SIlver Surfer: Alba nuova, la recensione

Abbiamo recensito per voi Silver Surfer: Alba Nuova, opera di Dan Slott e Mike Allred raccolta integralmente in un volume targato Panini Comics

Condividi

Silver Surfer è un personaggio incredibile, dotato di un'originalità e una peculiarità che in cinquant'anni di vita sono rimasti sostanzialmente immutate e attuali. Silver Surfer ha un design e un profilo psicologico e attitudinale unici: un alieno ricoperto d'argento (che è improprio definire semplicemente organico), che viaggia nello spazio a grande velocità su una tavola da surf senziente, dotato di poteri fuori scala e divini (in breve: potere cosmico), che si è immolato per salvare il suo pianeta scegliendo di divenire l'araldo del divoratore di mondi Galactus; di fatto, colui che decideva della vita e della morte di miliardi di esseri viventi, salvo poi ribellarsi al suo padrone, combatterlo, sconfiggerlo, e iniziare un durissimo cammino di redenzione, mai davvero conclusosi e nel corso del quale ha persino perso i suoi poteri, sperimentando (nuovamente) la comune mortalità. Questo è Silver Surfer, all'anagrafe Norrin Radd del pianeta Zenn-La, creato dalla prolifica mente del grandissimo Jack Kirby, con la collaborazione di Stan Lee.

La vita editoriale di Silver Surfer, un personaggio di certo non facile da "gestire", proprio a causa della sua complessità, è stata segnata da alti e bassi. Fortunatamente, però, la recente fase editoriale della Casa delle Idee denominata All-New Marvel NOW! (recentemente conclusasi con la miniserie evento Secret Wars), che ci ha regalato fumetti buoni e altri meno buoni, ha visto Norrin Radd tornare protagonista della serie Silver Surfer, scritta da Dan Slott e illustrata da Mike Allred, che è, specifichiamolo subito, una delle gemme più recenti e pure del panorama del fumetto supereroistico americano, e candidata, peraltro, a ben quattro premi Eisner.

La storia di questa serie prende inaspettatamente il via dodici anni nel passato rispetto al presente della narrazione, quando una bambina di nome Dawn Greenwood, guardando una stella cadente, desidera che questa non smetta mai di volare così che tutti, guardandola, possano a loro volta esprimere il loro desiderio. Solo che quella non è davvero una stella cadente, ma Silver Surfer che vola nel cielo sopra la Terra a velocità supersonica: è in questo momento che, tra i due protagonisti dell'opera (che ancora non sanno l'uno dell'esistenza dell'altra), si viene a creare un filo che li unirà, più avanti nel tempo. Nel presente, infatti, l'Incredulo Zed, creatura aliena fortemente sospetta, nomina Surfer come nuovo campione e protettore dell'assurdo pianeta Impericon, imponendogli di lottare contro la Regina del Mai in difesa di questo. Come "garanzia" che il protagonista compia la sua pericolosa missione, un bizarro sistema tecnologico invoca fisicamente Dawn sul pianeta, imprigionandola. Inizia così il rapporto tra i due personaggi, rapporto che si svilupperà in maniera sorprendente e affascinante nel corso della storia, una vera e propria odissea intergalattica che porterà l'argenteo surfista e la giovane terrestre a scoprire strani e colorati mondi e bizarre e pittoresche creature nei recessi più lontani dell'Universo. Colonna portante sul quale si reggerà questo viaggio sarà proprio la dinamica tra i due protagonisti, così diversi tra loro, ma allo stesso tempo complementari.

Anche se Dan Slott è uno degli sceneggiatori di fumetto più discussi, nel bene e nel male, riteniamo sia asseribile in modo piuttosto oggettivo che nel caso di Silver Surfer abbia scritto un piccolo, grande capolavoro. Complice anche un grande amore per il personaggio, e una profonda conoscenza della sua tradizione e mitologia, questa storia è qualcosa di davvero apprezzabile e sostanzialmente unico nel panorama del fumetto di supereroi moderno. Ogni episodio che compone questa saga è ricco di spunti di interesse, di twist narrativi, di invenzioni pregevoli e talvolta geniali: basti pensare alla storia intitolata Mai più (pubblicata originariamente su Silver Surfer #11), la cui trama è costruita ad Anello di Moebius, una struttura narrativa molto particolare e difficilmente gestibile, per motivazioni tutt'altro che gratuite, ma ontologicamente intrinseche alla storia stessa. Inoltre, è molto bello e a tratti tenero e commovente (lasciatecelo dire) il modo con il quale Slott racconta i due protagonisti e le relazione umana che tra questi si viene a costituire: Silver Surfer è un alieno vicino alla deità, che ha attraversato il suo personale calvario e che è ancora in lotta contro i suoi demoni, in viaggio alla ricerca di qualcosa che forse non troverà mai e che lo avvicina sempre di più al cinismo, mentre Dawn (il cui nome significa "Alba", e non è un caso) è una giovane donna piena di empatia e amore, ma comunque vittima di tutti quei limiti che fanno di un essere umano un essere umano. Quello che succederà tra i due sarà spettacolare, in una storia che non si perde mai nel banale, e conserva sempre un tono di brillante humor.

Se poi a questa ricetta aggiungiamo un altro ingrediente pregiato quale il disegnatore Mike Allred (uno dei preferiti in assoluto di chi scrive, va specificato), in grande stato di grazia, la miscela diventa potenzialmente (e positivamente) esplosiva. L'artista si dimostra francamente perfetto per ereditare questo onere direttamente da Kirby e dare letteralmente vita (su carta) a interi mondi e variopinte specie aliene. Il grandissimo lavoro di Allred si manifesta in tutta la sua potenza nel modo con il quale è costruito lo storytelling, come già detto ad Anello di Moebius nel numero #11, ma davvero in modo differente e originale ed entusiasmante di episodio in episodio, con colpi di genio stilistici davvero molto, molto rari. Il risultato è qualcosa che dà piacere orgasmico per gli occhi di ogni lettore, da sfogliare, e risfogliare, e sfogliare ancora, incantandosi ogni volta come fosse la prima. I colori di Laura Allred, moglie di Mike (cosa che sottolinea la grande complicità artistica tra disegnatore e colorista) sono poi la ciliegina sulla torta che eleva all'ennesima potenza ogni tavola di Silver Surfer, specie quelle dal contenuto più onirico e psichedelico (e ce ne sono tante).

Una delle migliori serie Marvel raccolte in un'unica soluzione da Panini Comics è qualcosa che rende davvero entusiasti; proprio per questo, ci permettiamo di fare un plauso alla casa editrice per il varo della collana Marvel Super-Sized Collection, che va a ristampare intere serie in volumi singoli, così da poter essere fruite dai lettore integralmente e a un costo competitivo.

Continua a leggere su BadTaste