Sneaky Pete 1x01 "Pilot": la recensione

Un truffatore (Giovanni Ribisi) cambia identità dopo aver rubato dei soldi a un boss (Bryan Cranston): questo è Sneaky Pete, nuova proposta di Amazon

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Forse avete sentito parlare di Sneaky Pete e pensate di seguirlo per la presenza di Bryan Cranston, che qui veste i panni di un boss della criminalità, pregustando di vedere il nostro interprete nei panni di una specie di nuovo Gus Fring. Se il motivo è questo, lasciate perdere. L'attore, anche produttore della serie, fa una brevissima apparizione e nulla più, e il suo personaggio non ha nulla a che vedere con le figure note di Breaking Bad. In effetti anche la stessa serie, come tono e storia, va in tutt'altra direzione. Rimane il fatto che Giovanni Ribisi sostiene un pilot solido, con un buon ritmo, poco originale, ma capace di catturare la nostra attenzione per tutta la sua durata. La nuova proposta di Amazon Studios ha delle buone potenzialità.

Protagonista della vicenda è il truffatore Marius (Giovanni Ribisi). Uscito di prigione, con poche prospettive per il futuro e ancora meno voglia di riallacciare i contatti con quello che rimane della sua famiglia, non trova di meglio da fare che inscenare l'ennesima truffa. Quindi si finge il suo compagno di cella Pete, che invece ha ancora parecchio tempo da scontare, e si presenta a casa dei nonni di questo, che non lo vedono da vent'anni. L'unica a nutrire fin dal primo momento dei seri dubbi sull'identità dell'uomo è la nonna Audrey, interpretata dalla bravissima Margo Martindale (Justified, The Americans), mentre il resto della famiglia accetta da subito il nuovo arrivato.

Il pilot, che come di consueto viene proposto agli utenti con l'idea di ordinare la serie intera in base alla risposta del pubblico, segue quello che ha tutta l'aria di essere il primo di molti casi che occuperanno le puntate in caso di conferma. La famiglia di Pete si occupa infatti di fornire prestiti per cauzioni, e proprio la fuga di uno dei beneficiari è il grande problema attorno a cui ruota tutto l'episodio. Le abilità di Pete/Marius saranno quindi determinanti per risolvere il piccolo caso insieme alla cugina – che naturalmente non lo è, e già si avverte della tensione romantica tra i due – Julia (Marin Ireland). A complicare il tutto, e soprattutto a imbastire un minimo di trama orizzontale, ci pensano gli ultimi minuti del pilot, nei quali finalmente fa la sua comparsa Cranston, nei panni di un boss che minaccia di torturare il fratello di Marius se questo non gli restituirà dei soldi che gli ha rubato.

Ci sono nomi non da poco dietro il progetto. Bryan Cranston ovviamente, ma anche David Shore, produttore e sceneggiatore del pilot, che invece è stato diretto da Seth Gordon. Inizialmente il progetto doveva andare in onda sulla CBS, ma lo studio non ha dato il via libera, permettendo ad Amazon di subentrare e lasciare parte della scelta al pubblico. Che probabilmente risponderà positivamente e, a meno di grosse sorprese, consentirà allo show di proseguire la sua corsa. Dimenticando tutte le aspettative più o meno legittime sul progetto, Sneaky Pete come detto ha un buon ritmo, una storia semplice e una vicenda con la quale si può entrare immediatamente in sintonia, probabilmente perché quella del furto d'identità è una situazione che abbiamo sentito raccontare in mille forme diverse (da Armin Tamzarian allo sceriffo di Banshee). Anche lo stesso tono, che è molto più scanzonato e leggero di quanto potremmo pensare, finisce per avere un suo senso, anche grazie ad un gruppo di attori di qualità.

Giovanni Ribisi è il fulcro dello show. Con un volto e un interprete sbagliati, tutta la prevedibilità dell'intreccio e la sua semplicità sarebbero venuti a galla più facilmente, ma il protagonista riesce a riempire ogni momento di una tensione e di un gioco di espressioni celate che ci spingono, tra le altre cose, ad empatizzare con lui e a sperare, anche se parliamo di una figura negativa, che tutto vada per il meglio.

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