Sentry: Chi è Sentry?, la recensione
Chi è Sentry? raccoglie una delle storie più appassionanti e riuscite mai realizzate dalla Marvel
Protagonista di quella storia è Bob, un ex alcolizzato che vive in campagna con la moglie e il cane. Nel bel mezzo della notte, si risveglia da un incubo con una sola certezza: "È tornato". Chi? Nessuno può saperlo. In quel determinato istante, il lettore è totalmente inconsapevole di quanto stia accadendo, proprio come Bob. Alcuni strani ricordi iniziano a riaffiorare, sovrapponendosi con la realtà. Chi è il protagonista? Cosa gli sta accadendo? È sempre stato un alcolista oppure nella sua vita c'è stato qualcosa che non riesce a mettere a fuoco?
"Ancora oggi, le storie incluse in Chi è Sentry? sono probabilmente tra le più appassionanti, liriche e ben riuscite mai realizzate dalla Marvel."Nonostante siano passati quasi vent'anni da questo evento editoriale, l'operazione mediatica che portò all'esordio dell'Uomo Dorato e l'altissima qualità delle storie proposte in quell'occasione sono rimaste impresse nella memoria dei lettori. Il tam tam dei rumours e la curiosità verso l'"eroe dimenticato" generarono grandi aspettative che non furono certo deluse. Da un lato, c'è la storia principale costruita da Jenkins e disegnata da Lee, in cui gli autori hanno affrontato con poesia e sensibilità il tema dell'identità individuale legata alla memoria di chi lo circonda; mentre nelle quattro storie con protagonisti i Fantastici Quattro, Spider-Man, Hulk e gli X-Men disegnate da Phil Winsdale, Rick Leonardi, Bill Sienkiewicz e Mark Texeira, si sono visti gli effetti della paura, dell'incertezza e del senso di smarrimento che solo un individuo terrorizzato e in attesa della fine riesce a conoscere.
Oltre al lavoro degli autori, va certamente sottolineata la qualità della traduzione realizzata da Andrea Plazzi, che ha saputo restituire una voce adatta a ogni circostanza, rispettando con grande cura il cambio di registro tra i singoli personaggi e restituendo in lingua italiana la contrapposizione tra le cinque fasi d'accettazione del dolore vissute da Sentry e dagli altri eroi.
Ancora oggi, le storie incluse in Chi è Sentry? sono probabilmente tra le più appassionanti, liriche e ben riuscite mai realizzate dalla Marvel: le parole di Jenkins, la narrazione cupa di Lee, la magia pittorica di Sienkiewicz e la capacità di Winsdale, Leonardi e Texeira - accompagnati ai colori da Jose Villarubia, Tom Chu e Jeromy Cox - di calare il personaggio in precisi periodi storici emulandone l'estetica, la coerenza registica e i toni, hanno reso questa storia immune allo scorrere del tempo, diventando un esempio indelebile di poesia a fumetti.