Slots, la recensione

Abbiamo recensito per voi Slots, miniserie di Dan Panosian raccolta in volume da saldaPress

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Slots #1, anteprima 01

Se siete alla ricerca di una storia emotivamente intensa e dallo sviluppo adrenalinico, animata da avvenenti ballerine di lap dance, pugili in cerca di una seconda giovinezza e crudeli boss della malavita, Slots è il fumetto che fa per voi. Dopo una carriera come disegnatore per le major del Fumetto americano, Dan Panosian ha deciso di fondere in questa splendida miniserie pubblicata da Image Comics/Skybound le sue esperienze personali e un background eterogeneo – che spazia dal Cinema alla Letteratura – per dare forma e voce a una storia appassionante.

Protagonista di questa avvincente epopea in salsa hard boiled è Stanley Dance, un boxeur ormai sul viale del tramonto che nella sua spericolata vita ha provato un po' di tutto: dalla gloria al fallimento, dall’odio all’amore, sempre mantenendo quel sorriso beffardo sulla sua faccia da schiaffi. La fortuna è l'amante più passionale di Stanley, ma in alcune circostanze gli ha voltato le spalle, costringendolo a una fuga da Las Vegas. Il messaggio della cara amica Betsy ha però riportato il Nostro nella città che non dorme mai, dov'è deciso a chiudere ogni questione in sospeso, ricucire il rapporto con il figlio e - perché no? - riscattare tutti quegli anni di sconfitte e umiliazioni.

Ma, nonostante sia animata da buoni propositi, ci possiamo davvero fidare di una persona che ha sempre messo i propri interessi davanti ad amici e parenti? Eppure, qualcosa nell’animo di questa simpatica canaglia sembra esercitare un tale fascino che nessuno è capace di resistergli. E difficilmente ci riuscirà anche l'avventore di questo bel volume edito da saldaPress.

Sebbene diversi elementi narrativi sappiano di già visto, figli delle pellicole e dei romanzi che hanno incontrovertibilmente legato le proprie fortune alla sfavillante Las Vegas, Panosian costruisce un personaggio capace di racchiudere una tale dose di umanità, sfortuna e caparbietà che difficilmente vi lascerà indifferenti. La storia può essere riassunta come l’ascesa di un underdog dato per sconfitto in partenza e in grado di ribaltare il pronostico, mandando il pubblico in visibilio. Del resto, Stanley è un pugile, ed è sempre pronto a giocare un tiro mancino ai suoi avversari.

Slots #1, anteprima 02

Lungo i capitoli di cui è composta l’opera, ci si appassiona a questo uomo che chiede soltanto un’altra possibilità – nonostante ormai si sia perso il conto delle chance che ha sprecato – nella speranza che, almeno questa volta, la sua amata Fortuna decida di essere benevola con lui.

Supportata da un’ottima regia, la lettura di Slots scorre elettrizzante, risultando convincente sia nelle sequenze più movimentate che in quelle imperniate sui dialoghi. La parabola umana di Stanley acquista ulteriore profondità grazie alla presenza di un cast strutturato in maniera intelligente che permette a Panosian di esaltare le peculiarità del protagonista.

L'ottima impressione destata da Slots è però soprattutto merito dell'aspetto visivo: tramite il suo stile realistico, dinamico e accattivante, l'artista americano ci regala tavole di alto livello con molteplici punti di forza, dal taglio cinematografico con cui immortala Las Vegas all’espressività dei primi piani. La colorazione retinata, inoltre, richiama quella dei fumetti anni ’60: una scelta funzionale che crea magnifiche suggestioni e rende ancor più fascinosa la vicenda di Stan.

Riversando in Slots una figura paterna che ha profondamente influenzato la creazione del protagonista e tutto il suo amore per la Nona Arte, Panosian si rivolge a noi con estrema sincerità e passione, dimostrandosi un abile narratore, oltre che l'artista sublime che tutti conosciamo.

Slots #1, anteprima 06

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