Shadow of the Tomb Raider: The Nightmare ripropone l’incubo ricorrente di Lara Croft – Recensione
Altro DLC, altra tomba per Lara: la recensione di Shadow of the Tomb Raider: The Nightmare
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Questa volta, a dire il vero, la terrificante visione è preceduta da un “corposo” prologo, virgolette d’obbligo vista la durata totale dell’avventura in questione, che vede la nostra impegnata nel raggiungimento dell’ennesimo dungeon che custodisce e protegge al suo interno un manufatto dall’inestimabile valore.
Come in passato, anche quest’appendice si colloca all’interno dell’arco temporale della campagna principale, tirando in ballo volti già noti. Non c’è alcuna reale ambizione narrativa in The Nightmare, non fosse per le visioni che perseguiteranno Lara all’interno della magione, vere e proprie allegorie, utili a svelare qualche stuzzicante dettaglio sul passato della protagonista e, in particolar modo, sul controverso rapporto con il padre.
Ottenute le informazioni del caso sulla Tomba di turno, la coraggiosa archeologa verrà introdotta alla prima parte del DLC, che consiste in una classicissima arrampicata nel tentativo di raggiungere l’entrata della location. Poco esaltante, a causa di un level design mai troppo coraggioso, propone comunque un bivio che garantisce, in linea prettamente teorica, un minimo di replay value all’esperienza.
Non appena la nostra viene costretta in uno stato di trance, inizia la parte più interessante del DLC. Tralasciando il riciclo di art design e concept di fondo che sostiene questa parte, avrete a che fare con una sequenza fortemente shooting, garantita ed incentivata dal numero infinito di proiettili e dall’alto quantitativo di nemici che dovrete affrontare. Nonostante il ritmo indiavolato garantisca un minimo di divertimento, c’è davvero poco altro da fare se non procedere lungo l’unico sentiero previsto, aprendo il fuoco su qualsiasi cosa si muova, stando ben attenti ad eliminare la minaccia prima che questa possa rispondere all’offensiva.
Anche qui, insomma, manca l’ispirazione, nonostante le visioni del passato di Lara rendano tutto sommato intrigante questa parte di The Nightmare.
Rinvenuta, la nostra si troverà magicamente all’interno della Tomba, alle prese con l’ennesima sezione platform, prima di concludere l’avventura, risolvendo un riuscitissimo enigma che coinvolge strumenti musicali da attivare con tempismo, dopo aver intuito la giusta sequenza di comandi da impartire.
The Nightmare, senza troppi giri di parole, è un DLC che vive di brevi e minuscoli momenti sommariamente riusciti, accontentandosi per lo più di intrattenere l’utente con sequenze standardizzate, prive di guizzi e ampiamente derivative. Come se non bastasse, un’ora è più che sufficiente per giungere ai titoli di coda.
[caption id="attachment_193007" align="aligncenter" width="1000"] Zombie, torce e pistole automatiche. Square-Enix deve essersi fatta coinvolgere dalla Resident Evil 2-mania.[/caption]
I fan sfegatati di Lara Croft proveranno qualche brivido nell’esplorazione della magione, ma dovranno anche fare i conti con il potente dejà-vu che affrontare la sezione gli restituirà.
Tutt’altro che mal realizzato, The Nightmare è largamente ignorabile, utile solo a concedersi un veloce break in compagnia dell’apprezzatissima archeologa di Square-Enix.