She-Ra e le principesse guerriere (quarta stagione): la recensione
She-Ra e le principesse guerriere è tornato ancora su Netflix con la sua stagione migliore
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Sinceramente è difficile ricordare un'altra serie di cui siano state distribuite ben tre stagioni nel corso dello stesso anno. Ma, dettagli a parte, ben venga questa abbondanza nel caso di She-Ra e le principesse guerriere, che non solo trae il meglio da questa occasione, ma riesce a migliorarsi ad ogni arco narrativo. Questa quarta stagione, a differenza delle precedenti due, ha anche il pregio di presentare agli spettatori tredici episodi, una durata ottimale per godere di un più ampio sviluppo dei personaggi. Poco da aggiungere alle considerazioni già fatte in quelle occasioni, se non che la serie animata di Netflix riesce a coniugare una storia coinvolgente a temi ben veicolati.
Questa quarta stagione, che è anche la migliore di tutte, funziona perché riesce a raccontarsi anche solo tramite i sentimenti dei protagonisti. E non sono solo Adora e i suoi due amici a portare avanti la vicenda. Se c'è una cosa in cui eccelle la serie di Noelle Stevenson, è nella costruzione del gruppo e nella gestione dei caratteri secondari, che non appaiono mai davvero tali. Certo, le altre principesse potrebbero apparire un po' sacrificate o stereotipate, ma basta passare un po' di tempo – anche in un'ambientazione chiusa – in loro compagnia, che i loro caratteri emergono bene. Ci sono sfumature tangibili dietro il modo in cui ognuno dei personaggi è toccato dal conflitto, e questo vale anche o forse soprattutto per i cattivi.
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