Shrek 2
Abbiamo visto Shrek 2, il film d'animazione CGI che ha battuto tutti i record di incassi e che uscirà a Dicembre in italia...
Shrek 2 è stato giustamente osannato dalla critica USA come uno dei film di animazione più divertenti e belli che sia mai uscito. Non mi era eccessivamente piaciuto il primo film: ai numerosi momenti comici alternava troppo spesso un moralismo riconducibile al cinema della Disney, contro il quale tuttavia pretendeva di ribellarsi. Era comunque un buon film, a tratti veramente cattivo e divertente.
Shrek e Fiona si sono finalmente sposati. Tornati dalla luna di miele (un meraviglioso pezzo musicale ricchissimo di citazioni, tra cui il Signore degli Anelli), ricevono un messo dai genitori di Fiona, i regnanti di ‘Far-Far-Away (‘Lontano lontano’)’, che hanno deciso di fare una festa in onore del loro matrimonio. Chiaramente i due non sanno che figlia e cognato sono orchi, e questo creerà non pochi problemi di convivenza. Tanto che Shrek decide di prendere una pozione per trasformarsi in umano, sottraendola all’archivio di pozioni della Buona Madrina (uno dei personaggi più riusciti del film), la quale trama per far si che suo figlio, Principe Charming, sposi Fiona. Per riconquistare Fiona, Shrek si farà aiutare dal Gatto con gli Stivali, che nell’edizione inglese ha un meraviglioso accento spagnolo... Come di consueto infatti i personaggi sono doppiati da personaggi famosi, e quindi nell’edizione italiana perderemo il piacere di sentire Mike Meyers come Shrek, Eddie Murphy (magnifico) come Ciuchino, Cameron Diaz come Fiona, Antonio Banderas (imperdibile) come Gatto con gli Stivali, John Cleese come il Re, e Rupert Everett come il Principe Charming.
Tra i personaggi più riusciti, dicevo, la Buona Madrina, soprattutto per il contrasto che si crea affidando la parte del “cattivo” ad una figura materna e apparentemente deliziosa. Spassosissima la sua entrata in scena nel finale, sdraiata su un pianoforte e con addosso un aderentissimo vestito rosso di paillettes.
Impostato più come film vero che come film d’animazione, Shrek 2 funziona in tutti i versi. La sceneggiatura, innanzitutto, è costruita alla perfezione. I momenti comici si succedono con un ritmo da commedia. Questa impostazione tuttavia non tralascia momenti di riflessione seri, mai scontati (come invece accadeva nel primo episodio). Questo si riflette chiaramente nel montaggio, molto curato e più ‘cinematografico’ che da film d’animazione. Ottime le musiche di Gregson-Williams (che Adamson si porterà dietro per Narnia), come strepitosi gli effetti visivi. Il fotorealismo raggiunto in questo film sfida qualsiasi prodotto uscito fin’ora, e senz’altro lo porta ad essere un nuovo riferimento per gli anni a venire. Anche la fotografia, la scelta dei colori, denota un gusto tutto particolare, più realistico che in Shrek. I diversi momenti cupi lungo il film vengono accentuati dai forti contrasti e chiaroscuri: anche qui l’impostazione cinematografica prevale. Ottima la recitazione dei personaggi, direi che in questo caso possiamo proprio parlare di recitazione. E per questo, un plauso agli animatori, che sono riusciti a rendere così espressivi dei semplici (si fa per dire) modelli in tre dimensioni. Provare per credere: il volto della Buona Madrina raggiunge livelli di completo realismo, per non parlare del perfetto labiale durante il parlato.
L’arte di fare cinema d’animazione tridimensionale sta raggiungendo livelli di perfezione altissimi. E’ ormai chiaro che il futuro sarà quello, e sembra che la Mamma di tutti i cartoni animati, la Disney, se ne sia resa conto, chiudendo il più importante dei suoi reparti di animazione tradizionale. E fa piacere vedere che in questo caso non è solo la sua figlia ribelle, la Pixar, ad avere il monopolio di questa nuova Arte. La concorrenza tra Pixar, Dreamworks e 20th Century Fox sta portando a lavori di altissima qualità , e Shrek 2 ne è un meraviglioso esempio.
Aspettando The Incredibles, per ora è praticamente certo l’Oscar come miglior film di animazione andrà a questo capolavoro..
Andrea F Berni - pungolo