Sentry: L'uomo dei due mondi, la recensione
Il Sentry di Jeff Lemire è una lettura soddisfacente che lascia sottopelle delle sensazioni contrastanti
Dopo avervi parlato delle origini del Guardiano d'Oro del Bene firmate da Paul Jenkins e Jae Lee, torniamo al presente con Sentry, recentissima miniserie Marvel dedicata all'alter ego di Robert Reynolds, firmata da Jeff Lemire (Moon Knight), Kim Jacinto (Uncanny Avengers) e Joshua Cassara (Falcon). In Italia, Panini Comics ha raccolto le storie apparse originariamente nei cinque albi pubblicati dalla Casa delle Idee nel cartonato Sentry: L'uomo dei due mondi, offrendo ai lettori una discesa ripida e vertiginosa nei recessi più profondi e oscuri della mente dell'eroe.
Questa storia fornisce un'interessante risposta mettendo al centro di tutto un duplice obiettivo: salvare Bob e impedire a Void di riemergere e seminare distruzione. Lemire intesse una trama che si svolge tra bisogni personali, pulsioni istintive e azioni dettate dal desiderio e in cui ogni comprimario rappresenta una sfaccettatura della psiche fragile e frammentata del protagonista. Jacinto e Cassara, entrambi colorati da Rain Beredo, mostrano ai lettori un buon equilibrio tra la dinamicità dell'azione e l'introspezione personale, restando complementari tra loro nella narrazione dall'inizio alla fine dell'opera.
Al termine della lettura, Sentry: L'uomo dei due mondi risulta una storia molto soddisfacente che lascia sottopelle delle sensazioni contrastanti, data la loro complessità. Da quando il personaggio è stato svelato al mondo, la tensione che nasceva dallo scontro di concetti assoluti come bene e male è andata sicuramente aumentando nell'avvicinamento degli estremi, mostrando numerose zone grigie che si riassumono nel seguente interrogativo: la solitudine e la negazione del singolo sono un giusto prezzo per ottenere la sicurezza del mondo intero? La risposta sta nel lancio di una moneta, che crea una linea di demarcazione tra eroi e villain, con l'instabilità di Sentry che rappresenta quel che succede quando questa cade di taglio, restando in piedi.
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