Shameless 4x01/4x02: la recensione

Ritorna la famiglia Gallagher, con i primi due episodi della quarta stagione di Shameless

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Ritorna Shameless, l'unica serie che si permette di prendere a insulti lo spettatore che si fosse perso la settimana precedente. E il bello è che non si può far altro che darle ragione. Perché pur non avendo il seguito dell'ormai terminato Dexter o di Homeland, questo rifacimento dell'omonima serie inglese è da quattro anni il prodotto migliore, il più coerente e il più soddisfacente trasmesso da Showtime. I primi due episodi della stagione riallacciano efficacemente ogni legame con lo scorso anno. È un nuovo inizio per la famiglia Gallagher, mai come ora così divisa (letteralmente), ma sempre capace di trascinarci con velocità nel proprio mondo, che è uguale al nostro, spesso triste, insoddisfacente e frustrante, eppure riletto sotto un filtro di humor nero che è il marchio di fabbrica dello show.

Il season finale della terza stagione era stato un crocevia di partenze e ritorni. Più le prime che le seconde, con Lip che si iscriveva all'università e lasciava casa e famiglia, con Ian che partiva per la scuola militare, con Jimmy che lasciava definitivamente Fiona, con Frank che, mezzo nudo, si aggirava per le strade di Chicago, sempre più devastato dall'alcol. Eppure la "tana" dei Gallagher era sempre lì, con Fiona, più libera di pensare al proprio benessere piuttosto che a quello dei fratelli, in mancanza di genitori adeguati, con Deborah e Carl che, subentrando idealmente nel percorso di crescita finora proiettato su Lip e Ian, diventano sempre più centrali nella storia. Li ritroviamo, in Simple Pleasures e My Oldest Daughter, quasi tutti, sempre più dispersi nel mondo, ma sempre a modo loro legati alla loro intima visione del mondo.

In fondo Shameless è questo. Classico racconto di formazione che si distingue per il modo in cui il protagonista vede con scetticismo, con ironia, con un leggero spaesamento le regole sociali che per tutti gli altri giovani, ragazzi della middle class, sono così immediate e ovvie. E i Gallagher non sono gli snob che evitano questo percorso che sembra prefissato per tutti gli altri giovani e che solo superficialmente pare frutto di una libera scelta. Anzi, aspirano a quello status, non come miraggio di una semplice scalata sociale, ma come puro avvicinamento ad una normalità che desiderano con tutte le loro forze, ma che al tempo stesso non riescono a comprendere del tutto. È di questo che, tra le altre cose, i due episodi parlano.

Fiona procede con il proprio lavoro, ha una relazione incredibilmente perfetta con il proprio capo, quasi si stupisce di alcuni atteggiamenti troppo gentili, ma continua a rivelare le proprie origini in vari frangenti, dagli incontri d'affari ad un semplice incontro spiacevole nel traffico mal gestito. Lip si scontra con un mondo nuovo, quello universitario. È una novità che accomuna tutti i suoi colleghi, ma si tratta pur sempre di persone che condividono un bagaglio di esperienze comune a lui sconosciuto. Nel piccolo quartiere conosceva le regole, adesso no, e tra flash mob, magliette di Game of Thrones, sessioni di Minecraft e confraternite varie, sembra molto spaesato. Da parte sua invece Deborah, che già in passato manifestava la sua voglia di crescere e un vago complesso di inferiorità rispetto alla bellezza di Fiona, entra, piuttosto artificiosamente, nel mondo delle relazioni. Cerca di vendere la sua verginità in rete, si lancia in un appuntamento che la porta a casa di un ventenne. Idem per Carl, che riceve consigli sulla masturbazione da Frank e si aggira simpaticamente per ospedali in cerca di un trapianto per il padre.

Sì, perché Frank, più devastato che mai, è ritornato a casa (o meglio ce lo hanno riportato). C'è stato un momento in cui il personaggio forse avrebbe potuto, in piccolissima parte, provare a riscattarsi, ma la sensazione è che quel momento sia passato per sempre. Anzi, arrivati a questo punto forse la stessa sopravvivenza di Frank è in discussione. La storia di Kevin e Veronica, così come le rapide apparizioni di Sheila, non sono particolarmente sbagliate ma sono sempre all'ombra delle vicende dei veri protagonisti della serie.

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