Sfera, la recensione
Abbiamo recensito per voi Sfera, graphic novel di AlbHey Longo edita da BAO Publishing
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Se fossero seduti nello studio di Sottovoce, in compagnia di Gigi Marzullo, Damiano e Chiara dovrebbero affrontare l’ormai immancabile quesito del presentatore: la vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere? Le risposte dei due protagonisti di Sfera, la nuova graphic novel di AlbHey Longo, sarebbero diametralmente opposte: sognatrice e caparbia, lei direbbe senza esitazioni che è necessario inseguire le proprie ambizioni per definire il proprio percorso; più pragmatico e duttile, lui affermerebbe che spesso la vita può subire delle deviazioni, e tutto sta nel sapersi adattare, cavalcare l’onda.
Per la sua nuova prova, Longo decide di porsi in continuità con quanto letto nel suo lavoro precedente, La quarta variazione, parlandoci inizialmente delle difficoltà connesse alla crescita e alla ricerca di una propria dimensione nel mondo; a un certo punto, però, inserisce un’affascinante sfumatura supereroistica, declinando in maniera originale il motto di Stan Lee “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità” per adattarlo a un contesto del tutto inedito: quello dell’Arte.
Come questo avviene non risulta mai banale: Sfera è una storia appassionante quanto fuori dai canoni. Lungo le circa duecento pagine del cartonato, assistiamo al processo di crescita che conduce i protagonisti a una maturazione per la quale il sacrificio richiesto non è di poco conto. Diventa difficile non immedesimarsi nelle vicissitudini di Damiano, Chiara, fare il tifo per la loro incredibile voglia di riscatto.
La volontà di osare di AlbHey Longo, invece, non si riflette solo sulla componente narrativa ma anche su quella artistica: se il suo stile cartoony resta un marchio di fabbrica inconfondibile, l’inserimento del colore rappresenta una piacevolissima sorpresa. Dopo averlo ammirato nel ruolo di colorista su Sappy – webcomic realizzato insieme a Capitan Artiglio e Oscarito per Wilder – ritroviamo l'autore più padrone del mezzo. Tutto ciò conferisce a Sfera una veste accattivante e in grado di valorizzare l’espressività delle anatomie e in particolare dei primi piani, di offrire tavole fresche, dinamiche e fissare su carta il mood del racconto.
La più recente graphic novel di Longo è dunque un fumetto piacevolissimo, che mette in mostra le sue grandi capacità e non può che confermare il nostro grande interesse nel seguire la carriera di questo talento emergente della scena italiana scoperto da BAO Publishing.
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