She-Hulk: Attorney at Law “Super Giurisprudenza” 1×02, la recensione

Dopo un primo, ottimo, episodio, siamo pronti per parlarvi della seconda puntata di She-Hulk: Attorney at Law

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La recensione dell'episodio 1x02 di She-Hulk: Attorney at Law, "Super Giurisprudenza", disponibile da oggi su Disney+

La prima puntata di She-Hulk: Attorney at Law ha saputo conquistarci grazie a una Tatiana Maslany perfettamente in parte e a una scrittura divertente e divertita. Si tratta dell’ennesima prova del fatto che i Marvel Studios riescono a coinvolgere il pubblico grazie a personaggi più interessanti quando lontani dalle storie tipiche dei supereroi. Hawkeye ci aveva convinto per il rapporto instaurato tra Clint e Kate, Moon Knight grazie alla psicologia di Marc Spector e Ms. Marvel con la gestione del quotidiano di Kamala. Ognuna di queste tre produzioni ci ha però deluso nella struttura di una trama che obbliga i personaggi a combattere il cattivo di turno, sfruttando i propri superpoteri. Un’impostazione che, con She-Hulk, forse riusciremo a scrollarci di dosso.

Questo perché le nuove gesta di Jennifer Walters non solo sono consapevoli delle meccaniche narrative dei film Marvel, ma tentano anche di sdoganare alcuni stereotipi. Come voluto dalla showrunner Jessica Gao (trovate la nostra intervista qui sopra), She-Hulk: Attorney at Law parla di supereroi, ma cercando di non essere una tipica serie sui supereroi. Dopo aver visto la seconda puntata, disponibile da oggi, non possiamo che esserne enormemente felici.

LA TRAMA DI SHE-HULK 1x02

La puntata si apre pochi giorni dopo quanto avvenuto al termine del primo episodio, quando Jennifer Walters ha salvato la giuria dall’attacco in tribunale di Titania. Questo ha ovviamente posto la nuova eroina sotto i riflettori, garantendole una notorietà non richiesta che spinge il suo studio legale a licenziarla, per evitare di avere tra le mani una figura in grado di attirare attenzioni indesiderate.

Bastano pochi istanti per notare come lo show si incentri sui legami tra le persone e, in particolare, sui rapporti umani in relazione a quelli superumani. Il tutto con un umorismo chirurgico e consapevole, che prende in giro la maggior parte delle altre opere appartenenti a questa tipologia narrativa. Ovviamente la maggior parte delle battute funziona meglio in inglese (in particolare quella che riguarda l’origine del nome di She-Hulk), quindi vi consigliamo una doppia visione dell’episodio per apprezzarlo per intero.

Ad ogni modo, Tatiana Maslany rimane una Jennifer perfetta e abbiamo amato ogni singolo dialogo della puntata. Bravi tutti, ancora una volta.

ABOMINIO E HULK

Nonostante il sarcasmo nei confronti del mondo dei supereroi, Super Giurisprudenza porta avanti anche le storyline di personaggi come Emil Blonsky e Bruce Banner. Se il secondo ha solo una piccola scena, che però anticipa eventi molto importanti per il futuro di Hulk, è il primo a spiccare realmente. Tim Roth torna nel MCU, interpretando un Emil pentito delle proprie azioni e deciso a cambiare il proprio stile di vita. Una scelta che abbiamo trovato vincente e in grado di strapparci più di un sorriso.

Gli sceneggiatori dimostrano anche di conoscere perfettamente il Marvel Cinematic Universe, piazzando l’episodio in un preciso momento della timeline ufficiale. Ogni singolo elemento di She-Hulk: Attorney at Law è perfettamente integrato con il mondo ideato dai Marvel Studios, regalando grandi soddisfazioni a chi lo conosce e lo segue da diverso tempo. Come al solito la nostra paura è che la qualità raggiunta da questi primi episodi scemi poi di puntata in puntata, fino a condurre a un finale insoddisfacente. Se questo accadrà, però, lo scopriremo solo nelle prossime settimane.

She-Hulk continua la propria corsa con sicurezza e precisione. La nuova serie disponibile su Disney+ è divertente, ben interpretata e vanta una scrittura davvero ispirata. Certo, la CGI talvolta è traballante, ma niente di davvero tragico. Insomma: se amate l’universo Marvel, lo show ideato da Jessica Gao incontrerà i vostri gusti. Al contrario, date comunque un’opportunità a Jennifer Walters, perché potreste rimanerne sorpresi.

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