Shark 2 - L’abisso, la recensione

Shark 2 - L'abisso non è un film perfetto in senso assoluto, ma è un film perfetto da vedere a mente spenta in questa calda estate

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Ci crediate o meno, Shark 2 - L’abisso non è solo il seguito del film datato 2018 con protagonista Jason Statham, ma è anche l’adattamento del secondo romanzo di una lunga saga scritta da Steve Alten. Meg, questo il titolo alla base della serie di libri iniziata nel 1997, ha raggiunto ormai i sette volumi pubblicati, con un ottavo in arrivo il prossimo anno (Meg: Purgatory). Questa informazione è necessaria per comprendere la logica dietro l’uscita di Shark 2, che punta a sorprendere il pubblico più di quanto fatto con il primo film diretto da Jon Turteltaub. Una sorpresa che, nel prossimo ipotetico film, dovrà essere ancora maggiore, in una sorta di gara al rialzo nella quale la parola criptozoologia fa spesso rima con follia.

CI SERVE UNA BARCA PIÙ GROSSA

All’inizio di Shark 2 - L’abisso ritroviamo Jonas Taylor (Jason Statham), che è passato dall’essere un esploratore degli abissi all’affrontare missioni pericolose per combattere coloro che inquinano i mari. Convocato per una missione importante dal magnate Jiuming, Taylor si trova suo malgrado coinvolto in una situazione estremamente pericolosa. Una situazione che lo vede sul fondo dell’oceano insieme alla propria figlia adottiva e a pochi sopravvissuti, inseguiti da pericolosi megalodonti e da altre creature provenienti da un tempo passato.

Non ci addentriamo maggiormente nella storia per evitare di rovinarvi l’esperienza. Non che la trama sia l’elemento di punta della produzione, ma il film diretto da Ben Wheatley ha le caratteristiche di un grande giro in giostra. Sapere esattamente dove si trovano le salite, le discese e tutte le chicche extra del viaggio potrebbero danneggiare quella che è, senza dubbio, un’esperienza divertente ed esagerata. Anzi: un’esperienza che più è esagerata e più risulta divertente. Questo è evidente soprattutto grazie alla differenza tra la prima parte del film e la seconda. Inizialmente la storia scritta da Jon Hoeber, Erich Hoeber e Dean Georgaris si prende sin troppo sul serio, tentando (spesso senza riuscire) di mantenere un filo logico. La seconda metà della pellicola, invece, preme il piede sull’acceleratore e, improvvisamente, nulla ha più senso. Ed è lì che lo spettatore non può far altro che afferrarsi saldamente alla poltrona del cinema e godersi il viaggio.

SO BAD... IT’S SO GOOD

Una volta compresa la follia dietro Shark 2 - L’abisso, una miriade di piccoli e grandi errori passano in secondo piano. Poco importa se alcuni personaggi risultano poco caratterizzati, se altri compiono azioni completamente folli e se accadono in scena situazioni semplicemente senza senso. A quel punto il film vi avrà già messi di fronte a un bivio. Accettate il caos mixato con del sano trash in stile Asylum? Amerete Shark 2 con tutte le vostre forze. Cercavate un’opera più seria o quantomeno con un pizzico di logica? Vorrete uscire dalla sala il prima possibile.

Ciò che metterà tutti d’accordo, invece, sono le scene d’azione. Frenetiche, ma sempre chiare, queste sequenze dimostrano le capacità del team di sfruttare ognuno dei 185 milioni di budget. Siamo rimasti più volte a bocca aperta di fronte all’esagerazione di alcuni momenti, che non possono non strappare un sorriso sul volto del pubblico. L’unica critica che abbiamo da muovere sulla messa in scena riguarda una precisa scelta narrativa. Una scelta che coinvolge una nuova creatura (che non vi riveliamo), nettamente meno interessante rispetto al cronosauro presente nel romanzo. Avremmo tanto voluto vedere uno scontro tra questo dinosauro e i megalodonti, ma ci rendiamo anche conto delle difficoltà tecniche (e di budget) nel realizzare una lotta del genere.

SHARK 2 - L’ABISSO

Shark 2 - L’abisso è un giro sulle montagne russe in fondo al mare, dove squali giganti si mescolano a pericolose creature per tenere costantemente alta la tensione. Un film dove Jason Statham riesce a opporsi alla forza di un enorme megalodonte e dove anche i personaggi in punto di morte preferiscono fare una battuta, piuttosto che rendersi conto del reale pericolo. Shark 2 è un film irrealistico e che non tenta nemmeno per un secondo di abbracciare il mondo reale, preferendo una follia tutta sua, in grado di lasciare gli spettatori spesso straniti. È un film imperdibile? Assolutamente no. È un buon adattamento del romanzo di Steve Alten? Nemmeno. È il film perfetto da vedere a mente spenta in questa calda estate? Probabilmente sì. Il tutto nella speranza che la produzione decida di alzare nuovamente l’asticella, mettendo in cantiere una terza pellicola ancora più folle di questa.

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