Serpenti Ciechi, la recensione

Abbiamo recensito per voi Serpenti Ciechi, di Felipe Hernández Cava e Bartolomé Seguí, edito da Tunué

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A cavallo tra le due guerre che hanno cambiato il volto del mondo, gli anni '30 del Novecento sono stati un periodo storico carico di ideali, troppo spesso bagnati di sangue. Serpenti Ciechi, firmato da Felipe Hernández Cava e Bartolomé Seguí, racconta quella decade a cavallo dell'oceano che divide il nuovo e il vecchio mondo, focalizzando l'attenzione sulla Guerra civile spagnola.

In una vicenda raccontata da due personaggi che, contemporaneamente, portano avanti due indagini interconnesse tra loro, il lettore è portato a perdere la propria identità in favore di altre, immerse nel fumo e nel dolore legato alla disperazione.

Con questo volume, Tunué porta in Italia una storia complessa e cruda, illustrata con un tratto pittorico che esalta tutte le sfumature tra bene e male presenti nella vicenda.

I sette capitoli in cui è divisa la storia raccontano una vicenda sviluppata su tempi ampi, con dei flashback che raccontano il legame tra uno dei due protagonisti - Ben Koch, ricercato dall'Uomo in rosso - e Curtis, un compagno della lotta sotto il segno della falce e del martello.

L'America, la Francia e la Spagna vengono mostrate come diverse facce della stessa medaglia, dato il contesto sociale profondamente rivoluzionario in cui avanza Koch. Gli incroci tra i personaggi, ugualmente complessi, rendono l'intera storia degna della giusta attenzione durante la lettura per essere compresa e fruita al meglio. Discostandosi dalla linearità del racconto noir per eccellenza, Cava e Seguí intrecciano vite che hanno lo stesso peso dei fili del tessuto, creando una trama verosimile in un contesto realistico.

Inserito nella collana Prospero's Books, il cartonato con fogli di buona grammatura presenta in dimensioni non eccessive la qualità di una narrazione composta da molte vignette quadrate cariche di colore per tavola, senza mai rendere la lettura scomoda o poco scorrevole.

Serpenti Ciechi è un buon compromesso tra il fumetto con un'ambientazione storica molto importante ai fini della storia e il giallo classico con tinte noir, prendendo il meglio da entrambi i generi per offrire al pubblico un'esperienza coinvolgente.

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