Shameless 4x03 "Like Father, Like Daughter": la recensione

Terzo episodio dell'anno per Shameless, che per la prima volta ci mostra Fiona in versione egoista

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Per tanti anni Fiona è stata il punto di riferimento per tutti i Gallagher, sia per quelli più piccoli di lei che per quelli più grandi. Negli ultimi episodi, quelli della terza stagione più i primi della quarta annata, l'abbiamo vista immettersi sulla strada verso l'emancipazione. Non nel senso di acquisizione dell'indipendenza – Fiona indipendente lo è sempre stata – ma di riappropriazione di se stessa, liberazione da tutte quelle preoccupazioni per il padre e i fratelli che dominavano la sua esistenza. Un egoismo che in questo terzo episodio assume contorni negativi, che per la prima volta la porta a compiere un gesto solo per se stessa, che per la prima volta assottiglia il divario che fino a quel momento separava la ragazza dal padre.

Frank bazzica dalle parti dell'incidente incestuoso, per fortuna evitato, ma riesce in qualche modo ad ottenere in tempi brevi ciò che desiderava. Avvicina una delle sue mille figlie, a quanto pare caratterialmente – oltreché per gruppo sanguigno – più simile a lui rispetto a Fiona. La donna lo accoglie da lui, lo nutre, e in poco tempo si offre di donargli parte del suo fegato. Tutto risolto quindi? Forse sì, forse no. Frank è la debolezza fatta persona, e ormai suona quasi ridicolo, dopo tutto quello che gli abbiamo visto fare, parlare di scrupoli, di limiti invalicabili, ma tant'è, qualcosa sembra non quadrare. E comunque, anche dal punto di vista della scrittura, sarebbe una misera scorciatoia calare dall'alto la soluzione al problema di salute di Frank senza alcun impatto nella trama.

A proposito di scorciatoie di sceneggiatura, non che sia un grave problema, ma l'esito della situazione di Fiona con il fratello del fidanzato appare lampante fin dal primo secondo in cui questo entra in scena. Anche in questo caso, come per la storyline di Frank, tutto è molto sbrigativo e si consuma nell'arco dell'episodio. Fiona cede a qualcosa di non meglio precisato (alcol? Istinto? Quel retaggio dei Gallagher di cui Frank va tanto parlando?) e tradisce il fidanzato. Ci si potrebbe lanciare in qualche riflessione più astratta sulla paura della normalità, del rispetto, del raggiungimento di quello status tanto agognato, e quindi sul ricadere nei vecchi errori, nel tornare a quei bad guy di sempre, ma tutto è gestito in maniera fin troppo veloce e "istintiva". Nell'ultima scena dell'episodio Fiona lancia a suo padre uno sguardo troppo eloquente: ha il terrore di guardare in uno specchio che potrebbe riflettere il suo futuro e in parte il suo presente. Ma forse il fatto stesso di averne paura potrebbe aiutarla a salvarsi.

È bella la scena, riproposta per la seconda volta, ma fa niente, di Lip che si aggira nel campus mentre è in corso un flashmob. Tra lo spaesato e l'incuriosito, diviso tra studio e lavoro, è il personaggio forse più vicino a noi dell'intero show in questo momento. Meno interessanti le vicende di Debbie e Carl, quasi irritanti le apparizioni di Sheila.

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