Skybourne, la recensione
Abbiamo recensito per voi Skybourne, opera di Frank Cho edita da saldaPress
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Skybourne è il titolo della miniserie edita dai BOOM! Studios scritta e disegnata da Frank Cho. Nei cinque capitoli di cui si compone l’opera, presentati in Italia da saldaPress, il fumettista statunitense di origine coreana fonde le più disparate influenze, affiancando alla preminente componente action di matrice spionistica una vena epica tipica del Fantasy. Il tutto, ovviamente, con il gusto estetico e l'ironia dissacrante a cui siamo ormai abituati, i quali rappresentano il vero marchio di fabbrica della poetica di Cho.
Forte di un incipit intrigante, la miniserie parte subito forte portandoci al centro di intense sequenze di combattimento e presentando gradualmente il background dei vari personaggi. Il ritmo è sostenuto per tutta la durata del volume, con Cho gestisce bene i diversi registri stilistici districandosi con abilità tra i frangenti più solenni e quelli più irriverenti con spassose trovate a effetto.
Se la struttura adrenalinica di Skybourne ammalia il lettore, purtroppo la caratterizzazione delle figure coinvolte non convince: troppo poco spazio viene concesso alla costruzione di personaggi in grado di creare una connessione forte con il lettore; su tutti Thomas, diviso tra il desiderio di morte e la sua condizione di immortale, è un elemento affascinante che meritava di essere approfondito. Manca, inoltre, uno spaccato sulle origini dei vari personaggi, così come il legame con il biblico Lazzaro appare perlopiù abbozzato.
Queste pecche vanno certamente a inficiare la qualità generale dell’opera, ma vengono al tempo stesso mitigate dalla sublime componente artistica dell’autore statunitense. La sensazione è che a Cho servisse un pretesto per mettere in mostro il suo vasto repertorio composto da splendide donne, mostri spaventosi che omaggino Howard Phillips Lovecraft e impressionanti scene splatter; e, indubbiamente, lo stile realistico del fumettista americano è superbo nel delineare i sinuosi corpi femminili, i siparietti comici e le incredibili scene d’azione in cui guerrieri in pose plastiche lasciano trapelare tutta la propria esplosività e vitalità. Chi segue da anni la carriera di Cho non tarderà a ritrovare la sensualità, la leggerezza e la goliardia che l'hanno reso celebre in tutto il mondo.
Skybourne non sarà dunque un capolavoro della Nona Arte, ma la felice intuizione di realizzare un Fantasy moderno con l'impianto di una spy story e la qualità estetica superlativa rendono questa lettura avvincente, nonché una vera gioia per gli occhi.
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