Shadowhunters 1x10, "Mondo Capovolto": la recensione
Distaccandosi dai romanzi d'origine, Shadowhunters offre al pubblico uno dei suoi episodi migliori, in cui rispolvera il topos della realtà alternativa
Va detto che né il portale aperto da Meliorn (Jade Hassouné) per consentire a Clary (Katherine McNamara) di ritrovare suo padre Valentine (Alan Van Sprang), né tantomeno l'idilliaco mondo libero da demoni e relativi cacciatori che si cela dietro il passaggio creato dal seelie sono direttamente derivati dalla saga di Cassandra Clare; tuttavia, l'elemento di novità stavolta funziona, e anche piuttosto bene. Sarà perché, in fin dei conti, la colazione quasi pubblicitaria tra Clary e i suoi genitori riporta a un clima di verosimiglianza quotidiana che la troppo fitta concatenazione di eventi di Shadowhunters aveva trascurato a lungo; sarà perché fa piacere, finalmente, vedere la protagonista affrancata dalla protezione del prode di turno, catapultata in un universo in cui nessuno è pronto a fronteggiare una lotta con un demone tranne lei; sarà per questi e altri motivi, ma Mondo Capovolto avvince, seppur con la consueta ingenuità che caratterizza la serie di Freeform.
Evento più unico che raro, almeno finora, non è solo ciò che avviene nella realtà parallela ad appassionare lo spettatore: se la parabola di espiazione di Izzy promette tensioni che speriamo non saranno allentate tanto presto, la collaborazione tra Simon e Luke (Isaiah Mustafa) è un elemento d'interesse altrettanto notevole, nel suo prendere le distanze dallo stereotipo vampiro vs licantropo che sembra ormai radicato tanto nella letteratura quanto nel cinema e nella serialità televisiva. Per una volta, quindi, la puntata si chiude lasciandoci una sincera e gradita curiosità sul proseguio della vicenda, introducendo nell'ultima scena un personaggio che potrebbe essere foriero di notizie quanto di approfondimento psicologico per i nostri protagonisti.