serie animata Solar Opposites, al centro della nostra recensione, conquisteranno chi è alla ricerca di una storia che offre un approccio tagliente alla società contemporanea, riuscendo inoltre a regalare molta leggerezza e divertimento.