Serpenti Ciechi, la recensione
Abbiamo recensito per voi Serpenti Ciechi, di Felipe Hernández Cava e Bartolomé Seguí, edito da Tunué
In una vicenda raccontata da due personaggi che, contemporaneamente, portano avanti due indagini interconnesse tra loro, il lettore è portato a perdere la propria identità in favore di altre, immerse nel fumo e nel dolore legato alla disperazione.
I sette capitoli in cui è divisa la storia raccontano una vicenda sviluppata su tempi ampi, con dei flashback che raccontano il legame tra uno dei due protagonisti - Ben Koch, ricercato dall'Uomo in rosso - e Curtis, un compagno della lotta sotto il segno della falce e del martello.
Inserito nella collana Prospero's Books, il cartonato con fogli di buona grammatura presenta in dimensioni non eccessive la qualità di una narrazione composta da molte vignette quadrate cariche di colore per tavola, senza mai rendere la lettura scomoda o poco scorrevole.
Serpenti Ciechi è un buon compromesso tra il fumetto con un'ambientazione storica molto importante ai fini della storia e il giallo classico con tinte noir, prendendo il meglio da entrambi i generi per offrire al pubblico un'esperienza coinvolgente.