She-Hulk: Attorney at Law 1×04, “Questa non è vera magia?”: la recensione

She-Hulk: Attorney at Law continua la sua corsa con un nuovo episodio dai toni leggeri, divertenti e spensierati

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La recensione dell'episodio 1x04 di She-Hulk: Attorney at Law, disponibile su Disney+

Ormai dovrebbe essere chiaro: She-Hulk: Attorney at Law è una serie comedy che mescola umorismo con situazioni tipiche dei legal drama, il tutto ambientato nel Marvel Cinematic Universe. Nonostante le intenzioni fossero chiare sin dal primo episodio e vengano ribadite di puntata in puntata, ci sono ancora persone che si lamentano del tipo di produzione. Non dell’umorismo in sé (che comunque può essere estremamente soggettivo), ma proprio della tipologia di racconto. Ecco, invitiamo tutte quelle persone a smettere di guardare le avventure di Jennifer Walters, perché continueranno con questo registro sino al nono episodio che chiuderà la stagione.

È da oggi disponibile, infatti, la quarta puntata dello show in onda su Disney+ e, per l’ennesima volta, ci troviamo di fronte a una commedia dai toni rilassati. Il tutto con l’aggiunta di qualche battuta che fa del sarcasmo sul MCU il suo punto di forza. Non ci sono intenti profondi. She-Hulk non vuole essere Watchmen, bensì strapparvi un sorriso grazie a un valido cast e a una scrittura leggera e divertita.

CI SONO I DIRITTI D’AUTORE SULLA MAGIA?

La trama di questo episodio, diretto da Kat Coiro e scritto da Melissa Hunter, ruota attorno a Donny Blaze, un mago da quattro soldi che sfrutta quanto imparato a Kamar-Taj per sorprendere il proprio pubblico pagante. Questo ovviamente non va bene a Wong, attuale Stregone Supremo che decide di avviare una causa legale contro Donny. Il tutto assumendo Jennifer Walters come proprio avvocato.

Ancora una volta ci troviamo di fronte a trenta minuti basati su gag e su piccole idee brillanti. Idee come il diritto d’autore applicato alla magia o alla possibilità di far firmare un NDA a tutti gli studenti di Kamar-Taj. Piccole intuizioni che trasportano logiche sensate in un mondo (quello del MCU) dove spesso accadono eventi insensati. Quando Jen parla con lo spettatore non fa altro che confermare la sua somiglianza con chi sta dall’altra parte dello schermo, piuttosto che con tutti i personaggi folli che popolano la sua vita. È forse questo il pregio principale di She-Hulk: Attorney at Law: il suo prendersi continuamente in giro, dimostrando come non serva realizzare prodotti per forza seri o seriosi per conquistare il pubblico.

UN CAST SEMPRE PIÙ CONVINCENTE

Settimana dopo settimana ci stiamo innamorando sempre più di Tatiana Maslany nei panni di Jennifer Walters. In questo episodio, inoltre, la vediamo alle prese con un’app d’incontri che testimonia quanto siano difficili le relazioni moderne. Bastano poche espressioni della straordinaria attrice canadese per farci parteggiare immediatamente per lei, dimostrando per l’ennesima volta la bontà del casting svolto dai Marvel Studios.

In questa puntata ritorna inoltre Benedict Wong, che conferma le proprie doti comiche. Wong continua a farci ridere con estrema naturalezza grazie ai suoi atteggiamenti altisonanti in contesti nettamente più umoristici. Ci permettiamo anche di evidenziare la simpatia di Patty Guggenheim, che compare questa settimana nei panni della poco lucida Madisynn, un personaggio completamente folle, ma al quale abbiamo subito voluto bene.

She-Hulk: Attorney at Law non vuole essere la serie della vita, ma punta a divertire lo spettatore con un nuovo episodio ogni giovedì. Un risultato che, per chi vi scrive, viene raggiunto senza troppi problemi, permettendoci di prendere una boccata d'aria fresca nel bel mezzo di show imponenti ed emotivamente solidi come House of the Dragon e Gli Anelli del Potere.

Se non avete grandi pretese e volete passare una mezzora in allegria, la serie di Jessica Gao è quello che fa per voi. Se cercate drammi e scontri epici, il nostro consiglio è quello di guardare altrove (così almeno non ve ne lamentate poi sui social).

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