Severed, la recensione
Dai creatori del bellissimo Guacamelee!, una piccola perla per PS Vita: la recensione di Severed
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Fortunatamente, da semplici videogiocatori incalliti quali siamo, non dobbiamo preoccuparci di bilanci e previsioni di profitto, toccherà a qualcun altro in Drinkbox Studios farlo, possibilmente qualcuno astemio. Ecco perché al di là della bislacca scelta strategica, non possiamo che accogliere con gioia la pubblicazione di Severed: originalissimo titolo che sembra (l’improbabile) punto d’incontro tra Fruit Ninja e Etrian Odyssey.
Per l’occasione, torna, quasi immutato, il colorissimo e azzeccato stile grafico adottato per Guacamelee!. Simile l’ambientazione: una calda e non meglio specificata regione del Sudamerica. Anche il tema centrale, il motore di cui si alimenta la vicenda è il medesimo: la morte. Se il luchador, armato del solo coraggio e dei suoi muscoli scolpiti, si dannava per sottrarre la sua bella dalle grinfie del perfido e redivivo Carlos Calaca, in Severed la tranquilla vita di una giovane ragazza viene sconvolta dal rapimento dei suoi cari e dall’amputazione del braccio destro. Sarà un misterioso demone a ridare un senso alla sua vita: donandole una spada, potrà tentare di salvare la famiglia, affrontando e sconfiggendo le creature malvage, responsabili del gesto efferato, rintanate e arroccate in una realtà parallela, pur confinante con quella in cui vive la ragazza.
[caption id="attachment_155144" align="aligncenter" width="508"] Da un punto di vista prettamente artistico, le similitudini con Guacamelee sono talmente tante che si potrebbe persino supporre che i due giochi siano ambientati nello stesso mondo.[/caption]
Complice la visuale in prima persona, almeno sulle prime vi sembrerà di avere a che fare con un dungeon crawler. Per quanto sotterranei e fortezze da esplorare non manchino di certo, il level design compone con precisione chirurgica scenari che si diramano in numerosi sentieri, zeppi di meccanismi da attivare (e disattivare) utili sia per proseguire lungo il percorso, sia per mettere le mani su utilissimi bonus e power-up di varia natura.La protagonista, difatti, potrà potenziarsi in diversi modi. Collezionando arti recisi dagli avversari, potrete migliorare attacco, difesa, efficacia delle magie in vostro possesso. Raccogliendo pezzi di cuore, vedrete incrementare la barra di salute. Il ritrovamento di quest’ultimi è per lo più legato alla risoluzione degli stessi enigmi che, di tanto in tanto, vi sbarreranno la strada dall’obiettivo ultimo di riabbracciare la vostra famiglia. In frangenti del genere si apprezza la bontà del level design che non lesina, senza mai esagerare, sul backtracking. Tra pulsanti da scovare nell’ambientazione e leve da azionare, si plaude al lavoro svolto dal team nell’architettare rompicapo e feature, sempre nuove, che rendono l’incedere particolarmente stimolante.
"Severed è un’intrigante e riuscitissima esclusiva per PS Vita, un minuscolo barlume nella notte eterna che ormai avvolge la console Sony"È proprio la brillantezza con la quale è stata disegnata la mappa a mettere maggiormente a nudo i limiti del pur apprezzabilissimo e coraggioso combat system che si affida totalmente al touch-screen. Aggirandovi per i dungeon, vi imbatterete in un buon numero di mostruosità assortite che dovrete letteralmente affettare, usando le dita per direzionare i fendenti dell’eroina. Ogni nemico ha un proprio pattern d’attacco e determinati punti deboli da colpire nel momento più opportuno. Le battaglie, per quanto mai eccessivamente complesse, sono tutte basate sulla puntuale inferiorità numerica in cui riverserete. I nemici vi accerchieranno costantemente, costringendovi a barcamenarvi su più fronti, colpendo l’avversario di turno che espone il fianco, ma tenendo sempre sott’occhio la specifica barra che vi segnala quale degli altri oppositori si sta preparando al contrattacco. Con tempismo, vi toccherà dunque ruotare la visuale continuamente, bloccare l’offensiva e, eventualmente, restituire il maltorto. Ne vengono fuori duelli piuttosto frenetici, che tuttavia sul lungo periodo tradiscono una certa ripetitività di fondo. Parlare di noia è fuori luogo, viste anche le appassionanti boss fight, ma soprattutto nell’ultima parte dell’avventura, si baratterebbe volentieri qualche scaramuccia con altri enigmi e stanze da esplorare.
[caption id="attachment_155143" align="aligncenter" width="508"] Oltre a poter menare fendenti a più non posso, presto entrerete in possesso di un paio di attacchi magici utili per stordire o colpire con più forza gli avversari. La vittoria dipenderà anche da come saprete dosare la barra del mana.[/caption]
Severed è un’intrigante e riuscitissima esclusiva per PS Vita, un minuscolo barlume nella notte eterna che ormai avvolge la console Sony. Artisticamente, per quanto debitore nei confronti di Guacamelee, è uno spettacolo per gli occhi. Il gameplay, dal canto suo, diverte l’utente proponendosi come un riuscito e inedito mix tra Fruit Ninja e la tradizione dei dungeon crawler in prima persona. La progressione dell’avventura non sarà perfetta, troppi combattimenti verso l’epilogo, ma grazie ad un sistema di controllo preciso e ottimamente affidato quasi completamente al touch-screen, questo titolo saprà fare la gioia di chi cerca qualcosa di entusiasmante, coraggioso e originale.