Shadow Warrior 2, fiero di essere trash - Recensione
Sangue a secchiate, piombo in quantità e battute esilaranti: Lo Wang è tornato, ecco la recensione di Shadow Warrior 2
L’ultima fatica partorita dai ragazzi polacchi è proprio Shadow Warrior 2, che fedele alle sue origini caciarone, propone ancora una volta un mix totalmente folle di sparatorie, esplosioni, sangue e pungente ironia. Parlare nel dettaglio della trama in sé non ha quindi molto senso, non è l’elemento su cui il titolo punta, mentre è nell’atmosfera generale dell’avventura che è stata riposta la maggior cura per i dettagli. Nemici dal design folle, dialoghi irriverenti e al limite dell’assurdo, colori sgargianti, effetti speciali a profusione e ambientazioni eccessive, in una parola: trash! Ciò che scaturisce da questo agglomerato di bizzarrie ed eccessi sono per lo più delle sane e fragorose risate, reazione che purtroppo sempre meno spesso viene inseguita dai team di sviluppo durante la creazione di un videogioco.
Shadow Warrior 2 è, come accennato, uno shooter in prima persona che pone l’azione in primo piano rispetto a tutto il resto. A pochi secondi dall’avvio di una partita infatti il giocatore sarà subito posto dinanzi a decine di nemici poco amichevoli, ma grazie al letale arsenale di partenza, costituito da una katana, un revolver ed una mitragliatrice, spazzare via quella feccia demoniaca sarà un compito tutt’altro che impossibile. Quanto appena detto non deve però trarvi in inganno: anche ad un livello di difficoltà intermedio Shadow Warrior 2 è uno shooter che darà del filo da torcere al giocatore, grazie non solo alla quantità di nemici ma anche alla loro qualità. La varietà, anche in un singolo livello o area, è sempre presente e costringe il giocatore ad adottare diverse strategie per avere la meglio. Talvolta sarà infatti necessario utilizzare attacchi corpo a corpo per infliggere danni al colosso di turno, mentre per i minion che lo accompagnano è più opportuno imbracciare un’arma da fuoco vista la loro maggior velocità.
"Nemici dal design folle, dialoghi irriverenti e al limite dell’assurdo, colori sgargianti, effetti speciali a profusione e ambientazioni eccessive, in una parola: trash!"[caption id="attachment_162215" align="aligncenter" width="600"] Shadow Warrior 2 - screenshot[/caption]
Da un punto di vista prettamente tecnico Flying Wild Hog ha svolto un lavoro più che apprezzabile se si considera la natura indipendente del team, tanto che Shadow Warrior 2 è in grado di girare dignitosamente anche su configurazioni hardware ormai datate. Certo, alcune texture, così come i modelli poligonali di personaggi secondari e nemici di basso rango, possono apparire grezzi e carenti nei dettagli, in linea di massima però l’esperienza visiva regalata dal titolo è estremamente piacevole, grazie soprattutto alla stravagante direzione artistica e sapiente uso della paletta dei colori e degli effetti speciali. Altamente esilarante il doppiaggio in lingua inglese, che siamo certi saprà strapparvi più di qualche risata durante tutto lo story mode, mentre è solo piacevole la colonna sonora: i brani sono certamente orecchiabili ma mancano di quel guizzo di genio in grado di renderli indimenticabili.
Shadow Warrior 2 è forse il miglior titolo realizzato dai ragazzi polacchi di Flying Wild Hog: uno sparatutto immediato e decisamente vecchio stile, privo di inutili fronzoli e dal gameplay estremamente frenetico. La parola d’ordine dell’intera produzione è “divertimento”, e ciò si può intuire anche dall’esilarante trama fatta di situazioni al limite dell’assurdo e dialoghi decisamente sopra le righe. Se si aggiunge a ciò un supporto post lancio che già da ora sembra essere ricco di contenuti e una modalità multiplayer cooperativa a quattro giocatori, otterrete un prodotto che riesce a distinguersi in un oceano sconfinato di FPS tutti troppo uguali tra loro.