Shadow of the Tomb Raider: La Forgia, una nuova tomba per Lara Croft – Recensione

Primo DLC, prima tomba per la bella Lara: la recensione di Shadow of the Tomb Raider: La Forgia

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Da un punto di vista prettamente qualitativo, La Forgia può ritenersi certamente riuscito, sia nella misura in cui propone una nuova Tomba impreziosita da un level design di tutto rispetto, sia nel saper introdurre alcune modalità alternative che coinvolgono anche la main quest di Shadow of the Tomb Raider.

Il disappunto, ben espresso nel voto che trovate a fondo pagina, scaturisce dalla presa di coscienza che ci troviamo di fronte ad un contenuto aggiuntivo la cui portata principale si estingue nel giro di mezz’ora, un’ora al massimo nel caso si decida di affrontare La Forgia disattivando qualsiasi tipo di aiuto e suggerimento.

Shadow of the Tomb Raider The Forge screenshot

Il DLC ci accompagnerà a rivisitare Kuwaq Yaku, il villaggio peruviano in cui avevamo fatto la conoscenza della giovane Abigail, personaggio a cui, tra le altre cose, è affidato il compito di introdurre il nuovo mistero da risolvere. Dopo un breve preambolo, utile per rintracciare l’ingresso alla Tomba, vi ritroverete a strisciare nelle viscere di una montagna, location ideale per imbattersi in un tesoro dall’inestimabile valore."Tra l’affascinante tombarola ed il premio finale, come facilmente intuibile, si interpongono tuttavia trappole e congegni da attivare di ogni forma e dimensione"

Tra l’affascinante tombarola ed il premio finale, come facilmente intuibile, si interpongono tuttavia trappole e congegni da attivare di ogni forma e dimensione, veri e propri avversari da battere, gli unici a ben vedere, affidandosi ad intuito, colpo d’occhio e un pizzico di abilità con il pad, tutte qualità che avrete o dovreste aver già approfonditamente affinato nella campagna principale del gioco.

Come già anticipato, finché dura l’avventura proposta è certamente avvincente, impegnativa al punto giusto, appassionante. Il merito è tutto del level design, all’altezza delle aspettative, in grado di offrirci una serie di puzzle ben congeniati, immersi in un’ambientazione tanto inospitale quanto mortalmente affascinante.

La Forgia, invero, si prende anche la briga di sviluppare un minuscolo e debole intreccio narrativo, un orpello estetico che tenta di approfondire il background di Abigail. L’intento è lodevole, la sua esecuzione meno. Complice la velocità con cui l’incontro con Lara si consuma, alla giovane ragazza non è dato sufficiente spazio e modo per smarcarsi dai soliti cliché, restituendoci l’immagine di un personaggio verso cui è davvero difficile provare empatia.

Fortunatamente, il DLC si arricchisce di altri contenuti che ne moltiplicano il replay value. Potrete infatti riaffrontare la Tomba sia tramite il time attack, che non ha certo bisogno di spiegazioni, sia in co-op, che nella modalità a punti.

Shadow of the Tomb Raider The Forge screenshot

Online potrete invitare un qualsiasi videogiocatore a vestire i panni di Abigail (o di Lara beninteso), così da rivivere l’intera avventura da una prospettiva lievemente differente. La modalità a punti, dal canto suo, vi spinge a raccogliere gettoni di diverso colore, sparsi per l’ambientazione, a caccia dell’highscore più alto possibile, senza ovviamente dimenticarvi, al contempo, di risolvere anche i vari enigmi proposti nella Tomba.

La Forgia è di per sé un DLC piuttosto riuscito ed intrigante. Introduce nuove modalità ed una Tomba che vanta un level design di tutto rispetto. Purtroppo una longevità ampiamente sotto il par ridimensiona largamente il giudizio su questo contenuto digitale. Perché va bene il prezzo assolutamente contenuto (4,99 €), ma non è il massimo raggiungere l’agognato tesoro nascosto dopo appena venti minuti di gioco.

Speriamo che i prossimi contenuti digitali ovvieranno a questo punto dolente, perché certamente la direzione intrapresa da Eidos non è disprezzabile.

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