Sniff, la recensione

Sniff è un fumetto sincero e ben realizzato: se è vero che la fine di un amore è sempre fonte di tristezza, vedere come due nasi si sforzino di cambiare le cose è divertente

Condividi

Sniff, anteprima 01

Si dice che in una coppia l'alchimia sia l'aspetto fondamentale: ma cosa si intende con questo termine? Difficile spiegarlo con parole semplici. Certamente la reciproca ricerca fisica ed emotiva passa dal conoscersi da vicino e, prima ancora del contatto tra le labbra che dà inizio a un bacio, spesso è un'altra parte del volto a incontrare qualcosa sul suo percorso: il naso. Nel pieno stile della canzone Cyrano, firmata da Francesco Guccini, in Sniff, opera di Fulvio Risuleo e Antonio Pronostico edita da Coconino Press, è proprio l'organo sensoriale dell'olfatto a dare il via a una piacevole storia raccontata da un punto di vista decisamente peculiare.

I nasi di due individui sono gli spettatori impotenti (o forse no?) di una coppia in crisi, seguita dal lettore durante una vacanza sulla neve. Pagina dopo pagina, con un'elegante soluzione grafica dove la colorazione è preponderante e le linee di china sono morbide come nei libri illustrati degli anni Sessanta, un uomo e una donna esplorano silenziosamente (e inconsapevolmente osservati) il loro rapporto che va deteriorandosi: la passione non è più quella di una volta, le tentazioni esterne sono molte e l'alchimia sembra essere svanita.

Ai loro nasi, però, non sfugge proprio nulla: i due iniziano a interrogarsi, a cercarsi e a chiedersi se, dopotutto, per la coppia ci sia ancora qualche speranza. Perché tutto questo interesse? Per il motivo più semplice e dolce del mondo: l'istinto alla base di ogni felice interazione tra individui, qualcosa che resta sotto pelle finché non viene meno il presupposto che lo rende possibile. Il desiderio dei nasi avrà la meglio o gli eventi prenderanno una piega diversa?

"Un dialogo ibseniano che racconta l'incomunicabilità domestica, quella più difficile da metabolizzare."Risuleo e Pronostico affrontano con leggerezza il tema della (possibile) fine dell'amore spostando il punto di vista per renderlo straniante rispetto ai protagonisti e, di conseguenza, mettendo i lettori nella posizione di spettatori di un dramma teatrale, un dialogo ibseniano che racconta l'incomunicabilità domestica, quella più difficile da metabolizzare.

Al termine della lettura - tutta d'un fiato, consigliamo, per riuscire a mantenere la variazione di ritmo e registro tra le parti più serene e quelle più cupe - l'esperienza è sicuramente soddisfacente quanto agrodolce. Da un lato c'è la simpatia per due personaggi fuori dagli schemi che sono una maschera (nel vero senso della termine) figlia dell'ingenuità, dall'altro c'è un ritratto opposto, che mostra i sentimenti fin troppo consapevoli e i cambiamenti vissuti dal mondo che circonda i protagonisti.

Sniff è un fumetto sincero e ben realizzato: se è vero che la fine di un amore è sempre fonte di tristezza, vedere come due nasi si sforzino di cambiare le cose è divertente, nonostante ci si possa riconoscere tra una risata amara e l'altra.

[gallery columns="1" size="large" ids="261973,261974,261975,261976,261977,261978,261979"]

Continua a leggere su BadTaste