She-Hulk: Attorney at Law 1×06, “Jennifer e basta”: la recensione

La sesta puntata di She-Hulk: Attorney at Law non brilla come le precedenti, dimostrando i primi segni di debolezza dello show

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Quando è stato annunciato che She-Hulk: Attorney at Law sarebbe stata una serie composta da nove episodi siamo rimasti piacevolmente colpiti dalla notizia. Dopotutto è cosa nota che diversi show Marvel disponibili su Disney+ hanno dei finali fin troppo repentini, incapaci di concludere degnamente quanto di buono narrato durante la serie. Un’ottima notizia per le avventure di Jennifer Walters, caratterizzate finora da momenti tipici delle produzioni Slice of Life e da un piglio comico ben riuscito.

Eppure, giunti ormai al sesto episodio, abbiamo per la prima volta accusato il colpo. Per la prima volta ci siamo chiesti se queste nove puntate fossero davvero necessarie per raccontare la storia di Jen. Tutti i dettagli nella nostra recensione di “Jennifer e basta”, sesto episodio di She-Hulk: Attorney at Law.

UN MATRIMONIO COMPLESSO

Dopo aver superato lo scontro in tribunale con Titania (Jameela Jamil), Jennifer Walters (Tatiana Maslany) viene invitata al matrimonio della sua vecchia amica Lulu. Decisa a fare bella figura e conscia che le persone la accettano più come She-Hulk che come Jen, la ragazza decide di "vestire di verde" per spiccare alla festa. Peccato, però, che Lulu non sia affatto felice della situazione e, per evitare che Jen attiri l’attenzione degli invitati più della sposa, chiede alla sua amica di presenziare in “abiti civili”. Nel frattempo, Mellory Book e Nikki Ramos devono risolvere il caso di Mr. Immortal, un uomo incapace di morire che ha deciso di fingere più volte il proprio decesso per sfuggire alle sue svariate mogli.

Nonostante i presupposti per un ottimo episodio ci siano tutti, questa sesta puntata ci ha lasciati particolarmente indifferenti. La storyline di Jen appare abbastanza scontata e risulta interessante solo nella parte finale, quando scopriamo l’esistenza dell’Intelligencia, un gruppo di persone dai loschi scopi. Persino l’avventura di Mr. Immortal non riesce mai a brillare davvero, partendo da situazioni interessanti per risolversi rapidamente e attraverso una serie di gag più concentrate a mandare un messaggio che a far ridere davvero.

PREGI E DIFETTI

Giunti al sesto episodio speravamo di esserci ormai abituati alla CGI traballante, ma a quanto pare non è così. Ancora una volta She-Hulk funziona bene nei primi piani e nei mezzibusti, per poi scivolare grossolanamente per quanto riguarda la figura intera e i campi medi. Non appena il modello appare interamente in scena si notano dei problemi di animazioni che rendono il tutto grottesco. Un vero peccato, che purtroppo danneggia anche alcuni pregi dello show.

She-Hulk: Attorney at Law ha infatti un cast a nostro parere davvero riuscito. Tatiana Maslany è stupenda e adorabile, entrando a pieno diritto tra le migliori nuove proposte all’interno del MCU. Quando l’attrice mostra il suo volto tutto funziona alla perfezione, ma è un vero peccato che la sua prova da attrice venga talvolta sabotata dalla succitata CGI incerta. Speriamo di rivederla presto in uno dei prossimi progetti targati Marvel Studios, magari con qualche accorgimento sotto il profilo puramente tecnico.

Per la prima volta, quindi, ci troviamo di fronte a una puntata che ci ha lasciati indifferenti. Non è brutta, non è bella, ma viene dimenticata pochi secondi dopo averla conclusa. Speriamo che i nove episodi concessi allo show non servano semplicemente per allungare il brodo e che, quanto prima, si possa tornare al livello dei primi episodi, che abbiamo trovato genuinamente divertenti. Magari l’arrivo di Matt Murdock (Daredevil) potrebbe risollevare la situazione, ma se comparirà o meno nella prossima puntata lo scopriremo solo tra sette giorni.

Trovate tutte le notizie su She-Hulk nella nostra scheda.

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