Shameless 4x05, "There's The Rub": la recensione

Un altro ottimo episodio per Shameless, con un finale sorprendente

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C'è tutto un mondo tra Survival of the Fittest, season finale dello scorso anno, e There's The Rub, un mondo nel quale abbiamo visto i protagonisti di Shameless compiere il grande passo, chi verso il lavoro, chi verso gli studi, chi verso una carriera militare, al di fuori del nido. Un nido scomodo, sporco, pronto a cadere, ma pur sempre identificabile come il tetto al quale tornare, nel quale potersi, banalmente, sentirsi a casa. E c'era chi, in quel season finale, aveva identificato una possibile conclusione per la vicenda dei Gallagher. Succedeva come nei film, con i problemi che vengono superati, la lezione che viene appresa e i titoli di coda rassicuranti. E invece la storia non è finita lì, perché la vita, anche quella di una famiglia disfunzionale come i Gallagher, non termina sui titoli di coda, perché le cose possono migliorare, ma anche peggiorare improvvisamente, e nel modo più tragico possibile.

Fiona (Emmy Rossum) è diventata il nuovo cardine della famiglia, o quantomeno di ciò che ne è rimasto. In realtà lo era sempre stata, in mancanza di genitori adeguati, ma solo ora le responsabilità di ciò che questo significa incominciano ad venir fuori, una volta che quel ruolo è completamente uscito allo scoperto, anche andando apparentemente contro ciò che Lip (Jeremy Allen White) le aveva detto lo scorso anno circa la sua possibilità di iniziare a pensare un po' a se stessa. Fiona tradisce il suo ragazzo, viene prontamente lasciata, e solo per un pelo non ci rimette il posto. Confessa la propria colpa, elabora e giustifica il proprio comportamento, causato da insicurezza, dalla paura di dimostrare a se stessa di essere una persona migliore di quella che fin dalla nascita ha sentito di essere.

Ma è solo in conclusione di puntata che la vicenda assume davvero contorni tragici. Liam ingerisce della cocaina, e la colpa ricade doppiamente su Fiona, in quanto tutore designato e in quanto persona che aveva lasciato la droga a portata di bambino. È in questi momenti che il dramma ironico della vita che è al centro della serie di Showtime si rivela in tutta la sua asprezza, senza il consueto humour nerissimo a smorzare in parte ogni cosa, senza atteggiamenti sopra le righe e per certi versi ridicoli, ma nella sua inquietante semplicità. Ed è proprio l'assenza di questa controparte meno seria a pesare su tutta la situazione, sulla sincera impreparazione e paura di questi uomini che si scoprono ragazzi e di questi ragazzi che si scoprono bambini.

E poi ci sono Lip e Debbie (Emma Kenney), che rincorrono il fantasma di Ian (Cameron Monaghan) fino a ritrovarlo come barista in un locale per gay, dopo aver abbandonato la scuola militare. È una storyline che ovviamente passa in secondo piano rispetto a quella principale e soprattutto al finale di puntata, ma merita, più che per la sua conclusione anche per lo svolgimento, per il bel rapporto che riesce a mettere in scena tra fratello e sorella (la sensazione è che Debbie riesca ad aprirsi di più con Lip che con Fiona). Più debole questa settimana invece la partecipazione di Frank (William H. Macy), un po' perché la sua situazione con la figlia è giunta ad uno stallo, un po' perché di suoi malori ne abbiamo visti anche troppi, mentre Sheila (Joan Cusack) appare sempre più aggrappata con le unghie e con i denti ad una serie nella quale non ha, almeno al momento, molto da dire.

There's the Rub è un episodio solido, che mette in scena per la prima volta quest'anno tutti i personaggi regalando ad ognuno il giusto spazio e che attraversa lo spazio di tutte le emozioni che questa sottovalutata serie è stata in grado di regalare in quattro anni.

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