Secret Wars #4, la recensione
Abbiamo recensito per voi Secret Wars #4, quarto capitolo della miniserie evento Marvel Comics, firmata da Jonathan Hickman ed Esad Ribic
Un piccolo riassunto delle puntate precedenti: dopo l'ultima Incursione, che ha distrutto ciò che rimaneva del Multiverso, ossia Terra-616 (l'Universo Marvel) e Terra-1610 (l'Universo Ultimate), Victor Von Doom è riuscito a salvare dei "pezzi" del creato dall'annichilamento totale, grazie anche alla preziosa collaborazione del Dottor Strange e Molecola. Dalla fusione di questi frammenti dispersi nel tempo e nello spazio della continuity della Casa delle Idee, è nato il pianeta chiamato Battleworld.
Questo secondo gruppo è stato accolto da Strange, il quale ha finalmente raccontato la genesi del nuovo mondo, spiegando che sono trascorsi 8 anni dalla sua fondazione. Destino ha sostanzialmente affrontato delle creature cosmiche e totipotenti note come Arcani, strappando loro il potere e diventando, di fatto, un dio.
Non è la prima volta che lodiamo le doti da cantastorie di Hickman e con questo numero anche i suoi più convinti detrattori inizieranno probabilmente a ricredersi. Se il secondo e il terzo albo della miniserie avevano un ritmo piuttosto cadenzato, volto però a gettare le fondamenta della storia, è in questa uscita che avvengono i primi grandi e inattesi twist narrativi che ci porteranno presto verso il climax della miniserie, per poi arrivare alla sua fisiologica conclusione dalla quale sorgerà il Nuovissimo Universo Marvel, scenario della linea All-New, All-Different Marvel. Secret Wars #4 è un susseguirsi di eventi e rivelazioni, momenti epici e colpi di scena, battaglie e morti eccellenti, il tutto narrato a un ritmo frenetico, quasi televisivo, mai confuso, cristallino come l'acqua di un ruscello di montagna.
Nelle recensioni delle precedenti uscite abbiamo esaltato l'arte dell'artista croato Esad Ribic, probabilmente uno dei dieci migliori disegnatori di fumetti in attività. La bontà del disegno di Ribic viene senza dubbio confermata in questa uscita ma, a onor del vero, intravediamo qualche crepa in alcune pagine, o meglio in alcune vignette, dove il talento di Ribic non si esprime al meglio, a causa di un tratto forse un po' frettoloso e stilizzato (basandoci sul suo solito canone, ben intesi). Probabilmente le tempistiche e scadenze molto frenetiche imposte dalla Marvel hanno avuto un certo peso sotto questo aspetto.
Poco importa: Secret Wars è la serie evento del 2015 nel panorama del fumetto supereroistico, senza alcun dubbio. Si tratta, infatti, di una storia avvincente, sorprendente e in grado di essere apprezzata da qualsiasi lettore, anche da chi si affaccia per la prima volta al mondo della Marvel Comics. Non vediamo l'ora di sapere come la saga andrà a finire.