She-Ra e le principesse guerriere (seconda stagione): la recensione
Grazie ai suoi temi, la seconda stagione di She-Ra e le principesse guerriere trova un suo senso, anche quando l'intreccio non la sostiene del tutto
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
La seconda stagione di She-Ra e le principesse guerriere è composta da appena sette episodi. Il minimo indispensabile probabilmente, quasi la metà rispetto alle puntate della prima stagione. Davvero breve, anche più breve di Carmen Sandiego, che di puntate ne proponeva nove. Bastano questi sette episodi da venti minuti a costruire un senso per il ritorno della serie animata curata da Noelle Stevenson? Probabilmente no. I momenti interessanti arrivano con le ultime due puntate, e il resto è un mero riempitivo che serve a rinsaldare i rapporti tra i personaggi, sia principesse che villain. Ma la serie animata di Netflix, anche se non compie il salto di qualità decisivo, si mantiene comunque un prodotto valido per il target di riferimento.
La storia dedica molto tempo a raccontarci l'altra parte della barricata, e in particolare il personaggio di Catra, che rimane il più interessante e stratificato della serie. Seguiamo quindi il percorso dell'amica/nemica di Adora, anche lei alle prese con le proprie alleate/amiche, Scorpia e Entrapta. Catra è il personaggio sospeso tra bene e male, ma intimamente ferito, in cerca di approvazione da parte delle figure di potere a cui fa riferimento. Coltiva ancora il proprio risentimento nei confronti di Adora, perché trova più facile lasciarsi andare alla rabbia piuttosto che all'elaborazione di ciò che la circonda. Ma spesso torna il tratto più interessante del personaggio, quella paura di aprirsi con il prossimo per timore di rimanere ferita, così come accaduto – secondo lei – con Adora.
Rimane quella patina LGBTQ a definire i rapporti tra i molti personaggi, con un ultimo episodio che addirittura confermerà palesemente una situazione familiare inedita per prodotti di questo genere. In queste affermazioni, così come nel design tutt'altro che scontato delle protagoniste, She-Ra e le principesse guerriere trova un suo senso, anche quando l'intreccio non lo sostiene del tutto.