Sentry: Chi è Sentry?, la recensione

Chi è Sentry? raccoglie una delle storie più appassionanti e riuscite mai realizzate dalla Marvel

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Quando la Marvel annunciò il debutto di Sentry, fece una scelta di marketing molto particolare che tutt'oggi rappresenta un unicum nel panorama fumettistico mondiale per le sue caratteristiche peculiari: nel lanciare il Guardiano d'Oro del Bene, la Casa delle Idee lo introdusse ai lettori come un eroe dimenticato, il primo creato da Stan Lee e Jack Kirby, colui che sarebbe stato l'archetipo di riferimento per tutti quelli venuti successivamente. Un personaggio potentissimo, dotato del potere di un milione di soli che esplodono, dimenticato per decine e decine di anni sulle scrivanie newyorkesi dell'editore di New York. Com'è stata possibile una cosa simile? La risposta a tale (finto) quesito sta nella miniserie Sentry, esordio editoriale di Robert Reynolds - un nome non casuale, che presenta l'allitterazione dell'iniziale in pieno stile Silver Age - firmato da Paul Jenkins e Jae Lee nel 2000.

Protagonista di quella storia è Bob, un ex alcolizzato che vive in campagna con la moglie e il cane. Nel bel mezzo della notte, si risveglia da un incubo con una sola certezza: "È tornato". Chi? Nessuno può saperlo. In quel determinato istante, il lettore è totalmente inconsapevole di quanto stia accadendo, proprio come Bob. Alcuni strani ricordi iniziano a riaffiorare, sovrapponendosi con la realtà. Chi è il protagonista? Cosa gli sta accadendo? È sempre stato un alcolista oppure nella sua vita c'è stato qualcosa che non riesce a mettere a fuoco?

Con Chi è Sentry? Panini Comics ripropone in un elegante cartonato della collana Marvel Greatest Hits la miniserie e i relativi tie-in che, a suo tempo, generarono un punto di riferimento nella storia dei super eroi, mettendo in gioco un personaggio dal potere smisurato, apertamente creato sulla falsariga di Superman. Con lui, però, arrivò anche altro, la minaccia più grande in assoluto che gli eroi dell'Universo Marvel abbiano mai affrontato: Void, un male di proporzioni inimmaginabili che supera qualsiasi scala di valori.

"Ancora oggi, le storie incluse in Chi è Sentry? sono probabilmente tra le più appassionanti, liriche e ben riuscite mai realizzate dalla Marvel."Nonostante siano passati quasi vent'anni da questo evento editoriale, l'operazione mediatica che portò all'esordio dell'Uomo Dorato e l'altissima qualità delle storie proposte in quell'occasione sono rimaste impresse nella memoria dei lettori. Il tam tam dei rumours e la curiosità verso l'"eroe dimenticato" generarono grandi aspettative che non furono certo deluse. Da un lato, c'è la storia principale costruita da Jenkins e disegnata da Lee, in cui gli autori hanno affrontato con poesia e sensibilità il tema dell'identità individuale legata alla memoria di chi lo circonda; mentre nelle quattro storie con protagonisti i Fantastici Quattro, Spider-Man, Hulk e gli X-Men disegnate da Phil Winsdale, Rick Leonardi, Bill Sienkiewicz e Mark Texeira, si sono visti gli effetti della paura, dell'incertezza e del senso di smarrimento che solo un individuo terrorizzato e in attesa della fine riesce a conoscere.

Perché, però, la Terra sembra essere giunta all'epilogo della sua esistenza? È questa la domanda che fa da fil rouge per tutta la narrazione, accompagnando l'attesa di un cataclisma che potrebbe annichilire ogni cosa. La chiave di volta che dà un peso ancor maggiore e importante all'intera storia, al ritorno delle memorie passate e alle conseguenze sul futuro, sta tutta nel capitolo finale dedicato a Void, realizzato nuovamente da Jenkins e Lee. In esso, il concetto di potere e relative responsabilità viene messo sotto la lente d'ingrandimento, verso un epilogo calzante ed emozionante, in grado di colpire ogni lettore nel profondo.

Oltre al lavoro degli autori, va certamente sottolineata la qualità della traduzione realizzata da Andrea Plazzi, che ha saputo restituire una voce adatta a ogni circostanza, rispettando con grande cura il cambio di registro tra i singoli personaggi e restituendo in lingua italiana la contrapposizione tra le cinque fasi d'accettazione del dolore vissute da Sentry e dagli altri eroi.

Ancora oggi, le storie incluse in Chi è Sentry? sono probabilmente tra le più appassionanti, liriche e ben riuscite mai realizzate dalla Marvel: le parole di Jenkins, la narrazione cupa di Lee, la magia pittorica di Sienkiewicz e la capacità di Winsdale, Leonardi e Texeira - accompagnati ai colori da Jose Villarubia, Tom Chu e Jeromy Cox - di calare il personaggio in precisi periodi storici emulandone l'estetica, la coerenza registica e i toni, hanno reso questa storia immune allo scorrere del tempo, diventando un esempio indelebile di poesia a fumetti.

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