Shameless 4x07 "A Jailbird, Invalid, Martyr, Cutter, Retard, and Parasitic Twin": la recensione

Dopo la tempesta degli ultimi episodi, ecco un episodio più quieto, ma sempre denso, per Shameless

Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.


Condividi
Dopo la tempesta degli ultimi due episodi, ecco la quiete. Si fa per dire, perché anche nell'ultimo episodio di Shameless, dal lunghissimo titolo A Jailbird, Invalid, Martyr, Cutter, Retard, and Parasitic Twin, non mancano i momenti tesi, drammatici, che vanno a scapito della dimensione più comica dello show. Liam è fuori pericolo ormai, ma l'evento non è passato, giustamente, senza conseguenze. Le udienze in tribunale di Fiona si alternano quindi al modo in cui coralmente, e individualmente, i vari Gallagher affrontano la situazione. Se da un certo punto di vista il limite raggiunto dalla famiglia sembra sempre più assurdo e inverosimile, la ricchezza dei personaggi, la loro innata e immutabile umanità, permette di superare qualunque diffidenza circa gli eventi narrati.

Nuovo baricentro della famiglia è Lip. Lo si capiva facilmente fin dalla sua reazione, sommessa, ma evidentissima, all'errore commesso da Fiona. Un errore che il ragazzo non perdona, che esplode in un litigio forte tra i due Gallagher più grandi. "You get the fuck out of my house", dice Lip ad un certo punto. Non si sta rivolgendo a Fiona, ma poco importa l'interlocutore. Ciò che importa è che per Lip la dimensione della cura domestica, il ruolo di baricentro della famiglia, che con tanta fiducia aveva affidato a Fiona, ora è suo. Lo vediamo andare all'università con Liam, mentre la scrittura forse annuncia un love interest con una sua collega, tornare a casa, sbattere fuori un Frank sempre più moribondo, ma del quale a questo punto sembra non interessare più nulla a nessuno.

Tutti stanno male, e ovviamente Fiona è il personaggio che soffre maggiormente, per il senso di colpa, per l'umiliazione, per il fallimento personale, arrivato ad un passo dal riscatto tanto cercato e voluto. Rivediamo ancora, e per la prima volta davvero bene in questa stagione, anche Ian. Per ovvi motivi – la sua assenza – il suo è il ruolo più sacrificato dell'anno, e la sua integrazione con il resto dei familiari e con il resto delle storyline ne soffre. L'episodio si incarica, tra le altre cose, di rimettere in carreggiata il personaggio. Non ci riesce completamente, e bisognerà attendere i prossimi sviluppi per dare un giudizio.

Probabilmente questa puntata è la più corale della stagione. Trovano spazio, con piccole, ma significative situazioni, anche Debbie e Carl, mentre è completamente svincolata da tutto il resto la vicenda di Veronica e Kevin, alle prese con la gravidanza di lei e i problemi al locale, forse gli unici momenti leggeri (certo, alla maniera di Shameless) dell'episodio. La scrittura non affonda il coltello nella piaga socio-familiare alla base del tutto, non lascia che i personaggi sfuggano di mano in preda all'isteria o alla sofferenza o, peggio ancora, che tutto si risolva in momenti di pura retorica e facili sentimentalismi. Shameless non è quel tipo di serie, per fortuna.

Continua a leggere su BadTaste